La Gazzetta dello Sport

U L’ultima Freccia

- di Paolo Filisetti

na vettura dominante come la Mercedes W11 del 2020 è inimmagina­bile possa subire modifiche radicali per affrontare l’ultima stagione con gli attuali regolament­i prima della rivoluzion­e aerodinami­ca a effetto suolo del 2022. A ciò, ovviamente, va aggiunto il fatto che molte componenti saranno trasferite direttamen­te dal modello 2020 a quello di questa stagione. Ciò nonostante, a Brackley, i tecnici diretti da James Allison già nel corso della stagione conclusa poche settimane fa hanno deciso di affrontare uno sviluppo chirurgico della W11, non solo per migliorare quelle aree che si sono dimostrate meno performant­i nel 2020, ma soprattutt­o prevenire anche un minimo calo di competitiv­ità rispetto ai diretti avversari, Red Bull in primis. In quest’ ottica, le aree di intervento esplorate sono l’aerodinami­ca (area libera da vincoli di omologazio­ne) soprattutt­o per integrare le norme che disciplina­no le dimensioni e la sezione del fondo nella zona davanti alle ruote posteriori; la power unit che ha raggiunto nel 2020 un livello di efficienza elevatissi­mo, ma che è oggetto di aggiorname­nti finalizzat­i a mantenere tali valori di eccellenza nonostante l’adozione di nuovi carburanti caratteriz­zati da una più elevata percentual­e di componenti rinnovabil­i (ecologici). Ultimo ma non ultimo, l’intervento che interessa la sospension­e anteriore per meglio adattarsi alle nuove costruzion­i (più rigide) dei pneumatici Pirelli.

Filosofia

Se a livello estetico, dunque, la nuova vettura non si discosterà a eccezione di pochi dettagli dalla W11, sia l’intervento al retrotreno sia quello alla sospension­e anteriore poggiano su lunghe valutazion­i che nel corso della seconda parte della stagione, sino all’ultima gara di Abu Dhabi, hanno coinciso con test svolti in pista per raccoglier­e dati, non solo funzionali a una definizion­e del progetto 2021, ma anche a chiarire in via definitiva in quali zone della monoposto andassero impiegati i due gettoni di sviluppo a disposizio­ne. In occasione del trittico di gare nel Golfo Persico si sono rincorse voci, soprattutt­o in Bahrain, che la W11 di Bottas avesse provato una nuova configuraz­ione di radiatori. Approfonde­ndo la questione, e tenendo in consideraz­ione i tempi strettissi­mi entro cui ciascun team nel corso della stagione appena conclusa ha dovuto comunicare alla Fia dove sarebbero stati impiegati i token di sviluppo, la voce non avrebbe trovato conferma. A Sakhir e Abu Dhabi è stata utilizzata una diversa carrozzeri­a sul retro, caratteriz­zata da una sezione ridotta posteriorm­ente, ma non legata a una diversa configuraz­ione dei radiatori. La nuova carrozzeri­a, infatti, rientrereb­be tra le modifiche che apparirann­o sulla W12 con l’intento di migliorare l’estrazione del flusso inferiore dal diffusore.

L’idea

L’allungamen­to della carrozzeri­a con una curvatura verso il basso indirizza in modo diverso l’aria calda, meno densa, incrementa­ndo la depression­e sotto il diffusore. Si tratterebb­e di una modifica che servirebbe a recuperare carico al retrotreno, ridotto dalle norme 2021. Ad Abu Dhabi è comparsa un’ interessan­te modifica alla bar

ra antirollio anteriore. Nel dettaglio, sono stati utilizzati due elementi profondame­nte diversi da quelli standard. La loro sezione era molto più sottile, non tanto per ottenere un vantaggio in termini di peso, quanto per determinar­e un diverso valore di rigidezza del sistema. In sostanza è plausibile che gli ingegneri Mercedes abbiano valutato tale configuraz­ione alla luce delle diverse caratteris­tiche costruttiv­e degli pneumatici Pirelli per il 2021.

Il tutto farebbe supporre l’adozione di una sospension­e anteriore meno rigida rispetto a quella adottata nella passata stagione. Pare certo il mantenimen­to del terzo elemento meccanico, adottato dalla fine del 2019.

Niente Das

È utile ricordare che la nuova vettura — per regolament­o — sarà priva del Das che permetteva di innescare le temperatur­e ideali degli pneumatici anteriori, sia prima del giro lanciato in qualifica sia nel giro di formazione prima del via. La sua eliminazio­ne, nonostante non abbia mai di fatto prodotto il vantaggio previsto in sede di progetto, richiede un avantreno in grado di trasferire energia ai pneumatici senza poter contare sulla variazione della convergenz­a delle ruote anteriori di cui la W11 godeva nel 2020 col Das. Per quanto riguarda la power unit, non sono previste rivoluzion­i, piuttosto un mantenimen­to dei valori di efficienza termodinam­ica e un incremento della carica elettrica nel corso di un giro. Quest’ultima voce, alla luce dell’eliminazio­ne del party

mode, con l’obbligo di utilizzo di una sola modalità della power unit per weekend di gara, è divenuta ancora più strategica, costituend­o l’elemento che maggiormen­te differenzi­a le prestazion­i di un propulsore. A Brixworth ne sono consapevol­i, per cui hanno impiegato ingenti risorse progettual­i per centrare l’obiettivo.

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Prospettiv­e
 ?? DISEGNI DI PAOLO FILISETTI ?? W12 laterale e frontale: differirà nei deflettori davanti alle fiancate e sul fondo. Da sinistra: la sospension­e anteriore sarà meno rigida (la freccia piccola indica la nuova barra antirollio); la power unit verrà resa più efficiente; il Dual Axis Steering (Das) sarà vietato; la carrozzeri­a posteriore sarà più stretta, con il flusso d’aria calda in uscita deviato verso il bordo del diffusore, per aumentare il carico
DISEGNI DI PAOLO FILISETTI W12 laterale e frontale: differirà nei deflettori davanti alle fiancate e sul fondo. Da sinistra: la sospension­e anteriore sarà meno rigida (la freccia piccola indica la nuova barra antirollio); la power unit verrà resa più efficiente; il Dual Axis Steering (Das) sarà vietato; la carrozzeri­a posteriore sarà più stretta, con il flusso d’aria calda in uscita deviato verso il bordo del diffusore, per aumentare il carico
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