La Gazzetta dello Sport

Una Juve da 10

DIECI INDIZI PER IL DECIMO SCUDETTO DA DYBALA A PIRLO, ECCO QUALI PESANO

- di Luca Bianchin e Valerio Clari

In questo mondo in cui il centrocamp­o non esiste - o è tutto buono o tutto cattivo - si rischia di considerar­e la Juve irrecupera­bile dopo una sconfitta con la Fiorentina e di nuovo favorita dopo una vittoria a San Siro. Calma: la verità sta nel mezzo. La Juve ha i suoi problemi - l’ultimo è biondo e ha preso il Covid - ma all’Epifania ha ritrovato una serie di motivi per cui sperare nel decimo scudetto. E allora, in omaggio al Decimo, vediamo quali sono e quanto possono valere in 10 punti.

1 Una rosa doppia

È un campionato emergenzia­le, un Monopoli con tutte caselle “Imprevisti”: la Juventus, rispetto alle altre, ha più risorse per far fronte. «Hanno due squadre», dicono gli allenatori avversari e vanno vicini alla realtà, nonostante in alcuni ruoli la Juve sia molto coperta e in altri un po’ corta. Minutaggi stagionali alla mano, ecco l’undici delle riserve, con qualche adattament­o di ruolo: Buffon; Frabotta, Demiral, Chiellini, Alex

Sandro; Bernardesc­hi, Arthur, Ramsey; Kulusevski, Dybala, ?. Manca una punta ma dalla panchina si può pescare bene.

2 Grandi coi grandi

La Juve di Pirlo costretta a inseguire non può limitarsi a non perdere punti contro le piccole (questione peraltro ancora da risolvere), deve vincere i big match. Il primo del 2021, contro il Milan, può aver fatto saltare il tappo anche in campionato. Il timing è giusto: dopo il Sassuolo, arrivano Inter, Roma e Napoli. Tra 35 giorni, sapremo.

3 Vita oltre Cristiano

Altro bottino rimediato a San Siro: “C’è vita oltre Cristiano Ronaldo”. In una notte molto umana dell’alieno, non è scattato il panico. Non ci sono solo aspiranti Robin del Batman portoghese: quando si scaricano i CR-superpoter­i, c’è chi è pronto a fare l’eroe (calcistico) come Chiesa. Tra tutti i motivi di speranza, uno dei più in bilico: le alternativ­e devono dimostrare di poter sostituire il 7 quando serve.

4 Mister 43%

Saper far senza Ronaldo è importante, ma poterci contare è fondamenta­le. Cristiano segna il 43% dei gol bianconeri in A e va in rete ogni 72 minuti. Vuol dire partire sempre da 1-0 e lasciare qualcosa come mancia. Il vero vantaggio: nessuna rivale ha il Ronaldo di fine 2020.

5 I nuovi crescono

In un mercato depresso da conti che non tornano causa-Covid, Fabio Paratici ha comunque piazzato cinque innesti pesanti. Tre hanno già cominciato a pagare i dividendi. Ha iniziato Morata, si è inserito quasi a sorpresa McKennie, ora si è imposto Chiesa. Tocca a Kulusevski, finora caratteriz­zato da una certa volatilità (up & down), si aspettano segnali da Arthur. Non gioca più di 30’ da un mese.

6 Abitudine in vetta

Forse il vero ago della bilancia. La Juve è abituata a vincere quando conta, a fare corsa di testa senza sbalzi d’umore. Milan e Inter, anestetizz­ate da anni difficili, non possono dire altrettant­o. E allora, questa solidità ambientale, societaria, saprà essere decisiva anche con un allenatore nuovo e un gruppo rinnovato?

7 Pirlo in crescita

Andrea Pirlo, ovvio, è la grande variabile nella corsa scudetto: il duello con Conte è complesso ma affascinan­te. All’Epifania, Pirlo ha mandato in campo McKennie e Kulusevski e loro hanno risposto. Quanto vale quel messaggio? Dal Sassuolo, la prima risposta. Questione di scelte. Pirlo può scegliere Chiellini, che certo non è al 100%, oppure Demiral, che in settimana ha dato segni di scontentez­za non abituali alla Juve. Può far riposare Danilo, diffidato, o mandarlo in campo. Soprattutt­o, trova De Zerbi, coetaneo mai semplice da affrontare.

8 Una difesa da... 1

Quel discorso su Chiellini e Demiral torna d’attualità perché la Juve ha la miglior difesa assieme a Napoli e soprattutt­o Verona, che non ha una partita da recuperare: 15 gol presi da Szczesny-Buffon in 15 gare. Uno ogni 90’. Eppure... Eppure la Juve ha spesso concesso più del previsto e lì si giocherà un pezzo importante di gennaio. Davanti è una garanzia - troppa qualità -, in mezzo non esalta, dietro... dipende da tanti fattori. Uno su tutti: De Ligt tornerà per l’Inter?

9 Dybala sta meglio

Per il Decimo, occhio al 10. Nessuno come Dybala può crescere dopo 15 partite in cui ha fatto quasi lo spettatore, nessuno a parte Ronaldo ha la sua capacità di vincere le partite in 10 secondi. La Juve, con lui al posto di Morata, perde profondità, agevola le difese nella preparazio­ne della partita ma si garantisce un genio della lampada a cui ricorrere nei giorni di crisi. Se sta bene - e mercoledì stava meglio cambia tutto.

10 Le altre rallentano

Per finire, sguardo in casa d’altri. Nei pensieri di casa Juve, è l’Inter la rivale scudetto, non altri. Un’Inter che perde con la Samp e domani va a Roma da Dzeko e Mkhitaryan. Non facile... Se aggiungiam­o che il Milan al momento ha una rosa reale di 12-13 giocatori e che il Napoli ha fatto 4 punti nelle ultime 5, si capisce che una sola squadra oggi sta sicurament­e meglio della Juve: l’Atalanta.

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