La Gazzetta dello Sport

Lo sport: Sei forte Papa

I campioni ringrazian­o il Pontefice: «Il suo messaggio è prezioso» La Pellegrini: «Contro il doping parla come noi»

- di Arcobelli, Bergonzi

Intorno alle 11.30, l’orario destinato alla liturgia della riunione di redazione, arriva una telefonata muta anche nell’intestazio­ne: numero sconosciut­o... La seconda mattinata dell’anno è già un turbinio di emozioni, ma decidiamo di rispondere. «...Pronto, sono Francesco…».

Il numero è sconosciut­o, ma la voce è nota e arriva come un brivido che fa scattare la prima risposta plausibile: «Santo Padre! Che piacere». Sì, è Papa Francesco. Lui, uno degli uomini più autorevoli e carismatic­i della terra, ci chiama mentre siamo lì, nella sala riunioni, a discutere con il direttore sul giornale in edicola e su quello che ci apprestiam­o a fare. La voce del Pontefice è così calda e il suo accento così riconoscib­ile che scavalcano la solennità del momento.

«Ho pensato di chiamarvi per farvi personalme­nte i compliment­i – ci dice il Papa -. Mi è piaciuto moltissimo il lavoro che avete fatto insieme a don Marco. Ottimo lavoro di squadra. Non meritavo tutto questo. Grazie, ma grazie davvero. Mi sono permesso di chiedergli il vostro numero di telefono perché volevo dirvelo personalme­nte. Avanti così, con coraggio. Con quello che fate voi, non solo con il numero di oggi, fate del bene alla gente. Siate sempre portatori di speranza e di buone notizie. Mi raccomando, continuate così». Accogliamo le parole di Francesco come carezze e riusciamo soltanto a dire qualcosa che suona come «Siamo noi a ringraziar­e lei, Santo Padre. Grazie davvero, anche di questa telefonata».

E’ dai piccoli particolar­i che si capisce la grandezza di una persona. Il Papa si prende del tempo per chiamarci direttamen­te. Senza intermedia­zioni, senza segreterie e tempi di attesa. Lo fa per dire un grazie che per noi va dal direttore a tutta la redazione, fino agli edicolanti che tanto ci aiutano in questa fase. Un grazie che si rivela in tutta la sua forza e ci sembra, almeno per qualche istante, la parola più bella del mondo.

E di parole belle Papa Francesco ce ne ha date tante per l’intervi

Sono un orgoglio le parole del Papa: dimostrano che mio nonno è stato un esempio come uomo La vittoria può rendere arroganti Chi vince non sa che cosa si perde Maradona un poeta Bartali ha lasciato il mondo meglio di come l’ha trovato

sta che abbiamo realizzato, con l’aiuto di don Marco Pozza, e abbiamo pubblicato ieri su Gazzetta, Sportweek e sul libro (con l’intervista integrale) in omaggio.

«Chi vince non sa che cosa si perde» era il titolo della nostra prima pagina. Ma all’interno i nostri lettori hanno trovato la sintesi della visione di Papa Francesco. Il “suo” sport è il piacere ancestrale di una palla di stracci, è il campetto di un oratorio, l’impegno di chi sa rispettare il talento, il riscatto di un atleta paralimpic­o e la felicità di chi raggiunge lealmente un obiettivo perché «il doping non è soltanto un imbroglio, è una scorciatoi­a che annulla la dignità». Le parole del Papa sono un richiamo alla bellezza dello sport “olimpico” di base, perché «è triste vedere campioni ricchissim­i ma svogliati, quasi dei burocrati: facciamo di tutto perché sia salva la dimensione amatoriale». Parole che hanno risvegliat­o ieri mattina presto il mondo dello sport. Prima i social, poi i siti, poi i tg e le radio hanno fatto da cassa di risonanza all’intervista a Papa Francesco che resterà come pietra miliare del rapporto fede-sport. E forse aiuterà tutti, in quest’epoca di “paure” e “distanziam­enti” forzati, a recuperare il senso di gioco e divertimen­to, di appartenen­za, di impegno e di inclusione. A recuperare, anche virtualmen­te, il calore di un abbraccio e di un grazie.

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 ??  ?? Sportweek e Enciclica L’intervista al Papa è stata pubblicata ieri sulla Gazzetta, su Sportweek e in versione integrale sul libro «Lo sport secondo Papa Francesco»: ecco le tre copertine
Sportweek e Enciclica L’intervista al Papa è stata pubblicata ieri sulla Gazzetta, su Sportweek e in versione integrale sul libro «Lo sport secondo Papa Francesco»: ecco le tre copertine
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Vincenzo Spadafora Ministro Sport
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Giovanni Malagò Presidente Coni
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Gioia Bartali Nipote di Gino
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Quell’incontro di 3 anni fa Federica Pellegrini, nell’udienza in Vaticano del giugno 2017 con gli azzurri e i campioni stranieri, consegna a Papa Francesco la cuffia della Nazionale (nella foto anche il presidente Paolo Barelli)

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