Una Juve da 10
DIECI INDIZI PER IL DECIMO SCUDETTO DA DYBALA A PIRLO, ECCO QUALI PESANO
In questo mondo in cui il centrocampo non esiste - o è tutto buono o tutto cattivo - si rischia di considerare la Juve irrecuperabile dopo una sconfitta con la Fiorentina e di nuovo favorita dopo una vittoria a San Siro. Calma: la verità sta nel mezzo. La Juve ha i suoi problemi - l’ultimo è biondo e ha preso il Covid - ma all’Epifania ha ritrovato una serie di motivi per cui sperare nel decimo scudetto. E allora, in omaggio al Decimo, vediamo quali sono e quanto possono valere in 10 punti.
1 Una rosa doppia
È un campionato emergenziale, un Monopoli con tutte caselle “Imprevisti”: la Juventus, rispetto alle altre, ha più risorse per far fronte. «Hanno due squadre», dicono gli allenatori avversari e vanno vicini alla realtà, nonostante in alcuni ruoli la Juve sia molto coperta e in altri un po’ corta. Minutaggi stagionali alla mano, ecco l’undici delle riserve, con qualche adattamento di ruolo: Buffon; Frabotta, Demiral, Chiellini, Alex
Sandro; Bernardeschi, Arthur, Ramsey; Kulusevski, Dybala, ?. Manca una punta ma dalla panchina si può pescare bene.
2 Grandi coi grandi
La Juve di Pirlo costretta a inseguire non può limitarsi a non perdere punti contro le piccole (questione peraltro ancora da risolvere), deve vincere i big match. Il primo del 2021, contro il Milan, può aver fatto saltare il tappo anche in campionato. Il timing è giusto: dopo il Sassuolo, arrivano Inter, Roma e Napoli. Tra 35 giorni, sapremo.
3 Vita oltre Cristiano
Altro bottino rimediato a San Siro: “C’è vita oltre Cristiano Ronaldo”. In una notte molto umana dell’alieno, non è scattato il panico. Non ci sono solo aspiranti Robin del Batman portoghese: quando si scaricano i CR-superpoteri, c’è chi è pronto a fare l’eroe (calcistico) come Chiesa. Tra tutti i motivi di speranza, uno dei più in bilico: le alternative devono dimostrare di poter sostituire il 7 quando serve.
4 Mister 43%
Saper far senza Ronaldo è importante, ma poterci contare è fondamentale. Cristiano segna il 43% dei gol bianconeri in A e va in rete ogni 72 minuti. Vuol dire partire sempre da 1-0 e lasciare qualcosa come mancia. Il vero vantaggio: nessuna rivale ha il Ronaldo di fine 2020.
5 I nuovi crescono
In un mercato depresso da conti che non tornano causa-Covid, Fabio Paratici ha comunque piazzato cinque innesti pesanti. Tre hanno già cominciato a pagare i dividendi. Ha iniziato Morata, si è inserito quasi a sorpresa McKennie, ora si è imposto Chiesa. Tocca a Kulusevski, finora caratterizzato da una certa volatilità (up & down), si aspettano segnali da Arthur. Non gioca più di 30’ da un mese.
6 Abitudine in vetta
Forse il vero ago della bilancia. La Juve è abituata a vincere quando conta, a fare corsa di testa senza sbalzi d’umore. Milan e Inter, anestetizzate da anni difficili, non possono dire altrettanto. E allora, questa solidità ambientale, societaria, saprà essere decisiva anche con un allenatore nuovo e un gruppo rinnovato?
7 Pirlo in crescita
Andrea Pirlo, ovvio, è la grande variabile nella corsa scudetto: il duello con Conte è complesso ma affascinante. All’Epifania, Pirlo ha mandato in campo McKennie e Kulusevski e loro hanno risposto. Quanto vale quel messaggio? Dal Sassuolo, la prima risposta. Questione di scelte. Pirlo può scegliere Chiellini, che certo non è al 100%, oppure Demiral, che in settimana ha dato segni di scontentezza non abituali alla Juve. Può far riposare Danilo, diffidato, o mandarlo in campo. Soprattutto, trova De Zerbi, coetaneo mai semplice da affrontare.
8 Una difesa da... 1
Quel discorso su Chiellini e Demiral torna d’attualità perché la Juve ha la miglior difesa assieme a Napoli e soprattutto Verona, che non ha una partita da recuperare: 15 gol presi da Szczesny-Buffon in 15 gare. Uno ogni 90’. Eppure... Eppure la Juve ha spesso concesso più del previsto e lì si giocherà un pezzo importante di gennaio. Davanti è una garanzia - troppa qualità -, in mezzo non esalta, dietro... dipende da tanti fattori. Uno su tutti: De Ligt tornerà per l’Inter?
9 Dybala sta meglio
Per il Decimo, occhio al 10. Nessuno come Dybala può crescere dopo 15 partite in cui ha fatto quasi lo spettatore, nessuno a parte Ronaldo ha la sua capacità di vincere le partite in 10 secondi. La Juve, con lui al posto di Morata, perde profondità, agevola le difese nella preparazione della partita ma si garantisce un genio della lampada a cui ricorrere nei giorni di crisi. Se sta bene - e mercoledì stava meglio cambia tutto.
10 Le altre rallentano
Per finire, sguardo in casa d’altri. Nei pensieri di casa Juve, è l’Inter la rivale scudetto, non altri. Un’Inter che perde con la Samp e domani va a Roma da Dzeko e Mkhitaryan. Non facile... Se aggiungiamo che il Milan al momento ha una rosa reale di 12-13 giocatori e che il Napoli ha fatto 4 punti nelle ultime 5, si capisce che una sola squadra oggi sta sicuramente meglio della Juve: l’Atalanta.