Rischio Covid: via del Mondiale in Bahrain?
Mancano tre mesi al via della nuova stagione di F.1 e ci sono già nuvole all’orizzonte. L’emergenza coronavirus prosegue in tutto il mondo, perciò c’è il rischio che il calendario del Mondiale 2021 debba essere rivisto. La prima gara, prevista il 21 marzo a Melbourne, sembra in dubbio. L’esperienza del 2020, quando il GP fu cancellato per un caso Covid nel team McLaren il giorno delle prove libere, è stata uno shock. E la possibilità che la situazione si ripeta adesso starebbe spingendo il Governo e gli organizzatori locali a fare un passo indietro.
Quarantena e costi
L’Australia è uno dei Paesi con le restrizioni anti-Covid più severe. I protocolli prevedono una quarantena di 14 giorni per tutti i viaggiatori che provengono dall’estero, con pochissime eccezioni, e il blocco aereo è esteso anche ai trasporti marittimi. Due elementi che non facilitano l’arrivo della F.1, sia per il personale di un migliaio di persone che si sposta da una gara all’altra, sia per la spedizione del materiale. Ma le preoccupazioni dei promoter di Melbourne sono soprattutto di natura economica: l’Albert Park è un circuito semi-permanente che va allestito ogni anno, con tribune e strutture, come Monte Carlo o Singapore. Costruirlo e smantellarlo costa circa 19 milioni di euro, senza contare gli accordi con gli sponsor che salterebbero in caso di mancato svolgimento della gara e i biglietti eventualmente da rimborsare, costati 25 milioni l’anno scorso. In più, ci sono i diritti da pagare a Liberty Media, circa 38 milioni di euro, che nel 2020 furono risparmiati al Governo australiano.
Test a Sakhir?
La partenza del campionato potrebbe così slittare al 28 marzo in Bahrain, che è secondo fra i Paesi con più vaccinati in rapporto alla popolazione e ha creato un “corridoio” di ingresso privilegiato per la F.1. Anche i test “preseason” di tre giorni, previsti a Barcellona, potrebbero essere spostati a Sakhir.
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