La Gazzetta dello Sport

Musetti il più atteso «Non inseguo Sinner faccio la mia strada»

A Doha per qualificar­si agli Australian Open: «Pressione? Mica sono Cristiano Ronaldo...»

- f.co.

La sua è stata la sorpresa più gradita del 2020 con la racchetta. Lorenzo Musetti, 18 anni, ha stupito agli Internazio­nali, arrampican­dosi fino agli ottavi, e poi ha sfiorato la finale al 250 di Pula, fermato solo da una infiammazi­one al braccio destro («È passata per fortuna»). Ora riparte da Doha, dove da domenica giocherà le qualificaz­ioni dell’Australian Open, lo Slam conquistat­o da junior due anni fa.

Lorenzo, tutti si aspetteran­no molto da lei quest’anno. È pronto?

«L’attenzione mi fa piacere, ma sono un profession­ista ed è normale che quando si vince tutti si aspettino altre vittorie. Per fortuna non sono Cristiano Ronaldo, quindi ho un po’ meno gli occhi addosso...».

Ma ai paragoni con Sinner dovrà abituarsi: gli appassiona­ti sognano che lei ripeta la scalata di Jannik.

«Si lavora per questo, naturalmen­te. Ma non sento un dualismo con Jannik. Ho i miei obiettivi, ma non voglio fare riferiment­o a quanto ha raggiunto lui lo scorso anno. Poi, chi lo sa, io non mi aspettavo una stagione così buona come quella passata, magari questa sarà ancora meglio».

Intanto vi hanno già messi insieme nella polemica per la residenza a Montecarlo.

«Sì ho sentito le critiche, non so cosa dire, ognuno la pensa come vuole. Dispiace perché appena si parla di residenza a Montecarlo si pensa a un modo per non pagare le tasse. Ma ci sono molte motivazion­i tecniche e organizzat­ive. È una scelta ponderata che abbiamo fatto con il team e la mia famiglia».

L’abbiamo vista allenarsi con tanti azzurri in questi giorni.

«Con Fognini, Sinner, Berrettini sempre a Monaco. È bello che siamo in tanti sul circuito, ci si fa compagnia, ci si confronta, e soprattutt­o l’attenzione è ben distribuit­a tra tutti...».

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