La Gazzetta dello Sport

A Parma c’è Treviso Bigi il “giardinier­e” riprova a sfondare

Sabato due mete: il capitano azzurro, che a Richmond curava il campo, spinge le Zebre

- di Andrea Buongiovan­ni

A Monigo abbiamo vinto con la difesa e la lucidità: dobbiamo ripeterci attaccando di più

L’intesa con Zilocchi e Fischetti cresce: basta un colpo d’occhio e ci capiamo

Non realizzava una doppietta (di mete) dal 19 ottobre 2018: l’allora suo Benetton perse ad Agen, in Challenge Cup, 20-19. Sabato invece le sue Zebre han vinto proprio a Treviso, nel derby di Pro 14, 24-15. Luca Bigi, tallonator­e da quasi un anno capitano della Nazionale (la nomina è del 20 gennaio), a Monigo ha guidato la mischia multicolor a una prova decisiva per le sorti della partita. Oggi, nel match di ritorno, lui e la squadra sono attesi a una controprov­a.

I motivi

«Alla doppietta - dice il 29enne reggiano - non do importanza. Alla prova del pacchetto invece sì. Ed è da lì, dal dominio delle fasi statiche e dalla capacità di imporci con la maul, che ripartirem­o. Se un tallonator­e va in meta è perché gli altri avanti han lavorato al meglio. Il n. 2, in questo senso, è solo un finalizzat­ore». Le Zebre, dopo un avvio di stagione in salita, sono reduci da tre risultati utili consecutiv­i: due vittorie e un pareggio. «A ranghi completi sostiene Luca - abbiamo dimostrato di poter essere competitiv­i per 80’. A Treviso, in uno scontro diretto come sempre poco spettacola­re, ma fisicament­e molto impegnativ­o, abbiamo vinto soprattutt­o con la difesa. Dovremo ripeterci, mettendoci qualcosa di più in fase offensiva. Ci servirà lucidità fino in fondo: anche di recente, in alcune circostanz­e, c’è mancata». La franchigia federale, come un Benetton in difficoltà (nessun successo nelle prime otto partite di Pro 14), tra derby e successivi due impegni di Challenge Cup, si gioca parte della stagione. «Dopo quattro anni in biancoverd­e - ammette Bigi - i derby per me hanno un sapore speciale. Ho tanti amici e compagni di Nazionale nella mischia avversaria, Simone

Ferrari in testa. Un motivo in più per dare tutto». Intanto il valore della sua prima linea, al fianco dei piloni Giosuè Zilocchi (23enne sinistro) e Danilo Fischetti (22enne destro) cresce in fretta. «Con Zillo e Fischio dice - basta un colpo d’occhio e gli automatism­i sono immediati. C’è fiducia reciproca: sappiamo chi può pulire un punto d’incontro, chi recuperare un pallone, chi placcare basso».

Svolta Italia

I tre, anche in Nazionale, sembrano essere diventati titolari inamovibil­i. Qualcuno, pensando a loro, è tornato coi ricordi al terzetto Castro giovanni F es tu cci a-Lo

Cicero, in azzurro il più presente di sempre. «Certi paragoni - frena Luca - sono azzardati, non foss’altro perché io, rispetto a Giosuè e Danilo, ho 6-7 anni in più e non so per quanto giocheremo insieme». Già, la Nazionale: con Bigi capitano, tra Sei Nazioni e Autumn Cup, ha perso otto partite su otto. «È stato un anno complicato - ammette - anche per la pandemia. Ma sono fiducioso. Siamo un gruppo giovane e cresceremo. Ci mancano i risultati, eppure a tratti abbiamo dimostrato carattere. Io stesso ho una consapevol­ezza diversa, nei confronti di compagni e arbitri. L’eredità di un totem come Parisse

pesa, ma Sergio è tra coloro che, con l’esempio, mi hanno ispirato. Come, tra allenatori e giocatori, Phillips, Ongaro e Bortolami, Barbini, Budd e Castello, Orlandi e Moretti, Crowley, Bradley e Smith, Zanni e Ghiraldini, uno che, con la sua cultura, qualsiasi cosa farà in futuro avrà successo. Senza dimenticar­e, da 19enne, i miei otto mesi a Richmond, dove giocavo, persino in prima squadra e lavoravo al campo come giardinier­e e manutentor­e».

Il futuro

Per Bigi il futuro è a Parma: «Sono in scadenza di un biennale - ricorda - ma il progetto Zebre mi stimola molto. Proprio durante il lockdown poi, con Martina, la mia compagna che si occupa di accessori per Marina Rinaldi e il gruppo Max Mara, abbiamo finito di ristruttur­are casa a Reggio. Da Parma sono 35’... E guardo oltre il rugby: papà, agente di commercio, è il responsabi­le vendite in Italia di un calzaturif­icio pakistano. Potrei avere una porta aperta. Il resto è il tempo che trascorro con Edoardo, 3 anni tra 20 giorni e la passione per il bricolage». Beh: può bastare.

Luca Bigi

Tallonator­e

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