United in vetta con Pogba L’Everton è al terzo posto
Successo dei Devils a Burnley firmato dal francese Solskjaer vola in testa. Ancelotti supera i Wolves
Notte di Premier, notte di grandi storie: il Manchester United vince con una splendida rete di Paul Pogba a Burnley e si isola in cima alla classifica, mentre l’Everton di Carlo Ancelotti conquista tre punti di platino, buoni da giocare al tavolo della Champions. Aggiungiamo il successo nel pomeriggio dello Sheffield United, ultimo in classifica, sul Newcastle: la banda di Chris Wilder non festeggiava in campionato da 186 giorni.
Qui United
Il massimo risultato con il minimo sforzo: di regola si legge così l’1-0. In realtà, lo United è stato sempre padrone del campo, nonostante il Burnley avesse buoni motivi per mettersi in mostra di fronte ai rappresentanti della nuova proprietà, la statunitense ALK Capital, che ha già cercato di farsi notare proponendo un sistema di App per pescare giovani talenti. Lo United ha vinto grazie a un campione che il club perse per mano della Juventus e una volta tornato in Inghilterra non ha vissuto giorni facili, tra problemi fisici, contrasti con alcuni allenatori e le prese di posizione talvolta incendiarie del suo manager, Mino Raiola. Il gol di Pogba, con un destro al volo perfetto dal punto di vista stilistico – quasi impercettibile la deviazione di Lowton -, è di capitale importanza non solo per i tre punti arraffati a Burnley che ribadiscono la forza in trasferta della banda di Solskjaer – sette successi e un pareggio -, ma perché consente di andare a sfidare il Liverpool all’Anfield, domenica prossima, con il morale su di giri. Il cammino da percorrere è ancora lungo e la Premier, costretta a viaggiare sul filo del rasoio dopo gli avvertimenti del governo – ieri una lettera dell’amministratore delegato della lega inglese ha richiamato tutti i club al rigoroso rispetto delle regole anti Covid –, può ritrovarsi a fare i conti con una sospensione disastrosa, ma il Manchester United ha un vantaggio innegabile a questo punto: la voglia matta di mettersi alle spalle un lungo periodo oscuro. Dal dicembre 2012, con Alex Ferguson ancora al potere, i Red Devils non si trovavano in vetta a stagione inoltrata. Cinque mesi dopo, maggio 2013, lo United avrebbe conquistato il titolo.
Qui Everton
I gol di Iwobi e Keane, con l’intermezzo del pareggio di Neves, hanno forse tolto gli ultimi veli alle ambizioni dell’Everton. Non fai il pieno in casa del Wolverhampton se non possiedi caratteristiche particolari: forza mentale, corsa, spirito di sacrificio. La rete di Iwobi, figlia di un’azione avviata dallo stesso giocatore nigeriano e con il pallone passato tra i piedi di James Rodriguez e l’ex romanista Digne, è stata da manuale del calcio. Il 2-1 è arrivato sulla capocciata imperiale di Keane, un difensore che ha scoperto sotto la guida di Ancelotti di poter essere utile anche in attacco. In una serata delicata, con il bomber Calvert-Lewin indisponibile per infortunio, l’Everton ha lanciato un segnale ben preciso al campionato: l’Europa è l’obiettivo dichiarato, ora si tratta di decidere quale.