Pinturault, un signor gigante Suo il tempio di Adelboden
Il francese rifila 1”04 a Zubcic. Tonetti esce a due porte dalla fine, De Aliprandini 14°. Braathen si rompe un crociato: stagione finita
Giù il cappello. Il signor gigante è Alexis Pinturault. Aveva già vinto una volta nel tempio di Adelboden, quattro anni fa, battendo di un soffio Marcel Hirscher. Ma ieri, sul ghiaccio vivo della Chuenisbärgli, il francese ha sbaragliato il campo, rafforzando la leadership nella classifica assoluta di Coppa del Mondo, dopo il nuovo sorpasso ai danni del norvegese Kilde concretizzatosi mercoledì al termine dello slalom di Zagabria. Cento punti pesanti, altro fieno in cascina per la corsa alla sfera di cristallo - quella che la Francia insegue da Alphand 1997 - mancata di un nulla nella scorsa stagione anche a causa del Covid, che gli ha tolto 5 gare a favore delle ultime 8 saltate per la pandemia. Nettamente davanti dopo la 1 a manche, con 96 e 97 centesimi sul baby terribile Odermatt e su mister regolarità Zubcic, Pinturault ha segnato il miglior tempo anche nella 2a, con Zubcic più lesto di Odermatt a prendersi la piazza d’onore, a 1”04. Una vittoria schiacciante quella del 29enne di Courchevel, col secondo margine più alto della sua carriera. È la 32a in assoluto, che ne consolida la decima posizione nella statistica degli sciatori più vincenti della storia, primo di quelli in attività. E la 16a in gigante, una più di Tomba e alla pari con Girardelli, dietro a Stenmark (46), Hirscher (31), Ligety (24) e Von Gruenigen (23). E oggi, nel secondo gigante, può subito riaggiornare il conto.
Italia indietro
Mastica ancora amaro l’Italia, che dopo il flop di Zagabria in slalom incassa il 31° gigante di fila giù dal podio (l’ultimo il 18 dicembre 2016, Eisath 3° in Alta Badia) e impreca per l’uscita di Tonetti nella 2a manche a due porte dalla fine: 12° dopo la 1a, era in linea per la top ten. Il migliore alla fine è De Aliprandini, risalito dal 21° al 14° posto, lui che nel 2018 era stato 4° e, un anno fa, sfiorò il colpo della vita: in testa dopo la 1a manche, uscì a metà della 2a quando era ancora in testa. Oggi si replica. Purtroppo senza Lucas Braathen, il talento norvegese vincitore del gigante d’apertura a Soelden e ieri 7°. Caduto sul traguardo, s’è rotto il crociato del ginocchio destro: stagione finita, come quella dell’altro ventenne norvegese Atle McGrath, che si è “solo” lesionato il crociato ma starà fuori almeno 6 settimane.