Trento vola più in alto «Consapevoli di noi stessi»
L’ottava sinfonia di Trento è musica per Angelo Lorenzetti quasi da ascoltare in modo rilassato, ripensando a un inizio di stagione complicato. Continua la sua risalita in classifica l’Itas, ma soprattutto certifica con un altra vittoria la crescita di una squadra destinata ad indossare i panni della protagonista.
►Lorenzetti, che significato ha questa nona vittoria di fila tra campionato e Coppa? «Rappresenta la consapevolezza di aver individuato la strada giusta. All’inizio della stagione eravamo finiti in una buca senza sapere perché. E per lo stesso motivo ne siamo usciti. Il lavoro è quello di prima, ma ci sono segnali importanti».
►In particolare? «Si è visto anche a Modena che riusciamo a sopportare situazioni difficili contro un avversario che aveva fatto un percorso simile al nostro. Ci sono situazioni di feeling da migliorare, una partita così forse 50 giorni fa l’avremmo persa».
►Una prova di maturità superata quella con Modena? «Non so perché dopo la maturità c’è l’università e noi non ci siamo ancora... Siamo contenti perché dopo il terzo set qualcuno iniziava a faticare. L’abbiamo chiusa nel quarto in rimonta. Era la prima di tre trasferte e questa era bella impegnativa. Un segnale che mi rende felice».
►Ma Trento ha quasi il dovere di unirsi alle grandi. «Dall’altra parta della rete c’erano giocatori con noi lo scorso anno. E come nella passata stagione ci proveremo a essere protagonisti. E’ un gruppo, come capita alle squadra di Lorenzetti, di andare tutto gas, ma che non si accorge che potrebbe viaggiare anche a velocità più ridotta». ►Possibile recuperare il terreno perduto all’inizio? «Penso di no, servirebbe qualcosa di straordinario. Non è stato facile in avvio di stagione per Giannelli soprattutto sistemare il cambio palla. C’è ancora tanta strada da fare, ma ora è importante ritrovare consapevolezza nei nostri mezzi. Intanto queste vittoria possono aiutare tanto».