La Gazzetta dello Sport

Smalling è in crescita, Thorsby è un tuttofare

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6,5 FONSECA L’ALLENATORE

La Roma mostra la solidità e la determinaz­ione della grande squadra. E anche le apnee della ripresa paiono un ricordo

diventato l’uomo di spinta di cui la squadra ha bisogno. Perde qualche pallone di troppo (saranno 20 alla fine), ma ne recupera più di tutti (11). 6 VILLAR Parte con la solita intraprend­enza, ma l’appesantir­si del terreno di gioco lo penalizza, perché che la fisicità non è il suo forte.

6,5 CRISTANTE Ingresso in campo da leader vero, santificat­o dall’apertura che avvia l’azione del gol partita. Prezioso.

6,5 VERETOUT Il suo dirimpetta­io è un Thorsby assai tignoso, ma il

7 DZEKO IL MIGLIORE

Gioca meno da «tuttocampi­sta» rispetto al solito, e ciò gli consente di essere più spietato sotto porta (s.v. MAYORAL)

francese se la cava, brillando nell’arte del lancio positivo: ben 12 al suo attivo. 6,5 BRUNO PERES Ancora una volta si adatta sulla corsia di sinistra e ancora una volta se la cava bene.

6,5 PELLEGRINI È il gialloross­o che tira di più in porta, senza peraltro trascurare l’appoggio ai compagni. Pare chiaro: da trequartis­ta funziona meglio (s.v. CARLES PEREZ). 7 MKHITARYAN A lungo è il più attivo dell’attacco. Nel finale, forse proprio perché stanco, in alcune ripartenze potrebbe fare meglio.

SAMPDORIA 6

6,5 AUDERO Risponde presente alle sollecitaz­ioni di Pellegrini, Dzeko, Mancini e Mkhitaryan, ma non può nulla contro il guizzo di Edin.

6 YOSHIDA Spesso chiamato in causa, tiene bene la sua corsia fino alla fine (s.v. LERIS)

5,5 TONELLI Un tempo in sicurezza, poi però va in difficoltà.

6 COLLEY Voto complicato, perché è quasi perfetto (anche in appoggio) per tutta la partita, ma gli sfugge Dzeko nell’occasione decisiva, anche se il bosniaco fa un super gol.

6 RANIERI L’ALLENATORE Imbriglia bene e a lungo la Roma. Forse stupisce che, una volta in svantaggio, la squadra non abbia guizzi, ma non è colpa sua

6 AUGELLO Karsdorp lo mette spesso in difficoltà, però sa spingere e recupera più palloni di tutti (11).

6 CANDREVA Un primo tempo da protagonis­ta, andando anche pericolosa­mente al tiro. Cala nella ripresa, nonostante giochi più palle fra i suoi (59), perdendone però parecchie (23).

6 EKDAL Dà equilibrio alla mediana, sbagliando meno degli altri in appoggio (27 passaggi positivi). Più in difficoltà nel secondo tempo.

5,5 JANKTO Rendimento in calo

6,5 THORSBY IL MIGLIORE

Il norvegese è un moto perpetuo, visto che è utile sia in copertura che in fase offensiva, dove trova modo di sfiorare il gol

durante il match, soprattutt­o nel finale in cui è chiamato a spingere di più per l’ultimo assalto.

5,5 VERRE Cuore da ex, ha una partenza non banale, procurando­si punizioni; poi cala e viene cambiato. 5 DAMSGAARD Entra al posto del compagno, ma non riesce mai ad incidere.

5 QUAGLIAREL­LA È l’attaccante doriano più atteso e più temuto, stavolta però non riesce mai a liberarsi dalla morsa di Smalling (s.v. LA GUMINA).

6,5 CHIFFI (Arbitro) Prende il posto di Guida, spostato al Var e giudica bene i due episodi poco chiari della partita: non sono da rigore il contatto tra Tonelli e Mkhitaryan al 6’ p.t. (l’attaccante accentua la caduta appena sente la mano dell’avversario) e il tocco di Smalling al 32’ s.t. Buona la gestione dei cartellini gialli. 6 DI VUOLO (Assistente) 6 DI IORIO (Assistente)

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