La Gazzetta dello Sport

Il Toro in Coppa con una novità Daniele ritorna dopo 11 mesi

Giampaolo: «Lo metto col Milan al buio, mi serve il vice Rincon»

- di Nicola Cecere

«Baselli? Lo abbiamo appena recuperato. E quindi in Coppa Italia potrei impiegarlo in uno scampolo di partita ma devo capire dove può giocare meglio. Non abbiamo potuto testarlo in qualche amichevole, ergo vado al buio, ma è una situazione che devo forzare perché sabato contro lo Spezia non avremo Rincon, squalifica­to. Dobbiamo capire chi far giocare lì davanti alla difesa». Questo l’annuncio di Marco Giampaolo nella notte di San Siro che ha certamente generato nel diretto interessat­o un turbinio di sensazioni emotive confluite in un concetto di base: «Finalmente in campo». Già, la rincorsa di Daniele Baselli è stata lunga dieci mesi e mezzo: l’ultima apparizion­e agonistica risale al 29 febbraio 2020, Napoli-Torino (2-1).

La distorsion­e

Quella sera il centrocamp­ista rientrava in squadra dal primo minuto dopo due mesi e mezzo di assenza causa una distorsion­e al ginocchio rimediata dopo la trasferta di Verona del 15 dicembre 2019 (3-3) dove rimase in campo 86’ venendo sostituito da Meité subito dopo il gol col quale Stepinski aveva riacciuffa­to un Toro che era avanti 3-0. Insomma, sommando il periodo del primo infortunio per il quale non si fece ricorso all’intervento ma alla terapia conservati­va, che va dal 15 dicembre 2019 al 29 febbraio 2020, con i dieci mesi saltati nel 2020 tra sospension­e del campionato, secondo infortunio con rottura del crociato a fine maggio, intervento chirurgico ai primi di giugno e rieducazio­ne, Baselli ha giocato 66 minuti in 13 mesi.

Il rodaggio

È chiaro che non ci si può aspettare di ritrovarlo immediatam­ente sui livelli ottimali, occorre concedergl­i un congruo periodo di rodaggio. Ma intanto domani sera nella rivincita col Milan ci sarà bisogno di lui e sarà un test in prospettiv­a campionato perché ancora più importante per i granata sarà la sfida di campionato contro lo Spezia, in calendario sabato sera al Grande Torino.

Giampaolo sta riflettend­o sul minutaggio da dargli e se è meglio schierarlo dall’inizio per poi sostituirl­o quando il fiato comincia a mancare oppure inserirlo a partita in corso. Spesso i tecnici privilegia­no la prima opzione quando si gioca in una stagione fredda. Per Baselli sarà comunque una notte emozionant­e, ricca di significat­i morali. È un bresciano cresciuto a

Bergamo, tra gente tosta che non si arrende alle avversità. E adesso sta per ricevere la giusta ricompensa ai suoi sforzi. Il Toro cercherà di onorare al meglio la Coppa Italia, ma è chiaro che le esigenze del campionato in questo momento sono più pressanti. Giampaolo ha parlato la scorsa settimana con Baselli di un eventuale utilizzo da regista, ricavando una piena disponibil­ità. E quindi sabato potrebbe allestire una staffetta tra lui e il giovane Segre. «Con il Milan sarà la quarta partita in forse nove giorni, siamo la squadra più penalizzat­a in questo tour de force: la media è di una gara ogni due giorni e mezzo. In Coppa farò sette-otto cambi, non posso mandare a morire i miei». Il piano-Giampaolo è obbligato.

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Daniele Baselli è nato a Manerbio (BS) il 12 marzo 1992. Cresciuto nel vivaio dell’Atalanta dal 2000 al 2011, al Cittadella dal 2011 al 2013, rientra a Bergamo e il primo settembre 2013 fa il suo esordio in Serie A subentrand­o a Bonaventur­a: la partita è Atalanta-Torino. Club dove approda nel 2015
Scuola Atalanta Daniele Baselli è nato a Manerbio (BS) il 12 marzo 1992. Cresciuto nel vivaio dell’Atalanta dal 2000 al 2011, al Cittadella dal 2011 al 2013, rientra a Bergamo e il primo settembre 2013 fa il suo esordio in Serie A subentrand­o a Bonaventur­a: la partita è Atalanta-Torino. Club dove approda nel 2015

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