La Gazzetta dello Sport

CONTE SOLO PAREDES

Il tecnico da tempo ha scelto l’argentino del Psg per rinforzare il centrocamp­o. La società lavora per accontenta­rlo ma c’è il nodo di Eriksen

- di Conticello e D’Angelo

Unita nelle difficoltà e nelle ambizioni, esposta al vento di una crisi finanziari­a mai vista, eppure speranzosa di portare la nave in porto: l’Inter vive giorni strani, con animo sospeso. Vede la vetta distante un gradino appena e sa che, anche in queste sabbie mobili, cogliere opportunit­à di mercato è vitale per avere ambizioni da scudetto. Tra delusioni e partenze, la coperta è corta soprattutt­o in mezzo, ma un po’ anche davanti, dove senza la Lu-La sono dolori: questi limiti in rosa possono pesare visto che la Juve, più profonda e strutturat­a, romba da dietro. A Conte servirebbe un’aggiunta, almeno nel reparto che Antonio avrebbe sempre voluto “aggiustare”: già in estate voleva un centrocamp­ista-cerniera, una piovra, un mediano abile ad arginare e a ripartire. Per queste incombenze, nessuno tra i giocatori “prendibili” su piazza sarebbe gradito più di Leandro Paredes, il cui destino è inevitabil­mente intrecciat­o a un altro in uscita. Quello di Christian Eriksen, deluso da questo tramonto nerazzurro e con un agente sul piede di guerra. Paredes è un desiderio, neanche tanto nascosto, del tecnico. Difficile da realizzare ma non impossibil­e, sarebbe benzina altamente necessaria. Lì in mezzo Vidal delude, Gagliardin­i non è un titolare e il ritorno di Vecino resta un incognita. E poi Brozovic, l’unico con caratteris­tiche da regista, da quando è guarito dal covid non ha mai riposato: il rischio di sovra-utilizzo è quanto mai reale.

Il triangolo

L’atteso vertice di mercato di inizio anno ha portato un drastico cambio di rotta: zero investimen­ti, risparmi sui costi, stipendi da tagliare. Antonio Conte, che sarà pure un vulcano sempre pronto ad esplodere, ha capito bene la difficoltà del momento. Si è allineato ai suoi manager: non è il momento di battere i pugni, anzi lui, l’a.d. Beppe Marotta e il d.s. Piero Ausilio sono sintonizza­ti sulla stessa (obbligata) frequenza. Conte sul campo e i dirigenti sul mercato cercano di fare di necessità virtù, sapendo che a volte basta una buona intuizione per svoltare. Quella che porta dritta a Parigi e all’argentino, cedibile per il nuovo tecnico Pochettino, lo è eccome. Dopo le sfuriate della scorsa stagione e il rappacific­amento di fine estate, Conte aveva inizialmen­te insistito per avere il costoso Kanté, un giocatore-manifesto del suo modo di intendere il calcio. Paredes, seppur con caratteris­tiche diverse, appartiene alla stessa specie. Non a caso, Conte lo avrebbe voluto già altrove: al Chelsea il nome era già finito invano sul libro dei desideri, ma erano comunque altri tempi. Quelli che vive l’Inter oggi sono ben più complicati e, anche per questo, i dirigenti ripetono che non si muoverà foglia a gennaio. Però, al netto di tatticismi, se davvero si riuscisse a dare ossigeno alla cassa, è chiaro che i dirigenti accontente­ranno l’allenatore. Dipenderà dall’addio (o arrivederc­i) all’ingombrant­e Eriksen, che Mou riabbracce­rebbe volentieri al Tottenham. Pochettino e Leonardo al Psg corteggian­o, invece,

Dele Alli: a quel punto, a chiudere l’incastro di prestiti sarebbe Paredes diretto a Milano. Un triangolo complesso, ma su cui sono al lavoro gli intermedia­ri.

La necessità

Semmai, a complicare le cose è la mossa dell’agente di Eriksen, deluso dall’andazzo in nerazzurro e anche per questo deciso a battere cassa: Martinus Schoots ha così

dinamismo della mezzala ma con la qualità nello stretto con l’amato destro, scelte sicure a testa alta e gusto per l’assist in profondità. Tornò nella Capitale e in 41 presenze con Spalletti davanti alla difesa, di fianco a De Rossi e dietro a Nainggolan, Salah ed El Shaarawi (o Perotti) a sostegno di Dzeko, con lui la Roma viaggiò a 2,41 punti a partita e chiuse seconda a -4 dalla Juve finalista di Champions. C’è stoffa. presentato un’istanza di arbitrato al Collegio di Garanzia dello Sport del Coni contro l’Inter per il pagamento di gran parte della sua commission­e da 7,5 milioni stabilita un anno fa, quando il centrocamp­ista si trasferiva in nerazzurro con un carico di belle speranze. All’Inter fanno sapere che saranno rispettati gli obblighi contrattua­li, anche perché le antenne sono dritte proprio su quel reparto, il più delicato. Lì in mezzo un dato risalta più degli altri: solo 5 gol arrivano dalla mediana, mentre la Roma, rivale di domani, ne ha fatti 17. Non avrà certo fiuto sopraffino per il gol (13 tra Russia e Italia, 0 in Francia), ma Paredes amplierebb­e il ventaglio per Conte: anche per questo, va tenuto d’occhio fino a fine mercato. La quarta punta, invece, è l’altra priorità, anche se meno stringente per il tecnico: pazienza se perfino Sanchez a Marassi abbia fatto rimpianger­e Lukaku. Per riempire l’ultima casella, occorrereb­be sbloccare la situazione (piuttosto statica) di Pinamonti, intrigato dal Benevento: difficile arrivare a Gervinho, il preferito di Conte come vice-Romelu, mentre Pellè e Eder, in uscita dalla Cina, sono low cost da cogliere eventualme­nte più in là,

 ??  ??
 ?? MILANO ??
MILANO
 ?? AFP ?? Un gaucho per Conte Dall’Argentina alla Francia Leandro Paredes, 26 anni, con la maglia del Paris Saint-Germain, con cui ha giocato da titolare la finale di Champions League di agosto, persa con il Bayern Priorità al mediano Psg, Leandro è il preferito Necessario l’addio di Eriksen: l’agente del danese fa causa ai nerazzurri per la sua commission­e
AFP Un gaucho per Conte Dall’Argentina alla Francia Leandro Paredes, 26 anni, con la maglia del Paris Saint-Germain, con cui ha giocato da titolare la finale di Champions League di agosto, persa con il Bayern Priorità al mediano Psg, Leandro è il preferito Necessario l’addio di Eriksen: l’agente del danese fa causa ai nerazzurri per la sua commission­e

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy