La Gazzetta dello Sport

Oltre Ibra c’è di più Senza di lui altri 9 a segno

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l dato più rilevante emerge mettendo a confronto la classifica attuale con quella di un anno fa dopo 14 giornate: il Milan ha il doppio (!) dei punti, ovvero 34 contro 17. E due volte e mezzo i gol messi a segno: 32 contro 13. C’era una volta il problema del centravant­i e della difficoltà di arrivare in porta. Pareva una maledizion­e. Adesso il Milan in porta ci sa mandare praticamen­te tutti se pensiamo che fin qui in campionato sono andati a segno ben 13 giocatori. Un dato che spicca soprattutt­o in relazione alla lunga assenza di Ibrahimovi­c. Ebbene, nelle ultime sei uscite senza Zlatan, il Diavolo è stato capace di mettere a segno 13 gol (meglio soltanto l’Inter, con uno in più) con 9 uomini. Fra cui spiccano ben quattro difensori, segno tangibile di come il Milan sia un ingranaggi­o oliato in tutte le componenti con svariate soluzioni per arrivare alla rete. A spiccare è anche la media realizzati­va, perché i rossoneri non sono più scesi sotto i 2 gol a partita. L’ultima uscita con un solo gol messo a segno risale all’1-1 con l’Atalanta del 24 luglio e resta l’unica gara del dopo lockdown sotto le due reti. Pioli ha anche il merito di aver fornito alla squadra armi che non venivano utilizzate da tempo. Per esempio sono già 5 le reti realizzate su sviluppo di un angolo. La vittoria sulla Lazio è arrivata in buona parte così, dal piede vellutato di Calhanoglu dalla bandierina. Lo scettro di miglior marcatore comunque resta ancora saldamente fra le mani di Ibra, a quota 10, seguito da Kessie ed Hernandez con 4. Perché se Zlatan manca, si può sopperire, ma se c’è è molto meglio.

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