Il Cagliari cambia
Contro il Napoli serve maggiore copertura, con Ounas e Sottil la versione spregiudicata Dalla Befana c’è Nainggolan: può stare davanti alla difesa e nel tridente a destra
Pesantissima. È la prima parola che viene in mente quando si pensa alla perdita di Marko Rog. La mezzala croata, che il Cagliari ha acquistato dal Napoli, prossimo avversario dei rossoblù, domani pomeriggio alla Sardegna Arena, ha già concluso la sua stagione. Prima di Natale, all’Olimpico contro la Roma. Lo ha tradito il crociato, già operato a Innsbruck, a fine anno. Non sono state proprio delle feste esaltanti, quelle di Rog. Ma nemmeno per l’allenatore del Cagliari Eusebio Di Francesco, che ha sempre schierato il centrocampista croato in tutte le 14 partite di campionato per un totale di 1168 minuti. Tra i calciatori di movimento, soltanto Joao Pedro con 1247’, è stato utilizzato di più. Questo dice tutto sul valore e sull’importanza di Rog, sempre titolare in ogni partita, sostituito tre volte con Sassuolo, Torino e Udinese (qui per soli 2’). Marko corre per tre, tampona per tutti, si sacrifica sull’avversario più pericoloso, recupera una quantità incredibile di palloni (95 finora e il 60% di contrasti vinti).
Le soluzioni
Già da domani con il Napoli Di Francesco dovrà studiare le alternative. Dovrà pensare a soluzioni diverse, in attesa che il mercato, oltre al ritorno di Radja Nainggolan, gli regali anche un altro mediano (Bourabia del Sassuolo?). La sfida contro Rino Gattuso lo pone davanti a una scelta quasi obbligata. Il Cagliari concede troppo spazio ai centrocampisti avversari e ai tiratori. Serve tamponare perché gli esterni, molto offensivi, non sempre danno la mano che serve. Rog lavorava per tutti. Dovrebbe toccare quindi all’uruguaiano Christian Oliva,
Dopo l’infortunio del croato
A centrocampo nel 4-2-3-1
È la versione più coperta, con due mediani a interdire, la forza d’urto di Nandez che dà una mano anche in fase di non possesso e Sottil che cerca maggiormente l’uno contro uno a sinistra
Quando arriva Radja
Con l’arrivo di Nainggolan Di Francesco può utilizzare il belga davanti alla difesa, ma anche in versione più offensiva quasi da trequarti, dando più profondità all’azione di Joao Pedro
Versione spregiudicata
Nandez copre le spalle a un tridente puro con le frecce Ounas e Sottil che spingono a tutta in fascia e Joao Pedro che si avvicina maggiormente alla porta utilizzato finora solo 186 minuti, sistemarsi davanti alla difesa col regista romeno Marin. Oliva è il cambio rossoblù che ha maggiori capacità di interdizione. A Roma ha giocato 75’ e domani dovrà assicurare il filtro, sostenuto anche da Nandez, che quando si perde palla cerca sempre di recuperarla. El Leon dovrebbe giostrare nel tridente a destra, a supporto di Simeone o di Pavoletti se DiFra deciderà di schierare l’ariete sfruttando la sua forza sui palloni alti. L’altra idea è quella, soprattutto in caso di risultato negativo, quindi da situazione di svantaggio, di optare per una formula spregiudicata con Nandez davanti alla difesa e la spinta di Ounas (che al Napoli non è esploso e in rossoblù è stato frenato pure dal Covid) a destra e di Sottil a sinistra, ai quali si aggiungono pure le percussioni dei terzini Zappa e Lykogiannis. È una mossa molto offensiva che il tecnico pensiamo usi solo in caso di necessità. Anche perché pure la difesa andrà reinventata con il quasi certo nuovo forfait di Diego Godin (problema al soleo) e quello sicuro di Klavan (che si sta ricondizionando dopo la positività). Facile che, accanto a Walukiewicz, tocchi a Luca Ceppitelli, come a Roma.
Sono stati tre mesi difficili all’Inter Arrivo a Cagliari con tanta voglia ed entusiasmo
Mi piace giocare a calcio, mi diverte. Sono tornato con la voglia di dare il meglio
Mi sento bene, con i nuovi non ci metterò tanto a farmi voler bene. Ora servono i risultati
Primo rinforzo
Da lunedì DiFra penserà a inserire Radja Nainggolan per il ritorno del quale ha tanto insistito. Il Ninja è carico e ieri lo ha detto ai canali del club: «Ho passato tre mesi difficili, ho tanta voglia». L’allenatore ha più soluzioni: Radja davanti alla difesa, con Marin o addirittura con Nandez, o Radja spostato a destra nel tridente con El Leon in mezzo al campo. In questo caso il belga agirebbe quasi da trequarti, ispirando meglio gli inserimenti di Joao Pedro che, così, si avvicinerebbe maggiormente alla porta aumentando il peso dei rossoblù in attacco. Al Cagliari la vittoria manca dal 7 novembre (2-0 alla Samp), da allora di punti ne sono arrivati pochini, appena quattro in sette partite. Cioè quattro pareggi con Spezia, Verona, Parma e Udinese, due in casa. Serve un cambio di rotta che Nainggolan saprà dare, forse già dalla sfida della Befana col Benevento, ma prima ci sono i campani più nobili, quelli del Napoli che nelle ultime cinque partite giocate a Cagliari hanno sempre vinto senza che i rossoblù segnassero alcun gol. Il gol lo cerca anche Giovanni Simeone a secco dal 31 ottobre quando segnò a Bologna. È lui il centravanti col posto fisso. Ma anche qui le alternative non mancano: lo scalpitante Pavoletti per il gioco aereo e il giovane Cerri, dinamico con i piedi, nonostante la stazza. 3’35”