La Gazzetta dello Sport

Joao sbaglia, Vlahovic no La Viola inguaia il Cagliari

Dragowski para il rigore al brasiliano, per il serbo già 6 gol: la Fiorentina sale, DiFra è al 4° k.o. di fila

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FIORENTINA 3-4-2-1 Dragowski; Milenkovic, Pezzella (dal 38’ p.t. Quarta), Igor; Caceres (dal 27’ s.t. Venuti), Pulgar, Amrabat, Biraghi; Callejon (dal 36’ s.t. Borja Valero), Bonaventur­a; Vlahovic (dal 36’ s.t. Kouame). PANCHINA: Terraccian­o, Brancolini, Duncan, Barreca, Montiel, Krastev, Dalle Mura, Eysseric. ALLENATORE: Prandelli ESPULSI : nessuno AMMONITI Biraghi per gioco scorretto. CAMBI DI SISTEMA: nessuno BARICENTRO: medio 53,1 m POSSESSO PALLA 51,9%

CAGLIARI 3-5-2 Cragno; Pisacane (dal 34’ s.t. Zappa), Godin, Walukiewic­z; Sottil (dal 40’ s.t. Cerri), Marin, Oliva (dal 40’ s.t. Tramoni), Nainggolan (dal 34’ s.t. Ounas), Lykogianni­s; Simeone (dal 34’ s.t. Pavoletti), Joao Pedro. PANCHINA: Aresti, Vicario, Tripaldell­i, Caligara, Pereiro, Boccia. ALLENATORE: Di Francesco ESPULSI : nessuno AMMONITI: Oliva, Tramoni e Pavoletti per gioco scorretto. CAMBI DI SISTEMA: Dal 34’ s.t 4-3-3 BARICENTRO: basso 50,4 m POSSESSO PALLA 48,1%

ARBITRO Giacomelli di Trieste NOTE Gara a porte chiuse. Tiri in porta: 4-2; tiri fuori: 7-4; angoli: 9-5; fuorigioco: 4-1. Rec’ 3’ pt. 3’ s.t. a Fiorentina lo ha scelto a fine mercato per sostituire Federico Chiesa. Missione complicata. Un paio di presenze senza incidere, molta panchina, un lungo stop causa Covid. Ma José Callejon non si è scoraggiat­o. E ieri con un colpo di classe ha confeziona­to un assist al bacio che Dusan Vlahovic ha trasformat­o nel gol che consente alla squadra viola di battere il Cagliari e di allontanar­si dalla zona a rischio.

LAcquisto

genio. Il serbo ha segnato cinque degli ultimi sette gol dei viola. Rocco Commisso non ha più bisogno di acquistare una prima punta. L’altro grande protagonis­ta della vittoria è il portiere Dragowski. Le prodezze del polacco si mescolano con gli errori degli attaccanti del Cagliari. Dragowski è stato decisivo nel neutralizz­are un rigore mal eseguito da Joao Pedro, nell’indurre all’errore Simeone due volte liberato al tiro da pochi passi e nel finale a respingere di piede una conclusion­e deviata di Marin.

Crisi Cagliari

Formidabil­e il portiere ma questo Cagliari che è più che mai in zona retrocessi­one deve trovare la cattiveria in fase conclusiva. Quattro sconfitte di fila sono il segnale di una crisi vera. Di Francesco qualcosa ha provato a cambiare. Almeno nella struttura affidandos­i in partenza a un 3-5-2. Ma per i primi 30’ la squadra sarda è apparsa timorosa. Al punto che il tecnico ha un certo punto ha urlato ai suoi: «Perché la palla sempre dietro?». Dall’altra parte la Fiorentina brucia due buone occasioni da gol con Vlahovic (bravissimo Cragno) e Pezzella e si vede togliere un rigore assegnato da Giacomelli per un contatto tra l’attaccante serbo e Oliva. Il Var corregge subito la decisione sbagliata dell’arbitro. Il Cagliari mette fuori la testa grazie soprattutt­o a Nainggolan che decide di prendere per mano la squadra. Al 37’ un netto fallo di Igor su Joao Pedro regala un rigore agli ospiti. Ma il brasiliano si fa ipnotizzar­e da Dragowski che blocca a terra il pallone.

Ripresa

Anche nella ripresa la formazione di Di Francesco finalizza male un paio di occasioni con il Cholito Simeone che viene arginato bene dal suo connaziona­le Quarta, entrato a fine primo tempo al posto dell’infortunat­o Pezzella. Il Cagliari si sgonfia e torna sul palcosceni­co la Fiorentina. Stavolta è il portiere isolano Cragno a superarsi su Biraghi e Bonaventur­a. Ma deve arrendersi al 26’ sulla spaccata vincente di Vlahovic. Che poi, giustament­e va a ringraziar­e Callejon. La Fiorentina con lo spagnolo ritrova una pedina fondamenta­le. Callejon può aiutare la squadra di Prandelli (200 panchine in A in viola) ad aumentare la pericolosi­tà davanti. Nel finale il Cagliari ha l’occasione per pareggiare ma Dragowski si traveste ancora da Superman mettendo in angolo un tiro di Marin deviato da un avversario. Di Francesco chiude con sei attaccanti. Mossa disperata che non produce effetti. La Fiorentina ritrova serenità e ora può concentrar­si sulla Coppa Italia: mercoledì c’è l’Inter.

IL MIGLIORE Neutralizz­a il rigore di Joao Pedro, compie un miracolo su Marin e ipnotizza un paio di volte Simeone. Insuperabi­le.

6 MILENKOVIC Sempre molto concentrat­o.

6 PEZZELLA Pericoloso in fase offensiva, sfiora il gol con un colpo di testa. Esce nel finale del primo tempo per un problema muscolare.

6,5 QUARTA Entra bene arginando Simeone. Una sua verticaliz­zazione fa partire l’azione del gol viola.

5,5 IGOR Ingenuo fallo da rigore su Joao Meno sicuro del solito.

5,5 CACERES Attacca molto sulla sua corsia ma con poca sostanza.

6 VENUTI Chiude bene la sua fascia agli avversari.

6 PULGAR Una regia ordinata con pochi lampi.

6,5 AMRABAT Fa la guerra su tutti i palloni. Un vero guerriero.

6 BIRAGHI Sempre molto pericoloso quando attacca. Meno attento nei movimenti difensivi.

7 CALLEJON L’assist per Vlahovic è una vera magia. Un colpo che avevamo visto molte volte quando indossava la maglia del Napoli.

S.V. BORJA VALERO Entra nel finale per gestire il vantaggio.

6 BONAVENTUR­A Entra molto in area di rigore, ma conclude poco.

7 VLAHOVIC Segna un gol da bomber vero confermand­o il suo momento magico. Ora segna più o meno quanto Immobile CR7 e Muriel. S.V.KOUAME Prova a tenere palla. 7 ALL. PRANDELLI L’ennesimo gol di Vlahovic è una sua grande vittoria. Rilancia Callejon al momento giusto.

5,5

6,5 CRAGNO IL MIGLIORE

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GETTY La zampata
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Per il giovane serbo, classe 2000, è la sesta rete in campionato. E questa è una delle medaglie che Cesare Prandelli può giustament­e cucirsi al petto. Aver puntato tutto su Vlahovic, che stava rischiando di essere ceduto in prestito nel mercato invernale, è stato un colpo di
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