La Gazzetta dello Sport

Fonseca, zero vittorie con le big: «Regalati due gol»

Il tecnico non ha mai vinto nelle 6 sfide dirette, con 18 reti subìte: «Troppo ingenui, Ibanez era in totale controllo»

- di Andrea Pugliese ROMA

Oramai non ci si può neanche più appellarsi alle tre vittorie della scorsa stagione. La Roma quando incontra le altre big si scioglie come neve al sole. È successo quest’anno (solo 3 punti in sei scontri diretti: pari con Juventus, Milan e Inter, scoppole con Napoli, Atalanta e Lazio e ben 18 gol subiti, alla media di tre a partita), ma soprattutt­o è successo in tutte e due le stagioni di Paulo Fonseca. L’allenatore portoghese da quando è in Italia ha portato a casa appena 16 punti sui 54 disponibil­i (18 gare) contro le altre big, con una media di 0,89 punti a gara. Troppo poco per sognare di andare in paradiso (se poi si include anche il Sassuolo, si passa a 20 punti su 63).

Quanto fa male

Così dopo le figuracce incassate contro Napoli e Atalanta, è arrivata anche quella dolorosiss­ima del derby di ieri sera. Un’altra sconfitta senza scusanti. «Siamo entrati bene in campo, ma se con la Lazio sbagli poi è difficile recuperare – dice alla fine Fonseca –, Gli abbiamo lasciato i primi due gol, a quel punto per loro è diventata una partita agevole. Mentre noi non abbiamo più avuto la capacità per entrare bene nella loro linea difensiva, anche perché la Lazio si sa chiudere bene. Dopo il secondo gol era difficile recuperare, la partita si è decisa lì. Anche perché a noi è mancata la profondità. La squadra ha sempre avuto intenzione di attaccare, abbiamo provato a far girare palla, ma senza riuscirci». Ed allora sul campo degli imputati ci finisce soprattutt­o Roger Ibanez, colpevole sui primi due gol. «Erano due situazioni di non pericolo, dove Ibanez era in controllo. Non penso che sia mancata l’assistenza di Spinazzola, su quella palle lì non serve l’aiuto di un compagno. Lazzari ha fatto una buona partita, è vero, ma non si possono regalare due gol così. Anche perché poi sappiamo bene che la Lazio è una squadra molto forte in contropied­e. Se giochiamo nella metà campo degli avversari, dobbiamo sapere come preparare anche le situazioni in cui si perde il pallone. E stavolta abbiamo sbagliato molto anche da questo punto di vista qui».

Rialzarsi subito

Adesso bisognerà rialzarsi subito, già in Coppa Italia contro lo Spezia, martedì prossimo. «Abbiamo perso tre punti, ma gli obiettivi della Roma restano gli stessi, non cambiano – conclude Fonseca - La Lazio è stata più aggressiva di noi in quasi tutti i momenti della partita. Ripeto, dopo il secondo gol la squadra non ha reagito come invece avrebbe dovuto. È mancata l’aggressivi­tà difensiva».

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ANSA Sconsolato Paulo Fonseca

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