La Gazzetta dello Sport

Campioni e rosa Pirlo maschera anche le crepe

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Le assenze del Milan erano troppe e troppo pesanti. Ma anche quelle della Juve erano poderose, solo che quasi nessuno le ha notate.L’organico faraonico, senza paragoni in Italia, ha permesso alla Signora un brillante maquillage che ha coperto le rughe. Manca Morata? Dybala disegna di tacco l’assist che sblocca la partita. Manca Cuadrado, il play mascherato? C’è Danilo, il difensore più solido e prezioso in questo avvio di stagione. Non c’è Alex Sandro? Sfreccia Frabotta con un entusiasmo che il brasiliano non mostra da tempo. In un torneo in cui, come detto, l’emergenza è regola e non eccezione, la panchina galattica della Juve è un lasciapass­are unico. Vedi il gol confeziona­to dai panchinari Kulusevski e McKennie contro un Milan che ha dovuto arrangiars­i con Maldini e Colombo. Nel 3-0 di Barcellona, Chiesa e Kulusevski erano spettatori. A San Siro sono stati protagonis­ti: i giovani crescono. Oltre ai ricambi d’oro, che sarebbero titolari altrove, a fare della Juve la prima favorita, sono l’esperienza di una squadra che ha 9 scudetti in pancia e naturalmen­te la qualità altissima delle individual­ità. CR7 ne ha risolte tante con un uno contro uno. Mercoledì lo ha fatto Chiesa. Averne due che puntano così in fascia con Morata in mezzo non è da tutti. E avanza ancora il genio di Dybala.

Problemi di gioco

Perché allora la Juve non è in fuga? Perché tatticamen­te non è ancora una squadra risolta.Le giocate hanno mascherato crepe di gioco. Anche a un Milan in piena emergenza ha concesso troppo. La necessità di mediani incursori e la rinuncia ad Arthur, ha reso meno scorrevole la prima impostazio­ne. Pjanic non c’è più. La fase di recupero del pallone è perfettibi­le: poco pressing. E poi, soprattutt­o, è mancata la continuità e spesso la cattiveria delle stagioni scorse. I bianconeri restano sotto di 6 punti rispetto a un anno fa. E vanno messe in conto le energie, anche nervose. che assorbirà la Champions, perché nessuno ha un desiderio ossessivo di quella coppa come la Signora. La morale: la Juve è la prima favorita e ha tutto ciò che le serve per arrivare al decimo scudetto consecutiv­o, ma a patto di essere sempre, o quasi sempre, la Juve. In questo, Andrea Pirlo dovrà mostrarsi veramente Maestro.

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Quarto Andrea Pirlo, 41, quarto con una gara in meno

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