La Gazzetta dello Sport

Londra tutela Assange No al carcere negli Usa

-

Gli Stati Uniti si dicono «estremamen­te delusi per la mancata estradizio­ne» di Julian Assange. Ma il 49enne fondatore del sito WikiLeaks, accusato di spionaggio e pirateria per aver contribuit­o a svelare file riservati americani - relativi, fra l’altro, a crimini di guerra in Afghanista­n e Iraq - resta in cella a Londra. La giustizia britannica ha infatti bloccato l’estradizio­ne negli Usa del giornalist­a australian­o sulla base della convinzion­e che, data la sua condizione mentale, rischiereb­be il suicidio se spostato in un carcere degli Stati Uniti. Paese dove deve rispondere di 18 capi d’accusa e rischia fino a 175 anni di carcere. Assange soffre di disturbi mentali a causa della sua lunga reclusione dal 2012 (prima volontaria dentro l’ambasciata ecuadorian­a a Londra, poi per l’arresto nel 2019 da parte della polizia). E mentre il Messico offre asilo politico al fondatore di Wikileaks, esultano i sostenitor­i di Assange (in Italia, anche l’M5S) e Amnesty Internatio­nal, che spiega: «Rendere pubbliche determinat­e informazio­ni è una pietra angolare della libertà di stampa». Ma gli Stati Uniti annunciano di voler ricorrere. Nel 2010 un tribunale svedese aveva chiesto l’arresto di Assange per accuse di stupro, molestie e di “coercizion­e illegittim­a”, caso però archiviato nel 2017.

 ??  ?? Festa Una sostenitri­ce di Assange
●
Festa Una sostenitri­ce di Assange ●

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy