Il Buongiorno si vede dalla scuola «Un predestinato»
Il difensore è entrato a 8 anni nel vivaio L’ex tecnico Coppitelli: «È pronto per la A»
Generazione Toro di Nicola Cecere lessandro Buongiorno a 8 anni considerava il calcio solo un gioco da condividere con gli amici delle elementari. Gli piaceva l’atmosfera spensierata del Barracuda, la società dilettantistica del suo quartiere, e andò a quel provino per entrare nella scuola calcio del Toro solo per non deludere chi lo aveva organizzato. Così Massimo Bava e Silvano Benedetti, responsabili di un settore giovanile che ha disseminato oltre 100 calciatori tra C, B e A, dovettero insistere per avere il sì di quel ragazzino decisamente più «avanti» della media dei suoi coetanei. Anche i genitori non erano attratti dal mondo del pallone e quindi la loro filosofia era uguale a quella di Alessandro: «Purché si diverta». Ma, tra un divertimento e l’altro, le annate nella scuola granata
Asi susseguono all’insegna di un celere apprendimento e di costanti progressi.
I maestri
Quel ragazzino grande e grosso oggi ricorda molto bene i suoi maestri: tutti gli hanno trasmesso consigli e insegnamenti importanti. Da Vela a Capriolo, da De Maria a Teo Coppola, da Mezzano a Spugna, da Menghini a Sesia fino alla Primavera di Federico Coppitelli, alla quale viene aggregato da più giovane della rosa. «Gli ho già detto che deve darmi la maglia della Roma presa all’Olimpico... È stato per lui un battesimo del fuoco difficile perché il Toro è rimasto in 10. Però ha tenuto il campo facendo quello che doveva. Tanto è vero che poi Giampaolo lo ha riproposto a Napoli, dove si à mosso con più autorevolezza. Buongiorno ha le qualità per potersi affermare in A. È un marcatore abile di testa, di quelsione li che venivano chiamati stopper per la capacità di neutralizzare il centravanti. In Primavera giocavamo con la linea a 4 e lui occupava il centrosinistra essendo un mancino naturale. Come si è visto a Napoli può essere utilizzato anche nella linea a tre. Tecnicamente ha saputo trasformare quello che era un suo difetto, cioè la gestione del pallone, in una qualità: adesso è in grado di lanciare con preci
attraverso le linee. Ed è affidabile nell’impostazione».
Per il futuro
Secondo Coppitelli il Toro si ritrova in casa un potenziale titolare del futuro. «È arrivato in Primavera già attrezzato sul piano tecnico, ha dovuto compiere progressi solo su quello della lettura delle situazioni. Ora è bravo anche in campo aperto. Per Alessandro sono state importanti le esperienze in B con Carpi e Trapani, dove ha trovato in Castori un maestro che gli ha aperto le porte del grande calcio». Nel frattempo Buongiorno dopo la maturità presa al liceo Scientifico Maiorana (86/100) si è iscritto in Economia Aziendale. È al secondo anno e finora ha messo in... rete 7 esami. Amante degli scacchi, prima delle partite si carica ascoltando musica pop e rap. Mihajlovic lo aveva convocato due volte e poi ha dovuto rispedirlo a casa per via di un infortunio al naso. Mazzarri lo ha fatto debuttare in A nell’aprile 2018 contro il Crotone: 6 minuti e in un contrasto si è spaccato il gomito. Ora se Nkoulou dovesse lasciare il Toro già a gennaio, di Buongiorno ci sarà bisogno spesso...