I gialloblù oltre il k.o. «Noi bene per un’ora»
PARMA (a.s.) Anche in una sconfitta si possono vedere cose buone, ed è da queste che si deve ripartire. Ne è convinto Roberto D’Aversa, che ieri ha iniziato la sua seconda avventura sulla panchina del Parma: «Sono soddisfatto perché per sessanta minuti abbiamo tenuto testa ad una squadra forte come la Lazio. Abbiamo avuto difficoltà prima della partita. C’è rabbia per il gol che abbiamo concesso: eravamo in difficoltà numerica e questi errori di malizia, di gioventù, non ce li possiamo permettere nella posizione di classifica nella quale ci troviamo adesso. Poi, quando passi in svantaggio contro una squadra come la Lazio, diventa dura recuperarla in questo momento». La ricetta per uscire dai guai? «Il morale dopo la quinta sconfitta consecutiva non può essere dei migliori, l’autostima dei giocatori diminuisce, dopo un cambio di allenatore credo che tutti i giocatori si sentano responsabili. Mancano ventuno partite alla fine del campionato: dobbiamo ragionare non su quel che è stato, ma sul presente e sul futuro per raggiungere il nostro obiettivo che è la salvezza. Bisogna capire il motivo per cui ci troviamo in questa situazione, cercando di curare il minimo particolare. In questo momento gli infortuni sono troppi. Si deve curare tutto, dall’alimentazione al riposo».