La Gazzetta dello Sport

Da Fabbri a Scotti, allenarsi nella storia

Il caldo e un impianto moderno nel parco Archeologi­co, sede per i raduni invernali

- di Andrea Buongiovan­ni

L’ideatore Un progetto nato per volontà di Gibilisco: «Qui c’è tutto»

C’è Formia, c’è l’Acquacetos­a di Roma, c’è Tirrenia: sono sedi storiche di allenament­o, centri di preparazio­ne olimpica. Ci sono località come Sestriere, Livigno, Ostia e alcune altre (fino a non molti anni fa Schio) che, in tempi e modi diversi, fungono da base per raduni tricolori di varie specialità.

Nuovo polo

Alla lista – ecco la notizia – potrebbe presto aggiungers­i Siracusa. È qui, presso il campo scuola Pippo Di Natale, che diversi azzurri hanno deciso di svernare, lontani dal freddo del nord Italia. La pandemia di Covid-19, anche se i vari Yeman Crippa, Ejob Faniel, Fausto Desalu, Gimbo Tamberi e Marcell Jacobs sono stati o stanno per andare alle Canarie, ha reso difficili viaggi e stage all’estero: quelli tradiziona­li in Sudafrica, in Namibia, in Arizona sono sospesi. E il capoluogo aretuseo, a otto mesi dall’Olimpiade di Tokyo, in breve è diventato un prezioso polo di riferiment­o. Dopo il saltatore con l’asta Claudio Stecchi, ormai frequentat­ore abituale, nelle ultime settimane sono arrivati altri big come Leonardo Fabbri, nel 2020 secondo lanciatore di peso al mondo, accompagna­to da coach Paolo Dal Soglio, e i quattrocen­tisti Edoardo Scotti e Vladimir Aceti, anche frazionist­i di una staffetta del miglio che promette meraviglie. Loro e altri, come la campioness­a italiana degli 800 Elena Bellò: tutti a Siracusa, dove anche in dicembre il termometro lambisce i 20 gradi ed è possibile correre, saltare e lanciare in pantalonci­ni e maglietta (per qualcuno persino a torso nudo...). L’impianto, che confina con il Parco Archeologi­co, Orecchio di Dionisio compreso ed è a due passi dal mare, dopo anni di oblio è tornato in vita. Merito di una pista rifatta un paio di anni fa e di Beppe Gibilisco, l’ultimo italiano campione del mondo (nell’asta a Parigi 2003), siracusano doc e, appunto, allenatore di Stecchi. Su quel campo è cresciuto e negli ultimi mesi, con cemento, viti, tassellato­re e autolivell­atore, ha messo mano alla pedana della sua specialità e a quella del peso.

Che pedana

«La situazione – racconta Fabbri, reduce da un periodo di tre settimane – è ottimale: il caldo paga. Al mio coach, che era venuto in ottobre in avanscoper­ta e che con Beppe ha divelto la vecchia pedana creandone una nuova super-performant­e, ho detto che l’esperienza è da ripetere. A Tirrenia, già in autunno, l’umido si fa sentire. A Siracusa una domenica ho fatto il bagno nel Mediterran­eo. Non a caso ho ottenuto il personale del mese di dicembre e quello con i pesi in panca. Si arriva con un volo su Catania e mezzora di auto, e in più l’offerta alimentare, tra frutta, verdura e pesce freschissi­mo, è ideale. Spesso si crede che all’estero si stia meglio che nel proprio Paese: al di là della situazione Coronaviru­s, non è necessaria­mente così. Vero è che giovedì tornerò a Stellenbos­ch (in Sudafrica, ndr) per un mese, ma è perché lì è piena estate e ogni weekend c’è una gara». Qualcosa da migliorare, anche a Siracusa, ci sarà... «Gibilisco – spiega il lanciatore toscano - ha persino creato una palestra sotto casa, mettendola a disposizio­ne: è tanto funzionale quanto essenziale, ma in più di due è difficile starci. Il vero problema, poi, è che c’è un’offerta continua di cannoli e arancini: per un atleta è una dannazione».

In appartamen­to

Anche Scotti – in settembre vincitore dei 400 del Golden Gala col personale di 45”21 - è sorpreso dall’opportunit­à: ha lasciato la Sicilia poche ore prima di Natale. «Abbiamo trovato un clima molto bello, in tutti i sensi – sostiene –. Al campo ci siamo appoggiati a Matteo Melluzzo, azzurrino della velocità, e a suo padre Gianni, siracusani. Proprio di fronte allo stadio, volendo, c’è persino un hotel. Ma insieme ad Aceti e ai nostri tecnici, Giacomo Zilocchi e Alessandro Simonelli, abbiamo scelto di stare in un appartamen­to. Insieme a noi c’erano la mia osteopata Silvia e due nostre compagne di allenament­o. Un giorno siamo anche stati a Catania dal professor Di Mulo, referente di settore. Si spende poco e non manca niente. Se possibile, mi ripresente­rò presto».

Sicilia da esempio

«La Sicilia può tornare a essere un riferiment­o per tanti – ribadisce Enzo Parrinello nella veste di commissari­o straordina­rio del comitato regionale – ma dobbiamo ancor più alzare l’asticella affinché Siracusa continui nella direzione intrapresa e altre città diventino riferiment­i di un sistema virtuoso: la Regione potrebbe istituire un tavolo tecnico per fare squadra». La chiusura spetta a Gibilisco: «Sto spingendo sull’ambiente della nostra atletica – ammette - perché davvero sono convinto che la mia Siracusa offra condizioni ideali: la presenza di questi campioni è stato un primo passo importante».

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 ??  ?? Campo Di Natale A sinistra Leonardo Fabbri, 24 anni, con 21.99 secondo al mondo nel getto del peso 2020. Sopra, Vladimir Aceti, 22, ed Edoardo Scotti, 20, quattrocen­tisti da 45”65 e 45”21, frazionist­i della 4x400 azzurra
Campo Di Natale A sinistra Leonardo Fabbri, 24 anni, con 21.99 secondo al mondo nel getto del peso 2020. Sopra, Vladimir Aceti, 22, ed Edoardo Scotti, 20, quattrocen­tisti da 45”65 e 45”21, frazionist­i della 4x400 azzurra
 ??  ?? Con Stecchi Claudio Stecchi, 29 anni, e Beppe Gibilisco, 41, in pedana
Con Stecchi Claudio Stecchi, 29 anni, e Beppe Gibilisco, 41, in pedana

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