Verona-Crotone è la sfida fra le strade opposte del gol
Juric segna tanto anche senza un vero centravanti. Stroppa punta su Messias e Simy, tandem da 9 reti
La libertà di attaccare dove viene più naturale potrebbe diventare la condanna di entrambi. VeronaCrotone vista dalla postazione offensiva è una partita più equilibrata di quel che possa raccontare la classifica. L’Hellas che viaggia con ritmi da ambizioni europee ha infatti un attacco capace di segnare 17 gol finora (più i tre a tavolino contro la Roma), uno in più dei calabresi che vivono sull’ultima piazzola della Serie A. Ivan Juric e Giovanni Stroppa hanno, numeri alla mano, approcci decisamente diversi alla fase offensiva. Da un lato c’è l’appoggio veronese di massa senza un centravanti capace di calamitare il potenziale. Dall’altro c’è una coppia-gol sorprendente composta da un brasiliano e da un nigeriano: Junior Messias e Simy hanno infilato 9 volte i portieri avversari (5+4).
Il gruppo veronese
Le due squadre, statistiche Opta alla mano, si prendono la libertà di attaccare per la maggior parte del tempo su una corsia che oggi pomeriggio rischia di diventare trafficatissima. Il Verona per il 41% delle volte sceglie la fascia sinistra, il Crotone per il 38,5% quella destra. Che poi saranno la stessa oggi, il che presupporrebbe assembramenti e zero distanziamento. L’Hellas, inoltre, non ha ancora segnato alcun gol da fuori area, motivo per cui certe volte i ragazzi di Juric finiscono per arrotolare troppo la palla con il filo della costruzione pur di arrivare fin sul pianerottolo degli altri. Eppure il sistema funziona visto che i gialloblù tengono scie nobili grazie soprattutto alle reti di trequartisti (Zaccagni, Barak), esterni (Dimarco, Lazovic) e centrocampisti (Veloso, Tameze, Ilic). Solo un attaccante ha trovato la gioia (due volte), quel Favilli fermo da tempo però. Juric continua a mascherare l’attesa dei gol dei centravanti (a rotazione hanno avuto problemi fisici) con idee brillanti e una condizione effervescente. In attesa di Kalinic e Di Carmine, la squadra viaggia bene. Il lato positivo è che così facendo si sgonfia la pressione su quel reparto.
I bomber dei calabresi
La pressione che invece esiste in maniera ridotta naturalmente a Crotone. Dove la salvezza verrebbe vista come un’impresa a prescindere. Ritrovarsi con due giocatori capaci di segnare 9 reti (Messias e Simy) dopo 16 turni è una bella scoperta. Stroppa colma gli affanni della categoria con i loro gol e con una capacità di mischiare reti da dentro l’area con quelle da fuori (tre). Ha ragione Juric quando dice che il Crotone gioca alla stessa maniera sia contro le grandi sia contro le squadre più vicine. «Dobbiamo avere il veleno in corpo, furore nel non regalare nulla - ha spiegato ieri Stroppa -. Il Verona ha un’identità consolidata, chiunque gioca va a tremila all’ora. Juric è straordinario in tutto quello che sta facendo». Complimenti reciproci, ma oggi non ci sarà tempo di fiatare.