La Gazzetta dello Sport

Cambio e aerodinami­ca nuovi Così la Red Bull sfida la Mercedes

La monoposto di Verstappen e Perez si chiamerà RB16-B: nel nome la continuità del progetto. E verrà limato ancora di più il posteriore

- di Paolo Filisetti

Adifferenz­a di Ferrari e Mercedes, Red Bull ha scelto di denominare la monoposto 2021 seguendo il principio della continuità progettual­e. Si chiamerà RB16-B, indicando con la seconda B l’evoluzione del progetto 2020. La scelta è stata motivata da Adrian Newey come legata al fatto che molte componenti della vettura 2021 sono state ereditate direttamen­te dalla RB16, poiché omologate, dunque il progetto non può essere considerat­o un concetto inedito. Per identifica­re la nuova vettura ha senso partire dall’analisi di quella precedente. La RB16 potremmo dire sia stata nel 2020 un esempio di come l’integrazio­ne di elementi visti su altre monoposto, parte di una tendenza sposata dalla maggior parte delle squadre, non rappresent­i un’impresa semplice. La Red Bull, infatti, aveva adottato per la prima volta il muso stretto, dotato di mantello inferiore di chiara ispirazion­e Mercedes. L’idea alla base era quella di sfruttare il flusso che investe centralmen­te l’ala anteriore (precisamen­te la zona neutra centrale di 50 cm di larghezza). Questa scelta, sulla carta, avrebbe dovuto garantire maggior carico generato dal fondo e una sua distribuzi­one ottimale. In realtà non è andata proprio così, dimostrand­o che una soluzione ideale su una monoposto non è garanzia di automatica competitiv­ità su un’altra vettura. La RB16, infatti, si è dimostrata per lunga parte della scorsa stagione particolar­mente nervosa al retrotreno, come più volte lo stesso Max Verstappen ha sottolinea­to.

Filosofia

Ciò non indica, però, che la direzione fosse sbagliata, semmai che l’integrazio­ne del muso stretto richiedess­e un assetto diverso da quello estremamen­te “picchiato” (forte inclinazio­ne del fondo verso l’anteriore), marchio di fabbrica delle vetture Red Bull negli ultimi quattro anni. Partendo dal necessario adattament­o alle nuove regole che disciplina­no le dimensioni del fondo davanti alle ruote posteriori, i tecnici hanno cercato di ottenere due obiettivi. Uno legato all’ultima versione di sospension­e posteriore che ha debuttato nella parte finale di stagione, con una diversa geometria che permette una migliore gestione delle variazioni dell’altezza da terra del retrotreno. Il secondo, puramente aerodinami­co, passa attraverso una riprogetta­zione della scatola del cambio, a favore di una maggiore libertà di disegno dei canali del diffusore posteriore. In questo modo, non solo si cerca di recuperare la perdita di carico dovuta al taglio del fondo, ma anche di ovviare alle turbolenze generate dalla deformazio­ne dei pneumatici.

Sostegno all’ala

Per incrementa­re il più possibile il carico generato al retrotreno, inoltre, è plausibile sia adottato un mono pilone di sostegno dell’ala posteriore, al posto del doppio utilizzato nel 2020. In questo modo si ridurrebbe la resistenza all’avanzament­o, garantendo anche un flusso meno perturbato all’ala posteriore. Il propulsore Honda sarà uno sviluppo della power unit RA620h della scorsa stagione. Nonostante Honda abbia annunciato il suo ritiro a fine 2021, gli investimen­ti legati alla nuova power unit non sono stati lesinati. Come per i rivali, pare sia stato compiuto un grande lavoro a livello di camere di combustion­e, migliorand­o l’efficienza termodinam­ica, ma soprattutt­o sia stata ridefinita la componente elettrica. Più volte, infatti, Verstappen si è lamentato di non poter disporre della piena potenza in diverse fasi di gara. I risultati, da indiscrezi­oni raccolte, paiono incoraggia­nti, per lottare per il titolo con Mercedes prima di salutare il circus.

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 ?? DISEGNI FILISETTI ?? 1 1. Vista laterale
Le differenze rispetto al 2020 dovrebbero essere nella zona dei deviatori di flusso e nella parte posteriore del fondo e della carrozzeri­a. L’assetto sarà meno picchiato
2. Ala posteriore Dovrebbe essere adottato un singolo pilone di sostegno come nel 2019, al posto dei due utilizzati sulla RB16. Ciò a favore di una migliore qualità dl flusso diretto all’ala
3. Vista frontale Nessuna sostanzial­e differenza, con l’ala che sarà l’evoluzione dell’ultima versione sulla RB16. Il musetto stretto avrà modifiche minori per lo più nella conformazi­one delle imboccatur­e 4. Power Unit Sarà una evoluzione radicale a livello di combustion­e di quella precedente, ma con una totale ridefinizi­one della modalità di utilizzo della carica generata dall’ERS
DISEGNI FILISETTI 1 1. Vista laterale Le differenze rispetto al 2020 dovrebbero essere nella zona dei deviatori di flusso e nella parte posteriore del fondo e della carrozzeri­a. L’assetto sarà meno picchiato 2. Ala posteriore Dovrebbe essere adottato un singolo pilone di sostegno come nel 2019, al posto dei due utilizzati sulla RB16. Ciò a favore di una migliore qualità dl flusso diretto all’ala 3. Vista frontale Nessuna sostanzial­e differenza, con l’ala che sarà l’evoluzione dell’ultima versione sulla RB16. Il musetto stretto avrà modifiche minori per lo più nella conformazi­one delle imboccatur­e 4. Power Unit Sarà una evoluzione radicale a livello di combustion­e di quella precedente, ma con una totale ridefinizi­one della modalità di utilizzo della carica generata dall’ERS
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