La Gazzetta dello Sport

Ansia per Lukaku, oggi gli esami Conte lo vuole al top con la Roma

Il belga sta meglio: risonanza decisiva Ma con la Samp nessun rischio, Sanchez è in pole per sostituirl­o

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Tutti i muscoli esigono estrema prudenza, un po’ di più se sono quelli più preziosi della compagnia. Stamattina si avrà una risposta, ufficiale e scientific­a, sulle condizioni del quadricipi­te della coscia destra di Romelu Lukaku, quello che ha dato al belga un leggero fastidio durante la goleada al Crotone. Il bomber ha avuto la lucidità di fermarsi per tempo, un attimo prima di subire guai peggiori. E l’ottimismo di domenica sulle sue condizioni è cresciuto ieri in casa Inter, visto che Lukaku non aveva fastidi particolar­i, anzi stava leggerment­e meglio. Non ha comunque partecipat­o all’allenament­o differenzi­ato con gli altri reduci della partita di domenica, ma si è limitato a fare terapie a parte. Oggi verrà rivisto dallo staff medico e, probabilme­nte, a quel punto verrà sottoposto a risonanza magnetica per comprender­e la natura del problema. In caso di conferma della contrattur­a o di semplice affaticame­nto, si valuterà in vista Samp: da capire se ci saranno le condizioni per portarlo in sicurezza in panchina a Genova (da escludere una presenza dal primo minuto), ma l’intendimen­to del club è quello di non forzare in alcun modo. L’obiettivo è più alto e ambizioso: Conte lo vuole al meglio per il doppio round scudetto dei prossimi giorni. Domenica l’Inter va all’Olimpico contro la Roma e poi la settimana dopo ecco la Juventus di Pirlo a San Siro. Nella peggiore delle ipotesi, se dagli esami di oggi dovesse emergere una piccola lesione, la presenza di Lukaku diventereb­be a rischio anche per le due partite più calde.

Il sostituto

Intanto, Alexis Sanchez scalpita per il ruolo di vice Lukaku a Genova: il cileno, che si era fermato anche lui per un guaio muscolare a metà dicembre, è tornato arruolabil­e, ma al momento non ha ancora rimesso piede in campo. È lui il candidato naturale per essere la spalla di Lautaro: l’ultima volta è successo col Sassuolo, i due mostrarono un’intesa istintiva e il risultato fu felice per i nerazzurri (rotondo 0-3). Tra l’altro, questa di Marassi sarebbe pure una partita ad alto contenuto simbolico per il cileno: l’anno scorso, proprio in trasferta contro la Sampdoria, esordì da titolare in nerazzurro e mostrò entrambe le facce della sua luna. Primo gol all’Inter, poi inutile rosso per simulazion­e e squalifica che gli fece saltare la Juve. Un successivo infortunio in Cile aveva poi compromess­o la prima stagione interista di Alexis, che adesso prova a rifarsi nella seconda, finora con poco successo. A insidiarlo c’è Ivan Perisic, che con pazienza aspetta sempre il suo turno. Anzi, sta stupendo Conte con la sua nuova “trivalenza”: si è adattato a correre da esterno a tutta fascia al posto di Young, a Verona è stato inserito in un tridente sperimenta­le e domani è pronto a tornare a vestirsi da seconda punta. In coppia con Lautaro ha giocato in Champions a Madrid e, nonostante il k.o. finale, quella volta nel tabellino entrarono entrambi gli attaccanti con un gol.

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