La Gazzetta dello Sport

«Lavoro, amicizia, notti insonni Olimpiade è magia: crediamoci»

Viviani e Ganna sono i leader carismatic­i della pista azzurra A Montichiar­i il primo ritiro verso Tokyo: parole chiare per tutti

- Di

In alto, da sola, Elisa Balsamo Da sin.: Martina Alzini, Silvia Zanardi, Vittoria Guazzini, il c.t. femminile Edoardo Salvoldi, Jonathan Milan, Davide Plebani. Nella fila sotto: Francesco Lamon, Stefano Moro, Simone Consonni, Liam Bertazzo, Paolo Simion, il c.t. uomini Marco Villa e Michele Scartezzin­i. In primo piano Elia Viviani, 31 anni, oro a Rio 2016, e Filippo Ganna, 24, 4 oro inseguimen­to fiocchi di neve che si inseguono al di là delle vetrate del velodromo di Montichiar­i, dove ieri l’Italia della pista ha festeggiat­o il suo Capodanno ciclistico, sembrano un buon segno per chi ha scelto di fare della rincorsa il suo mestiere. Di sicuro mettono di buon umore: c’è euforia tra gli azzurri di Marco Villa, al primo giorno di raduno, e le azzurre di Dino Salvoldi. Sarà la felicità di ritrovarsi al completo dopo tanto tempo, sarà l’atmosfera natalizia, sarà il ricordo di un 2020 che in pista ha regalato 6 medaglie (un titolo iridato e un record del mondo) ai Mondiali di febbraio e 14 podi (tre ori) agli Europei di novembre.

IProgetti e tempi

Cronometro alla mano, i c.t. coccolano i loro campioni.«È un po’ che non ci trovavamo, e ce n’era bisogno» spiega Villa. «Viviani ha cambiato squadra, poi c’è stata l’evoluzione di Ganna: il gruppo ha bisogno di lui, mi chiedeva le sue intenzioni ora che è diventato uno dei grandi della strada. Ma il Pippo 2.0 ha fatto vedere che ci può essere anche con loro e io volevo che sentissero da lui le sue intenzioni e i progetti. E poi è stato importante per riprendere i

di preparazio­ne: ci ritroverem­o un’altra volta a gennaio per non ripartire da zero dopo il Giro, quando dovremo iniziare a preparare l’Olimpiade». Le donne invece non si sono mai fermate, «a parte 15 giorni di pausa dopo gli Europei» spiega il c.t. Salvoldi. «Abbiamo ripreso il 10 dicembre e questo è il quinto raduno (causa neve, non sono riuscite ad arrivare Paternoste­r, Fidanza e Consonni, ndr). Fino a metà gennaio verremo qui a Montichiar­i: il focus è lavorare sull’aspetto tecnico, coordinati­vo e aerodinami­co, nonché sulla forza perché fino a metà aprile non

Inseguimen­to a squadre

Record italiano 3’46”513 per Ganna, Lamon, Consonni e Milan; 4’13”632 per le donne (Paternoste­r, Balsamo, Guazzini, Alzini). Le regole Cio aprono ad altri innesti abbiamo gare. Gli Europei di giugno sono il limite ultimo per decidere la squadra: sono tutte ragazze giovani e con la mentalità giusta, con la consapevol­ezza di poter puntare a un risultato pieno». Gli uomini hanno già fatto i conti: «Ai Giochi possiamo vincerne tre» è l’opinione di Elia Viviani, il leader: «Io punto all’Omnium, Pippo alla crono e poi c’è il quartetto, quello al quale teniamo di più».

Vacanza in bici

Il veronese, che ha rilanciato la pista col suo oro nell’Omnium a Rio 2016, parla di questo raduno come del «primo passo per Tomeccanis­mi

Omnium

Elia Viviani, oro a Rio 2016, e Letizia Paternoste­r, 2 argenti al Mondiale, sono le stelle per questa prova articolata in quattro gare tutte nella stessa giornata kyo, anche se sembra strano dirlo perché lo facciamo con un anno di ritardo. È il momento dei programmi, del lavoro con gli allenatori, i preparator­i e i meccanici: è il ritrovo che ci ricorderem­o per molto tempo. A livello emotivo ma anche fisico, perché è quello che fa più male!». Invece per Filippo Ganna «qua è sempre una “vacanza in bicicletta” perché trovarmi coi ragazzi della pista significa anche incontrare gli amici e raccontars­i cavolate. Queste sono giornate di lavoro e nottate insonni per dirsi tutto, perché la nostra è una famiglia fuori dal Dna. E con loro diventa tutto

Americana

Specialità da stradisti in cui siamo stati fortissimi. Uomini: Viviani-Consonni. Donne: Paternoste­r-Balsamo (bronzo Mondiale) e opzione GuazziniBa­lsamo (oro all’Europeo) speciale, non solo le vittorie». Lui, che di vittorie quest’anno ha fatto il pieno («È andata da Dio», su pista e su strada), elogia i compagni («Agli Europei hanno fatto vedere che hanno le palle, mettendo su un quartetto che ha poi fatto argento»), li scarica dalle pressioni («Faccio il mulo di turno, quando serve: ma quella per Tokyo ancora non la sentiamo, è troppo presto») e li carica. «Adesso lascio parlare Elia che è il vero leader del gruppo. Per me è una sorta di fratello maggiore, mi porta sempre sulla retta via». Già, il carisma di Viviani non si discute: ha riportato in alto i pistard e dimostrato come l’attività dei velodromi si possa conciliare con profitto con quella su strada. I ragazzi non dimentican­o: è a lui che si rivolgono per una parola, un conforto, un consiglio, un confronto. Ed è a lui che tocca il “discorsett­o” d’inizio stagione: «Dirò ai ragazzi che guardandom­i indietro non c’è vittoria più bella di quella olimpica, perché quando ho trionfato a Rio è stato davvero magico. Ma che stiamo preparando qualcosa di speciale non per ripetere il mio oro: il sogno è quello di veder trionfare il quartetto. E la verità è che ci stiamo andando vicino».

LE NOSTRE SPERANZE AI GIOCHI

Era necessario vedersi. Il gruppo ha bisogno di loro due, di sentire intenzioni e progetti

 ?? FOTO MATTIA ZOPPELLARO/CONTRASTO ??
FOTO MATTIA ZOPPELLARO/CONTRASTO
 ??  ?? Azzurri La Danimarca da battere
Azzurri La Danimarca da battere
 ??  ?? Amiche Balsamo e Paternoste­r
Amiche Balsamo e Paternoste­r
 ??  ?? Oro 2016 Viviani trionfa a Rio
Oro 2016 Viviani trionfa a Rio

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy