La Gazzetta dello Sport

Non solo Psg: su Eriksen anche il Valencia

Il club spagnolo bussa per il prestito, ma è ancora viva l’ipotesi scambio con Paredes

- Di

on è come nella vita vera. Qui i divorzi si fanno in tre, neppure in due. E allora occhio a dare per scontato l’addio di Christian Eriksen. E attenzione pure alla destinazio­ne. Non c’è solo il Psg ad essersi interessat­o al danese. Perché nelle ultime ore del 2020 anche il Valencia si è mosso, prendendo informazio­ni sulle modalità dell’affare. Il club spagnolo attraversa un momento non semplice, sia dal punto di vista sportivo sia finanziari­o. È in cerca di rinforzi, proprio a centrocamp­o, per cambiare faccia a una classifica più che preoccupan­te, da zona retrocessi­one. Ed ecco qui nascere l’idea Eriksen, peraltro già in passato a più riprese nell’agenda della società spagnola. La soluzione poggia però su due presuppost­i: il Valencia è interessat­o al solo pre

Nsenza aver la possibilit­à di trattare un acquisto a titolo definitivo. E l’Inter dovrebbe in qualche modo contribuir­e a pagare una percentual­e dell’ingaggio del giocatore, che in nerazzurro guadagna (bonus esclusi) 7,5 milioni di euro netti a stagione, parametri decisament­e troppo alti per le casse attuali del Valencia.

Qui Parigi

Benintesi: siamo all’inizio della sessione di mercato, c’è tempo per trovare una soluzione. Ma non è facile individuar­la, proprio in virtù delle cifre alte dello stipendio di Eriksen. Il danese, di nuovo papà da dieci giorni, si sta allenando regolarmen­te ad Appiano. L’ha fatto anche ieri, ma è come fosse un separato in casa. Un anno fa lo era al Tottenham, oggi lo è nell’Inter. Situazione paradossal­e: la società di Zhang ha praticamen­te ufficializ­zato il fatto che se ne andrà, ma l’incastro giusto al puzzle manca. E manca pure, ad esempio, l’affondo completo del Psg. A Parigi non c’è ancora stato l’annuncio ufficiale dello sbarco di Pochettino, ma ci sarebbe già stato un colloquio tra il tecnico argentino ed Eriksen. La tessera mancante per uno scambio di prestiti è quella di Paredes, che l’Inter porterebbe volentieri ad Appiano. Ma lo stesso centrocamp­ista non sarebbe così convinto, stando ad alcune indiscrezi­oni francesi, di lasciare il Psg e la Champions League per tornare in Serie A. E questo nonostante la stima riconosciu­ta di Antonio Conte, che già ai tempi del Chelsea arrivò vicino ad allenarlo.

Giù i costi

Questo è, ad oggi, il mercato dell’Inter dopo la stretta imposta dal presidente Zhang ai suoi dirigenti. Non è neppure così scontato - al netto dell’ipotesi scambio con Paredes stito, che Eriksen venga sostituito in rosa. La priorità è ora quella di abbassare gli ingaggi. Il mercato in entrata è oggi un puro esercizio teorico, senza riscontri pratici nella realtà, a meno di occasioni non immaginabi­li allo stato attuale. E tutti dentro l’Inter ne sono coscienti, ancor più della sessione di settembre/ottobre. In quest’ottica va letto il «reintegro» di Vecino, che tornerà a tutti gli effetti a disposizio­ne per la gara con la Roma. E pure la frenata dei ragionamen­ti in uscita su Perisic, anche qui a meno di offerte imprevedib­ili. Non cambia invece il destino di Pinamonti, che resta in vendita (e anche lui in via d guarigione). Ma la sua situazione contrattua­le è tutt’altro che semplice. E pure per lui, vale il discorso dell’addio che si fa in tre.

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