DA CALCIATORI TOP ALLE PANCHINE DI A LA FORZA DEI TECNICI È NEL LORO PASSATO
Solo 3 allenatori su 20 non hanno avuto una carriera di alto livello: Ballardini non ha mai giocato da pro’, per Gotti e Giampaolo tanta D, C e un assaggio di B
Durante una lezione all’Università Bocconi, qualche anno fa, uno studente chiese ad Arrigo Sacchi come potesse allenare dei grandi campioni senza essere mai stato un calciatore. «Non ho mai saputo che prima di essere un fantino bisognasse essere stati un cavallo», rispose in modo pungente l’Arrigo, partito dal Fusignano in Seconda categoria e arrivato sul tetto del mondo con il Milan e quasi - con la Nazionale azzurra, non senza aver sempre dovuto rispondere metaforicamente alla domanda di cui sopra. Un allenatore a lui molto affine è Maurizio Sarri, un altro che non mai stato cavallo e che pur non arrivando all’eccellenza assoluta si è issato fino alla coppa europea vinta con il Chelsea e allo scudetto conquistato con la Juventus partendo dalla... banca e dalla Seconda categoria. E pure lui inseguito, soprattutto dopo l’esperienza bianconera, dalla fatidica domanda e dal non essere stato cavallo. La lezione di Sacchi, infatti, il calcio italiano non l’ha imparata tanto bene. Per allenare in Serie A, a quanto pare, bisogna avere avuto la criniera del purosangue.
Scudetti e coppe
Facile individuare al primo colpo Andrea Pirlo, Maestro in cabina di regia con il pallone tra i piedi e chiamato direttamente sulla panchina della più forte squadra italiana senza avere alcuna esperienza tecnica (tant’è vero che inizialmente doveva cominciare dall’Under 23). Inutile però puntare il dito sull’allenatore della Juventus: affidarsi a un ex calciatore, e quasi sempre di altissimo livello, è prassi consolidata da anni. Anzi, decenni. Da sempre forse, ripensando a Trapattoni, Rocco, Liedholm. La lista dei tecnici attualmente seduti sulle panchine del massimo campionato italiano è un palmares di trofei e centinaia di presenze nel calcio professionistico di alto livello. Oltre a Pirlo, ci sono gli altri due campioni del mondo Filippo Inzaghi e Gennaro Gattuso (peraltro entrambi figli di un Milan che dopo Allegri ha “sdoganato” tutti suoi ex calciatori: Leonardo, Seedorf, Brocchi). Il pluriscudettato Antonio Conte guida il plotone di chi ha conquistato il tricolore da giocatore, come Sinisa Mihajlovic, Simone Inzaghi, Eusebio Di Francesco, Roberto De Zerbi (anche se in Romania, con il Cluj, in A ha pochissime presenze). Scudetto anche per Cesare Prandelli e Stefano Pioli, che nel curriculum aggiungono Coppa Campioni e Intercontinentale con la Juve, come Giovanni Stroppa che ha vinto una Coppa Campioni e segnato in una finale di Intercontinentale con il Milan (di Arrigo Sacchi, guarda caso). E poi ci sono le carriere lunghe e di tutto rispetto di Gian Piero Gasperini, arrivato in A con il Pescara, Fabio Liverani, rivelatosi al Perugia e vincitore di una Coppa Italia con la Lazio, Claudio Ranieri che ricordano ancora a Catanzaro tra Settanta e Ottanta, Ivan Juric di scuola Hajduk