La Gazzetta dello Sport

Criscito simbolo del nuovo corso di Ballardini

Il tecnico punta sugli esperti: con lo Spezia ha funzionato

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on c’era tempo: un allenament­o e mezzo fra il suo ritorno a Genova e la partita di La Spezia contro la squadra di Italiano. E allora Davide Ballardini ha fatto la scelta più naturale, che poi gli ha dato ragione sul campo, affidandos­i innanzitut­to ai giocatori più esperti del gruppo, primo fra tutti il capitano Criscito, e insieme a lui Radovanovi­c, Behrami, Pandev e, ovviamente, Perin fra i pali. Il ruolo di leader del difensore genoano è stato e sarà centrale anche all’interno dello spogliatoi­o, dopo un inizio di stagione che per lui è stato fortemente a handicap. Prima la positività al Covid-19, che lo ha obbligato a rimanere in isolamento dal 3 al 21 ottobre scorso, quindi un infortunio che ne ha ulteriorme­nte rallentato il ritorno alla migliore condizione fisica. E in una squadra già in pensate difficoltà di risultati, l’assenza di Mimmo s’è fatta sentire. E il rigore realizzato dal capitano contro la squadra spezzina ha rappresent­ato l’atteso ritorno al passato, per un giocatore che nella stagione passata dal dischetto aveva ottenuto numeri da primato., visto che nessuno fra i difensori dei cinque migliori campionati europei aveva segnato così tanto: ben otto centri dagli undici metri e solo due errori (contro Parma e Fiorentina). Adesso servirà (anche) essere da esempio per i più giovani, cominciand­o proprio da chi nel Grifone è diventato grande. Intanto, Ballardini ieri ha ripreso a lavorare dopo la pausa. Il Pallone? Non s’è visto: test fisici per tutti, a conferma di come il nuovo tecnico voglia ripartire da zero per costruire un nuovo futuro.

fi.gri.

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