Il caso Osimhen Atterra a Napoli col Covid Ora sfuma la Supercoppa
Dopo l’infortunio l’attaccante torna positivo dalla Nigeria La sua festa senza precauzioni: il club pensa alla multa
La spalla bloccata
Dal 13 novembre è fermo, adesso la riabilitazione dovrà rallentare
«Sarà un anno osimheniano» così lo definì Aurelio De Laurentiis, orgoglioso del suo nuovo acquisto in settembre, quando il Napoli era in ritiro a Castel di Sangro. Qualche giorno dopo il presidente azzurro rimase contagiato del Covid, ma la partenza di Victor Osimhen aveva destato entusiasmo in campionato, col nigeriano che riusciva a dare profondità e tempi di gioco diversi alla squadra di Rino Gattuso e un Napoli praticamente a punteggio pieno fino a ottobre. Poi in novembre sono cominciati i guai per il nigeriano e anche la squadra azzurra ha finito per perdere smalto e imprevedibilità sotto porta con una decisa frenata a fine dicembre: un solo punto in 3 partite. E adesso, proprio quando si pensava che il rientro del promettente centravanti africano si avvicinasse, ecco la nuova tegola, con il rientro il 31 dalla Nigeria e la positività al Covid comunicata ieri pomeriggio dal club: «Il calciatore Victor Osimhen è risultato positivo al tampone naso-faringeo molecolare effettuato ieri pomeriggio al suo rientro dall’estero. Il calciatore è asintomatico e non ha incontrato il gruppo squadra». Dunque scongiurato il pericolo di altri contagi, resta il problema del recupero dell’attaccante.
Lo stop
Centravanti che migliora ma ancora avverte problemi alla mano destra, per via di un nervo che si sta riattivando dopo il trauma subito lo scorso 13 novembre a un quarto d’ora dalla fine della partita contro la Sierra Leone. Victor cadde male e si infortunò alla spalla destra. Nel mese di dicembre è stato anche in Belgio, ad Anversa, per una riabilitazione più specifica. Ieri lo staff medico del Napoli lo attendeva per valutare meglio le condizioni e il programma dei prossimi giorni. Ora bisognerà vedere se l’atleta potrà completare il percorso riabilitativo, anche in isolamento fiduciario a casa, dove potrà sicuramente correre sul tapis roulant per migliorare fiato e condizione atletica.
Rimangono problemi di formicolio alla mano, sperando che il virus scompaia presto, senza allungare ulteriormente i tempi di recupero.
Sfuma la Juve
Però a questo punto la sua “messa in campo” – non ha più affrontato contrasti da quel 13 novembre – comunque si allungherà. Si sperava potesse rientrare a metà mese per testarlo prima della Supercoppa contro la Juve in programma il 20 gennaio a Reggio Emilia. Ma a questo punto gli interrogativi aumentano e questa eventualità si allontana decisamente. Perché comunque per Osimhen l’inattività è lunga. Certo, da casa Napoli fanno notare che ancora ci sarebbe voluta comunque pazienza nel recupero di un infortunio delicato a un’articolazione complessa come la spalla. Quasi a sottolineare che il Coronavirus per il nigeriano è poco più che un incidente di percorso. Di sicuro non un bello inizio d’anno per Rino Gattuso, che almeno per un altro paio di settimane dovrà fare a meno anche di Dries Mertens, che deve recuperare dal suo infortunio alla caviglia sinistra.
Quella festa...
Intanto via social i suoi amici nigeriani hanno postato video della festa di compleanno in Nigeria di Victor, che il 29 dicembre ha compiuto 22 anni. Tanti ragazzi che ballano e cantano in spazi ristretti, senza mascherina e distanziamento. E la sensazione che il contagio possa inevitabilmente essere stato causato da questa “leggerezza”. Questa “leggerezza” è stata notata dal club che ha subito ripreso il giocatore. Che ora rischia anche una multa, perché De Laurentiis sta valutando se censurare più duramente questi atteggiamenti.