La Gazzetta dello Sport

Belotti-Verdi, carica Toro Giampaolo: «Bonus finiti»

Oggi con lo Spezia comincia un trittico di gare decisive Il tecnico: «Adesso non possiamo più sbagliare»

- di Mario Pagliara

Pensare al futuro senza sprecare energie a ragionare su quello che è stato. Perché questa sera cominciano i tredici giorni del Toro: i granata si incamminer­anno a testa bassa lungo il trittico offerto dal calendario, che scatterà alle 18 con la sfida casalinga contro lo Spezia, e che vedrà poi in sequenza il Toro impegnato contro il Benevento (venerdì 22) e la Fiorentina (il 29). La classifica impone la «massima concentraz­ione» - parole di Marco Giampaolo -, chiarament­e questa seconda metà di un intenso mese di gennaio si prefigura come il momento più delicato della stagione. Se non è un bivio dell’annata davvero poco ci manca, al punto che Giampaolo nella conferenza della vigilia non ha certo peccato di chiarezza: «Oggi paghiamo un inizio di stagione difficile nel quale non abbiamo avuto il tempo necessario, ma ora la squadra è in grado di fare buone prestazion­i. È chiaro che possiamo sbagliare poco, perché i bonus ce li siamo giocati prima. Questa per noi sarà una gara molto importante».

I comandamen­ti

La trasparenz­a del pensiero di Giampaolo è uno degli elementi che si ritrovano quotidiana­mente dentro lo spogliatoi­o. Dopo l’ultima trasferta milanese, di rientro dalla maratona di Coppa Italia di martedì notte, il tecnico ha parlato alla squadra focalizzan­do le priorità, in qualche modo, intorno a tre comandamen­ti: battere lo Spezia, giocare un buon calcio a mente sgombra, provare pure a divertirsi. E quando ieri pomeriggio Giampaolo è comparso davanti alle telecamere, per rispondere alle domande poste dai cronisti da remoto, questi concetti sono risuonati seppure con parole diverse: «Ritengo che sia un modo sbagliato approcciar­e questa partita con il braccino corto, pensando magari al nostro passato: se la squadra affrontass­e l’avversario con l’ansia di vincere significhe­rebbe che c’è chi deve fare un altro mestiere - ha raccontato Giampaolo -. Questo non è calcio. Il calcio è divertimen­to serio. Non esiste la paura, non esistono i buoni propositi e non deve esistere ripetersi che in passato è successo questo o quello... Bisogna essere positivi, guardare avanti e rischiare qualcosa per vincere. Se guardiamo sempre indietro siamo morti».

Sempre più Gallo

Non può certo rappresent­are una novità, ma è la cronaca che impone di raccontare che sarà un Toro a trazione Belotti. Dopo aver riposato per buona parte dell’ottavo di Coppa Italia a San Siro, il capitano granata tornerà titolare questa sera con la missione di trascinare i compagni verso la prima vittoria casalinga della stagione. E con l’obiettivo personale di realizzare la prima rete del nuovo anno (l’ultimo canto del Gallo risale al 17 dicembre, in occasione della trasferta dell’Olimpico in casa della Roma). Il Toro continuerà a vestire quell’abito che ormai è divenuto comodo e fatto su misura: sarà 3-5-2 («meno cose mi invento meglio è»), con Simone Verdi a fare da spalla al capitano. Confermato in blocco il trio difensivo Izzo, Lyanco, Bremer, ovviamente c’è Singo a destra (Vojvoda è infortunat­o: non si opererà alla spalla, si procede con una terapia conservati­va), Rodriguez nettamente favorito su Murru dall’altra parte. Nel mezzo «gioca Segre playmaker: sono convinto che farà bene», è l’anticipazi­one offerta da Giampaolo al venerdì, con ai fianchi Lukic e Linetty. Baselli non è ancora pronto, «non parte titolare, non conosco la sua autonomia in partita essendo rientrato da poco dopo l’infortunio». Squalifica­to Rincon, non ci sarà neanche Bonazzoli (infortunat­o: ieri ancora differenzi­ato). Ma il Toro è pronto, ora serra ranghi, ripulisce i pensieri e si lancerà alla carica. A testa bassa: il trittico-bivio sta per cominciare.

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