La Gazzetta dello Sport

Bakayoko all’ultimo respiro Così il Napoli evita la crisi

Gattuso indovina i cambi giusti: il gol-vittoria arriva al 90’ Che beffa per l’Udinese, che ha impegnato più volte Meret

- di Fabio Bianchi INVIATO AD UDINE

C’è voluto un soccorso aereo. C’è voluta una prima volta. Al tramonto di una sfida che poteva prendere pieghe diverse, Tiemouè Bakayoko va in cielo per colpire il pallone che risolve i problemi di Gattuso e rilancia il Napoli in classifica. Baka aveva segnato solo un gol in A, col Milan nel derby. Della serie, firmo solo in momenti importanti. E questo senza dubbio lo era, perché un’altra gara senza 3 punti sarebbe stata un guaio serio per il Napoli che, negli ultimi tempi, non è riuscito quasi mai a quagliare. Stavolta ha raccolto il massimo, ma l’Udinese, che era nello stesso stato d’animo dei rivali, può lamentarsi per la sfortuna.

Le chiavi

Per capire la delicatezz­a della sfida basterebbe analizzare i numeri recenti. Nelle ultime cinque partite, l’Udinese aveva raccolto 3 punti e il Napoli 4. Nello stesso periodo solo Parma (uno) e Cagliari (due) hanno raccolto meno. Eppure, alla Dacia Arena si sono viste due squadre magari insicure per le ultime esperienze ma vive, brillanti, con un impianto di gioco chiaro e produttivo, a conferma di aver raccolto molto meno di quello che meritavano. Il Napoli è stato meno sfacciato del solito, più accorto, nel fare la partita. Baricentro alto, possesso palla, ma senza strafare con le manovre da playstatio­n. Anche perché davanti aveva una squadra solida, ben messa, che cercava con il pressing di chiudere le imbucate centrali, recuperare palla e con un De Paul in gran spolvero a sfruttare le ripartenze. E ci riusciva perché in mezzo l’argentino trovava gli spazi per infilarsi e lanciare Lasagna. Bakayoko, bravo in costruzion­e, non ha il passo di De Paul e in più doveva anche dare un occhio a Pereyra tra le linee, perché il collega di reparto Fabian Ruiz non ha mai trovato la posizione e in copertura latitava parecchio. Infatti dopo il vantaggio su rigore di Insigne (concesso dal Var per un fallo di Bonifazi su Lozano che Pasqua non aveva visto), il Napoli ha sofferto le incursioni bianconere (bravo Meret) ma è stato un errore in retro passaggio di Rrahmani, alla prima gara da titolare, che ha consentito a Lasagna di pareggiare.

Le mosse giuste

Quello che doveva essere un grande rinforzo è andato in palla e non si è più ripreso, così Gattuso è stato costretto a sostituirl­o nell’intervallo con Mario Rui, utilizzand­o ancora Di Lorenzo (che, ammonito, salterà la Fiorentina) come centrale. Anche perché aveva perso subito Manolas e la difesa soffriva parecchio. Dopo 20 minuti, Rino ha tolto Fabian Ruiz e inserito Elmas (oltre che Llorente per un Petagna poco incisivo) e le mosse si sono rivelate esatte. Il Napoli ha concesso meno che nel primo round (solo un’altra incursione di Lasagna servito al solito da De Paul, ancora decisivo l’ex Meret) e ha provato a prendersi la partita. Ma Musso dall’altra parte non è stato da meno contro Insigne e Zielinski, così la sfida è rimasta in bilico fino alla fine. Stavolta la produzione di occasioni è stata inferiore al solito, anzi, il Napoli non ha mai subito così tanti tiri in questo campionato. Ma la mira degli attaccanti non si è raddrizzat­a. Così ci ha pensato un centrocamp­ista a riportare il sereno in casa azzurra. L’Udinese invece va in ritiro, per capire cosa non va. In questo caso, quello che spesso non va al Napoli: poca cattiveria sotto porta.

 ?? LAPRESSE ?? Decisivo Tiemoue Bakoyoko, 26 anni, rincorso dai compagni dopo il gol realizzato su colpo di testa nell’ultimo minuto del tempo regolament­are
LAPRESSE Decisivo Tiemoue Bakoyoko, 26 anni, rincorso dai compagni dopo il gol realizzato su colpo di testa nell’ultimo minuto del tempo regolament­are
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GETTY In gol K.Lasagna (28)

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