Aru nel cross, stella di Ancona «Mi diverto» Conti tamponato
Ancora incidenti sulle strade: il romano colpito da un’auto, Guerreiro investito in Portogallo
Ce lo ricordiamo benissimo: Mondiale di ciclocross alle Bandie, Treviso 2008, uno scricciolo sardo magro magro in maglia azzurra negli juniores. Era Fabio Aru, aveva 17 anni. E ieri lo scalatore di Villacidro è tornato alle sue radici: non correva nel fango dal gennaio 2012, Solbiate Olona. Cross di Ancona, fatica vera, campo pesante, però la felicità negli occhi e nelle parole di chi insegue da anni momenti di serenità: quarto, nella gara vinta da Gioele Bertolini. Spiega Aru: «Il ciclocross è stato per me l’inizio, tutto è cominciato da qui da allievo. Negli ultimi anni su strada gli impegni avevano fatto sì che non potessi partecipare ad alcuna gara: ora c’è stata l’occasione di farli e l’ho colta al volo. Corro per divertimento. Ringrazio tutta l’Uae Emirates per il supporto che mi ha dato in questi anni, ma era giunto il momento di una nuova avventura». Dal team di Gianetti alla sudafricana Qhubeka-Assos, la squadra WorldTour di Nizzolo e Pozzovivo. Aru sarà domani a San Fior (Treviso) nella prova del Trofeo Triveneto e poi il 3 gennaio nel cross di Cremona.
Da segnalare, purtroppo, ancora due incidenti che hanno coinvolto professionisti. Valerio Conti, già compagno di Aru, è stato tamponato da un’auto mentre pedalava a Montecarlo ed è finito contro un muro: lussazione di 2° grado alla clavicola, tre settimane di stop. In Portogallo, Ruben Guerreiro, vincitore al Giro a Roccaraso e della maglia della montagna, è stato investito da una macchina che gli ha tagliato la strada in una svolta a sinistra: clavicola k.o.