La Gazzetta dello Sport

Pirlo: «Ho visto la mia Juventus quella che vuole comandare»

Il rilancio in zona scudetto: «Era importante vincere, pensiamo partita dopo partita e fra qualche mese vedremo dove saremo»

- di Fabiana Della Valle

Su Dybala «L’ho tolto perché nell’intervallo non stava bene»

Sul gol preso «Errore nostro ma c’era fallo su Rabiot: l’azione era da fermare»

L’ultima volta che Andrea Pirlo aveva pesticciat­o l’erba di San Siro era stato due anni e mezzo fa: maggio 2018, come slogan per la sua partita d’addio scelse «La notte del Maestro» e salutò amici e pubblico lasciando il posto in campo al figlio Nicolò, centrocamp­ista come lui. Quel giorno erano in tanti a rendergli il doveroso tributo, da Totti a Ronaldo il fenomeno fino a Del Piero. C’erano gli ex compagni Daniele Bonera e Paolo Maldini, che ieri ha ritrovato da avversari. Pirlo a San Siro quasi 10 anni fa ha sfilato con l’ultimo scudetto vinto dal Diavolo, prima di salutare per passare alla Juventus. Forse era scritto nelle stelle che la sua prima grande notte da allenatore, in campionato, dovesse arrivare proprio qui, nello stadio in cui ha regalato gioie e indimentic­abili magie. Scelte vincenti, cambi azzeccati, acquisti di mercato che diventano uomini decisivi: così il Maestro ha mandato all’inferno un Diavolo che ancora non aveva mai assaggiato la sconfitta in questa Serie A, rimettendo una Signora decimata da Covid (Alex Sandro e Cuadrado) e infortuni (Morata) in corsa per lo scudetto.

CR7 indipenden­za

Vincere senza i gol Cristiano Ronaldo: fino a ieri sera pareva un’eresia, perché con CR7 out la Juventus aveva pareggiato con Crotone, Verona e Benevento.

Ieri il portoghese c’era ma non ha segnato né brillato, però Madama ha imposto la sua legge contro la prima della classe, dimostrand­o di non aver alcuna voglia di abdicare. La doppietta di Chiesa, ben supportato dal ritrovato Dybala (delizioso l’assist di tacco per l’1-0) e poi il suggello di McKennie, entrato nella ripresa al posto dell’argentino.

Sostituzio­ni vincenti

In altre occasioni Pirlo aveva avuto difficoltà a incidere a gara in corso, stavolta invece i cambi hanno fatto la differenza. Scelte giuste al momento giusto: Kulusevski, subentrato a Chiesa, ha fatto il passaggio vincente per il 3-1 del texano. McKennie era finito in panchina a sorpresa per lasciare spazio a Rabiot, più fresco dopo aver scontato ben due giornate di squalifica per la decisione di far rigiocare JuveNapoli (non era stato convocato per Juve-Fiorentina, temendo che non potesse giocare, ma in realtà doveva saltare Juve-Udinese) e quando è entrato ha sferrato il colpo del k.o.. McKennie è stato fortemente voluto da Pirlo: un colpo low cost del mercato che garantisce intensità, inseriment­i e grinta.

La svolta

Ora la Juve è a -7 dal Milan e a -6 dall’Inter, ma con una partita da recuperare. La notte di San Siro può diventare la partita della svolta, come il 3-0 sul Barcellona al Camp Nou in Champions. «Non ci sono dubbi su Pirlo, è il più abituato di tutti a vivere queste partite. Ha dato dimostrazi­one di essere pronto», aveva detto Fabio Paratici nel pre partita a Sky. E il Maestro non l’ha deluso. «Era importante per noi stessi, dovevamo trovare questo spirito, quello di una squadra che vuole comandare contro la prima. Pensiamo partita dopo partita e fra qualche mese vedremo dove saremo. Non ci sono favorite, ma tante squadre che possono vincere», ha detto il tecnico. Spiegando poi le sue scelte: «Rabiot quando sta bene può fare box to box, non conosce neanche lui il suo potenziale. Siamo stati svegli a togliere Bentancur che rischiava il secondo giallo. Ho sostituito Dybala perché nell’intervallo non stava benissimo. Doveva riprendere la forma fisica e non è ancora al 100%. Il suo rinnovo? Non mi riguarda, io faccio l’allenatore». Infine il gol del pari: «Prima di tutto c’era un fallo per noi, però Danilo doveva essere più aggressivo e tutta la squadra non era messa bene». Ciao San Siro, appuntamen­to tra 10 giorni, stavolta contro l’Inter.

 ?? AFP ?? Passato rossonero Andrea Pirlo, 41 anni, prima stagione sulla panchina della Juventus. Ha giocato nel Milan dal 2001 al 2011, vincendo in Europa 2 Champions, 2 Supercoppe europee e un Mondiale per club
AFP Passato rossonero Andrea Pirlo, 41 anni, prima stagione sulla panchina della Juventus. Ha giocato nel Milan dal 2001 al 2011, vincendo in Europa 2 Champions, 2 Supercoppe europee e un Mondiale per club

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