Il Toro in Coppa con una novità Daniele ritorna dopo 11 mesi
Giampaolo: «Lo metto col Milan al buio, mi serve il vice Rincon»
«Baselli? Lo abbiamo appena recuperato. E quindi in Coppa Italia potrei impiegarlo in uno scampolo di partita ma devo capire dove può giocare meglio. Non abbiamo potuto testarlo in qualche amichevole, ergo vado al buio, ma è una situazione che devo forzare perché sabato contro lo Spezia non avremo Rincon, squalificato. Dobbiamo capire chi far giocare lì davanti alla difesa». Questo l’annuncio di Marco Giampaolo nella notte di San Siro che ha certamente generato nel diretto interessato un turbinio di sensazioni emotive confluite in un concetto di base: «Finalmente in campo». Già, la rincorsa di Daniele Baselli è stata lunga dieci mesi e mezzo: l’ultima apparizione agonistica risale al 29 febbraio 2020, Napoli-Torino (2-1).
La distorsione
Quella sera il centrocampista rientrava in squadra dal primo minuto dopo due mesi e mezzo di assenza causa una distorsione al ginocchio rimediata dopo la trasferta di Verona del 15 dicembre 2019 (3-3) dove rimase in campo 86’ venendo sostituito da Meité subito dopo il gol col quale Stepinski aveva riacciuffato un Toro che era avanti 3-0. Insomma, sommando il periodo del primo infortunio per il quale non si fece ricorso all’intervento ma alla terapia conservativa, che va dal 15 dicembre 2019 al 29 febbraio 2020, con i dieci mesi saltati nel 2020 tra sospensione del campionato, secondo infortunio con rottura del crociato a fine maggio, intervento chirurgico ai primi di giugno e rieducazione, Baselli ha giocato 66 minuti in 13 mesi.
Il rodaggio
È chiaro che non ci si può aspettare di ritrovarlo immediatamente sui livelli ottimali, occorre concedergli un congruo periodo di rodaggio. Ma intanto domani sera nella rivincita col Milan ci sarà bisogno di lui e sarà un test in prospettiva campionato perché ancora più importante per i granata sarà la sfida di campionato contro lo Spezia, in calendario sabato sera al Grande Torino.
Giampaolo sta riflettendo sul minutaggio da dargli e se è meglio schierarlo dall’inizio per poi sostituirlo quando il fiato comincia a mancare oppure inserirlo a partita in corso. Spesso i tecnici privilegiano la prima opzione quando si gioca in una stagione fredda. Per Baselli sarà comunque una notte emozionante, ricca di significati morali. È un bresciano cresciuto a
Bergamo, tra gente tosta che non si arrende alle avversità. E adesso sta per ricevere la giusta ricompensa ai suoi sforzi. Il Toro cercherà di onorare al meglio la Coppa Italia, ma è chiaro che le esigenze del campionato in questo momento sono più pressanti. Giampaolo ha parlato la scorsa settimana con Baselli di un eventuale utilizzo da regista, ricavando una piena disponibilità. E quindi sabato potrebbe allestire una staffetta tra lui e il giovane Segre. «Con il Milan sarà la quarta partita in forse nove giorni, siamo la squadra più penalizzata in questo tour de force: la media è di una gara ogni due giorni e mezzo. In Coppa farò sette-otto cambi, non posso mandare a morire i miei». Il piano-Giampaolo è obbligato.