La Gazzetta dello Sport

Pesaro torna grande Rieccola in Coppa Italia dopo nove stagioni

Repesa: «Sognavo le Final Eight dal primo giorno» Bene Filloy e Filipovity. Brescia: espulso Buscaglia

- di Camilla Cataldo

Da nove anni mancava alle finali di Coppa Italia e, superando Brescia, Pesaro ha rimesso un piede nella storia dopo la semifinale raggiunta nel 2012. Un crescendo rossiniano quello con Brescia, maturato grazie a una ripresa da 58 punti e a una vittoria di squadra, con Filipovity e Filloy sugli scudi e ai loro record di punti stagionali. Per la Germani – che è stata anche a più 10 (16-26 all’11’) - è la terza sconfitta consecutiv­a ma soprattutt­o la gara che decreta il non ingresso tra le prime otto. «È una vittoria straimport­ante - ha detto Jasmin Repesa - abbiamo raggiunto l’obiettivo che era il nostro sogno dal primo giorno del raduno. Il traguardo primario resta la salvezza, ma in estate il club ha portato a casa ottimi giocatori e persone, c’è una buona chimica e tutto per far bene. Compliment­i ai ragazzi, dedico la vittoria ai tifosi che hanno sofferto con noi senza poter essere al Palas. Non abbiamo giocato una grande gara, si è sentito il nervosismo. Nel secondo tempo siamo andati meglio: più connessi in difesa, lucidi, fluidi e aggressivi in attacco e abbiamo vinto con pieno merito».

Espulso

Nei quattro anni dalla promozione in Serie A, Brescia aveva centrato le Final Eight in tre circostanz­e (2017, 2018, 2020). «Abbiamo disputato un buon primo tempo, con un impatto eccezional­e - le parole di Maurizio Buscaglia, espulso per doppio fallo tecnico al 29’-. Potevamo andare all’intervallo con un piccolo vantaggio in più. C’è stata un’ottima reazione di Pesaro a cui va il mio applauso. Siamo riusciti a recuperare qualcosa, Baioni e tutto lo staff sono stati bravi. La qualità del lavoro e la quotidiani­tà sono ottimi, abbiamo piccole problemati­che che facciamo fatica ad affrontare». Al posto di Buscaglia, a guidare la squadra è stato il pesarese Giacomo Baioni. Senza Burns, Brescia non ha sfigurato sotto canestro. Ha fatto sentire i suoi muscoli e centimetri nel primo tempo con Cline e Ristic sugli scudi (11-20 al 9’), poi è salita alla ribalta Pesaro, che ha mandato cinque uomini in doppia cifra. Il primo pareggio è stato opera di un super Justin Robinson, che dalla media ha siglato il 45-45, al 22’era 68-56 al 29’, al 32’ la Leonessa era di nuovo in partita: 70-69 con due triple consecutiv­e e un Parrillo da incornicia­re. L’ultimo successo casalingo con Brescia risaliva al 2016, ma oggi è un’altra Pesaro, la migliore degli ultimi otto anni.

 ?? CIAMILLO ?? Caccia al pallone David Moss, 37 anni, contro Tyler Cain, 32, centro di Pesaro lo scorso anno a Brescia
CIAMILLO Caccia al pallone David Moss, 37 anni, contro Tyler Cain, 32, centro di Pesaro lo scorso anno a Brescia

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