Danilo più Ramsey, la sera dei gregari Pirlo ride a metà «Quegli infortuni...»
McKennie-Dybala crac: esami per Paulo Il tecnico: «Contro l’Inter per vincere»
I problemi Guaio muscolare per l’americano A Paulo si gira un ginocchio
Èil momento di rivalutare la frase “C’è bisogno di tutti”. Esce dalla categoria “Da qui alla fine sono tutte finali” e sale in quella delle perle di saggezza, un po’ amara. Ronaldo ci mette il timbro, alla fine, ma prima servono altri. Servono quelli meno scintillanti, che non erano in corsa come “giocatore del secolo”. Compagni che sono stati discussi, uomini che si sono dovuti guadagnare il posto, ingranaggi però già fondamentali nella Juve di Pirlo. Sono Danilo e Ramsey a togliere la Juve dalle secche di un Sassuolo che non è più vittima designata, che stava per portarsi a casa il secondo punto nelle ultime due trasferte a Torino. Il più utilizzato della rosa, il brasiliano trasformato dal nuovo assetto e dalla nuova stagione; il gallese considerato fondamentale a livello tattico, nella batteria di trequartisti/ centrocampisti d’attacco. Aaron il fragile sostituisce un infortunato e piazza il piede nel terzo gol nelle sue ultime 5 presenze (una rete e due assist), Danilo l’imprescindibile adesso trova anche il tiro da fuori, provato in qualche gara recente e perfetto ieri sera. Aggiungeteci il cross di Frabotta per il 2-1, il lancio ancora di Danilo per il terzo gol e avrete un contributo più che pesante da chi non è una stella. Uomini giusti al momento giusto, perché i big sono preda di un maleficio.
Altri due fuori
Il 2021 è cominciato così e l’unica consolazione è che non può andare avanti con questo ritmo. Dieci giorni, cinque uomini fuori: dopo i tre in rapida successione per Coronavirus (Alex Sandro, Cuadrado, De Ligt), due infortuni in un tempo allo Stadium: McKennie e Dybala. L’anno non inizia fortunatissimo, ma continua a essere selettivo: si prende solo gente forte, solo figure potenzialmente centrali per Andrea Pirlo e la Juventus. Al minuto 19 finisce la partita dell’americano, iniziata peraltro con un inserimento perfetto e una giocata sontuosa fra due avversari, chiusa con un tacco a liberare Frabotta al tiro. Proprio durante quell’azione sente tirare il muscolo psoas: oggi si valuterà l’entità dell’infortunio, la speranza bianconera è che si sia fermato in tempo. Stesso discorso per Dybala, la cui stagione a ostacoli non sembra avere fine: stavolta il problema è una torsione del ginocchio (collaterale), rimediata dopo un ripiegamento difensivo su Traoré. Paulo ci ha provato per qualche minuto, poi ha ceduto al 42’. E ci è mancato poco che la Juve facesse tris prima dell’intervallo, con la caviglia di Chiesa sull’intervento da rosso di Obiang: Fede ha stretto i denti, ma a freddo si vedrà.
Crescita ed errori
Il 2021 è cominciato così, ma anche con tre vittorie in tre gare, con punti recuperati sulla vetta e nuove convinzioni, di cui il tecnico può considerarsi soddisfatto: «Siamo cresciuti nell’autostima, negli automatismi, ora spesso copriamo bene tutte le posizioni. Era importante dare continuità, al momento non guardiamo la classifica ma ci concentriamo solo su noi stessi. Poi siamo la Juve e abbiamo la pressione di vincere tutte le partite, anche quella con l’Inter». Prima di allora bisognerà fare la conta dei disponibili, ma anche correggere alcuni errori, perché questa non è certo la serata in cui, per citare un’altra frase classica, non si ha “niente da imputare ai ragazzi”: «Partita gestita male dopo il vantaggio, con sufficienza e pigrizia, poi abbiamo dovuto faticare – dice Pirlo -. Non può succedere, i momenti vanno gestiti in modo più maturo. E sul gol preso ho visto centrocampisti passivi e difensori posizionati male. Poi certo, preoccupano più gli infortuni: rimaniamo in pochi con tante gare ravvicinate».