La Gazzetta dello Sport

Sabiri, un vero show e l’Ascoli si rilancia La Spal ha perso i gol

- Di

on decolla la Spal, caduta sul campo di un Ascoli tornato alla vittoria dopo due mesi. La scossa cercata invano con Delio Rossi (subentrato a Bertotto) è arrivata con Sottil: il nuovo allenatore ha ridato nerbo e fiducia a una squadra che si era afflosciat­a. In difesa ha sacrificat­o Corbo a destra e piazzato Pucino a sinistra; Buchel l’anello di congiunzio­ne con Sabiri e Chiricò. Ma decisiva è stata la doppietta di Abdelhamid Sabiri, trequartis­ta marocchino naturalizz­ato tedesco. La Spal invece è in crisi di gol (1 nelle ultime 5 gare), anche se Leali ci ha messo del suo; squalifica­to Tomovic e infortunat­i Berisha, D’Alessandro e Viviani, Marino ha puntato su Sernicola a destra, l’ex Ranieri a sinistra e in avanti su Floccari.

NPrimo tempo

Ascoli più propenso a far gestire il match alla Spal e cercare il contropied­e. In ogni caso l’ampio possesso palla degli uomini di Marino è stato sterile, a differenza della squadra di casa che con la spinta di Saric e i dribbling di Chiricò s’è resa pericolosa fino alla prodezza di Sabiri: una punizione da circa 25 metri, un piatto destro nemmeno troppo angolato, ma con una traiettori­a a scendere che ha sorpreso Thiam. Gol corroboran­te per l’Ascoli e protetto al 32’ da Leali su Ranieri. La reazione della Spal è stata improntata sulla ricerca di varchi con Strefezza e Sala, ma la copertura di casa è stata attenta, col pressing alto e aggressivo. La ripresa è iniziata con Castro al posto di Valoti e poi Paloschi per Floccari. Al 22’ strepitoso Leali, pronto a opporsi in rapida succession­e a Ranieri e Castro. L’Ascoli alla mezzora ha chiuso il match con un contropied­e da manuale: da Pierini a Bajic e infine a Sabiri (sul filo del fuorigioco) pronto a piazzare di destro il 2-0, difeso ancora da Leali con un paio di interventi super.

Le parole di Sottil

«Sabiri ha talento ma è un cavallo selvaggio, deve migliorare ancora, specie nella postura ha commentato Sottil - questa vittoria ci fa lavorare con più serenità, sapendo di potercela giocare con chiunque».

s(PRIMO TEMPO)R1-0 MARCATORE Sabiri al 28’ p.t. e al 30’ s.t.

ASCOLI (4-3-2-1)

Leali 7,5; Corbo 6,5, Brosco 6,5, Quaranta 7, Pucino 6; Cavion 6 (dal 26’ s.t. Gerbo 6), Buchel 6, Saric 7 (dal 41’ s.t. Eramo s.v.); Chiricò 6,5 (dal 26’ s.t. Pierini 6), Sabiri 8 (dal 41’ s.t. Cangiano s.v.); Bajic 6 (dal 46’ s.t. Vellios s.v.)

PANCHINA Sarr, Sarzi Puttini, Donis, Avlonitis, Tupta, Lico, Tofanari

ALLENATORE Sottil 7

SPAL (3-4-2-1)

Thiam 5,5; Sernicola 6, Vicari 5,5, Ranieri 6; Strefezza 6 (dal 40’ s.t. Dickmann s.v.), Sa. Esposito 5,5 (dal 40’ s.t. Murgia s.v.), Missiroli 5,5, Sala 6 (dal 31’ s.t. Brignola 5,5); Di Francesco 5,5, Valoti 5 (dal 1’ s.t. Castro 6,5); Floccari 5,5 (dal 17’ s.t. Paloschi 5,5)

PANCHINA Minelli, Gomis, Salamon, Okoli, Se. Esposito, Spaltro, Seck

ALLENATORE Marino 5,5

ARBITRO Abisso di Palermo 6,5 ASSISTENTI Villa 6-Berti 6,5 ESPULSI nessuno

AMMONITI Valoti (S), Buchel (A), Sa. Esposito (S) ed Eramo (A) per gioco scorretto; Thiam (S) per proteste; Pucino (A) per comportame­nto non regolament­are NOTE partita a porte chiuse.

Tiri in porta 5-8. Tiri fuori 2-3. In fuorigioco 1-2. Angoli 2-11. Recuperi: p.t. 1’, s.t. 5’ 8 Sabiri Doppietta di assoluto pregio per un giocatore concreto e non solo elegante opo 70 minuti da incubo, in balia del Vicenza avanti con il gol di Marotta, il Lecce si è svegliato, ribaltando il punteggio in 4 minuti, con il timbro spettacola­re di Marco Mancosu e con il marchio Real Madrid di Pablo Rodriguez, in rete all’esordio, durato appena 12’. Ma quanto ha sofferto la squadra di Corini, ancora bloccato dal Covid19 e costretto a telecomand­are la sua creatura da casa attraverso le indicazion­i trasmesse in panchina al suo vice Lanna. Ritrovata la vittoria dopo 5 turni, i gialloross­i si sono rilanciati senza però cancellare i difetti emersi in questo mese. Il Vicenza si era portato avanti al 15’ con Marotta, dimenticat­o da Adjapong dopo cross di Zonta che superava Listkowski e Zuta in versione belle statuine. La formazione di Di Carlo ha contenuto senza affanni la disordinat­a reazione del Lecce, capace di produrre solo due colpi di testa di Lucioni.

DGioia e dolore

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Nella ripresa il Vicenza ha sprecato in modo clamoroso il raddoppio: su assist di Dalmonte,

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