La Gazzetta dello Sport

MILAN A BENZINA VERDE

Pioli, baby attacco per ripartire Carica Belotti: a San Siro si esalta

- di Fallisi, Pagliara, Pasotto

Le carte della causa Boban: «Cercammo Spalletti e Marcelino»

Più si alza l’asticella, più si abbassa l’età lì davanti. Perché il conto alla rovescia per rivedere Ibra il saggio al centro dell’area è vicino alla fine, ma i tempi non sono ancora del tutto maturi: «Ha lavorato in parte col gruppo, ma non credo ci sarà», dice Pioli, più probabile vederlo martedì in coppa. E allora il Milan che stasera torna all’attacco dello scudetto dopo il primo k.o. con la Juve non potrà che essere verde, verdissimo. Castillejo, Brahim Diaz, Hauge e Rafael Leao il quartetto in cerca di gol contro il Torino: l’età media recita 22 anni e 7 mesi. Non sarà l’attacco più giovane in assoluto schierato da Pioli – i 20 anni e 7 mesi toccati contro lo Spezia, con Colombo in campo dal 1’, restano la soglia più bassa – ma sarà comunque il reparto avanzato più giovane tra quelli delle capoclassi­fica d’Europa. Alle spalle, i quattro si mettono gli attacchi titolari di chi comanda negli altri campionati che contano, dalla coppia LiverpoolU­nited in Premier (28 anni e 10 mesi per Salah e compagni, 23 anni e 6 mesi per i Red Devils) all’armata Bayern in Bundesliga (28 anni e 5 mesi). Fino allo stesso quartetto titolare del Milan: a ranghi completi, il classe ‘99 Saelemaeke­rs è il ragazzetto che si imbuca alla festa dei più grandi e raggiunge Ibra, Calhanoglu e Rebic, per un totale di 28 anni e 7 mesi di età media.

Inedito e hit

Prima volta I quattro hanno fatto 7 gol, ma mai giocando insieme dal 1’

Ibra in Coppa Ieri in gruppo: rientro possibile martedì, sempre contro i granata

Per capirci, tre dei quattro attaccanti che si daranno da fare dalle parti di Sirigu non erano neanche nati quando Gala scalava le classifich­e con Freed from Desire, il tormentone che adesso spopola sul pullman del Milan dopo ogni vittoria con la versione aggiornata in «Pioli is on fire». Quando Gala passava in radio, Castillejo aveva un anno: questa sera sarà lui l’anziano in zona gol. Quel pezzo dance diventò una hit in pochissimo tempo. Se il Diavolo vorrà mantenere il 1° posto in classifica e magari allungare su qualche inseguitri­ce, la band allestita da Pioli nell’emergenza dovrà seguire lo stesso ritmo: da inedito a successo in 90 minuti. Perché è di questo che si tratta: Castillejo, Brahim, Hauge e Leao hanno condiviso spezzoni di partita e contribuit­o alla causa in A con reti (7) e assist (4), ma insieme dall’inizio non si sono mai visti. Nemmeno in Europa League. Si va dal “minimo” di Hauge, che con la Juve ha giocato la sua prima da titolare in A e che in campionato ha messo insieme 282 minuti, al “massimo” di Leao, 856 minuti. Il portoghese è l’attaccante rossonero con il minutaggio più abbon

dante, ma è inutile sottolinea­re come gli infortuni di Ibra e Rebic abbiano inciso nelle scelte dell’allenatore. Leao è cresciuto, segnando reti pesanti come quella flash contro il Sassuolo o la perla al Benevento, ma a ranghi completi, con Zlatan e Rebic a disposizio­ne, resterebbe difficile trovargli un posto assicurato, anche se Pioli spiega che ha trovato l’intensità giusta e che si aspetta di vederlo crescere ancora. Il poker per la riscossa, però, somiglia più al lato B dell’attacco. Le rotazioni di Pioli – molte delle quali obbligate da infortuni e Covid – hanno concesso spazio ai giovani talenti, e i piccoli diavoli finora hanno risposto con molta personalit­à e qualche naturale passaggio a vuoto. Contro la banda Giampaolo, però, occorreran­no meno fronzoli e più sostanza. A suo modo, il k.o. con la Juve ha acceso una spia anche in questo senso: la rete milanista è sbocciata dal destro di Calabria, terzino prestato al centrocamp­o.

Né 10 né 11

Pioli coccola Calhanoglu («per il suo rinnovo e quello di Gigio c’è una trattativa ma credo ci sia volontà da entrambe le parti») ma dovrà fare a meno delle sue invenzioni tra le linee. Ecco un altro inedito che caricherà di pressione Leao e i suoi fratelli. In queste prime 16 giornate, chi ha giocato ha dimostrato di poter rimediare all’assenza di Ibra o degli altri titolari del gol, ma da quando lo svedese è tornato in A un Milan senza di lui e senza Calha nella stessa partita, dal fischio di inizio a quello finale, non si è mai visto. C’è aria di salto nel buio, insomma. O di un nuovo decollo, magari grazie l’incoscienz­a dei giovani.

 ??  ??
 ??  ??
 ??  ??
 ??  ??
 ?? LAPRESSE GETTY ?? Rafa sempre più decisivo
A sinistra, in grande, Rafael Leao, 21 anni, attaccante portoghese alla seconda stagione con il Milan: in 17 presenze stagionali ha segnato 5 gol, dei quali 4 in campionato
Samu “anziano”, Diaz e Hauge i “nuovi” Da sinistra Brahim Diaz, 21, spagnolo in prestito dal Real, Samu Castillejo, 25, spagnolo al Milan dal 2017, e Jens Petter Hauge, 21, norvegese arrivato dal Bodoe Glimt
Contro il Torino i rossoneri ripartono dal quartetto con Rafa, Castillejo, Brahim e Hauge: età media di 22 anni e 7 mesi, la più bassa tra le capolista continenta­li
LAPRESSE GETTY Rafa sempre più decisivo A sinistra, in grande, Rafael Leao, 21 anni, attaccante portoghese alla seconda stagione con il Milan: in 17 presenze stagionali ha segnato 5 gol, dei quali 4 in campionato Samu “anziano”, Diaz e Hauge i “nuovi” Da sinistra Brahim Diaz, 21, spagnolo in prestito dal Real, Samu Castillejo, 25, spagnolo al Milan dal 2017, e Jens Petter Hauge, 21, norvegese arrivato dal Bodoe Glimt Contro il Torino i rossoneri ripartono dal quartetto con Rafa, Castillejo, Brahim e Hauge: età media di 22 anni e 7 mesi, la più bassa tra le capolista continenta­li
 ?? LAPRESSE ?? Leader Zlatan Ibrahimovi­c, 39 anni, tornato al Milan nel gennaio 2020: è fermo dal 3-1 a Napoli del 22 novembre scorso
LAPRESSE Leader Zlatan Ibrahimovi­c, 39 anni, tornato al Milan nel gennaio 2020: è fermo dal 3-1 a Napoli del 22 novembre scorso

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy