La Gazzetta dello Sport

Inter-Juve quasi uno spareggio Roma, un’occasione sprecata

- di Andrea Masala

Un Conte a Roma si arrocca al governo, un altro Conte a Milano proverà a picconare chi al comando c’è stato per nove anni di fila. Nella penultima di andata spalmata su quattro giorni si incrociano le corazzate Inter e Juve. Nel ricco anticipo all’Olimpico, la Roma esce a pezzi dal derby: la Lazio è cinica, precisa, non perdona nulla e sul più bello fa rivedere gli abbagliant­i flash che l’avevano lanciata prima di sgonfiarsi con la sosta per il Covid. Compliment­i per lo show a Inzaghi, Immobile e soci. Troppi dubbi restano sulla Roma, uscita provata dal venerdì di passione. Poteva rinforzare il ruolo di terza o quarta forza del campionato, ha perso una grande occasione. Fonseca ha ottenuto con merito e diversi rimpianti tre pareggi contro Milan, Inter e Juve, segnando almeno due gol: non ci sarebbe niente di strano se occupasse in pianta stabile il podio. E invece ogni tanto ci scappa il vuoto d’aria: la sua scalata si trasforma in una tela di Penelope, un’incompiuta senza fine. La Roma avrebbe potuto sfruttare anche il calendario, dato che domani a San Siro non c’è uno spareggio, ma quasi. L’Inter punta a dare una spallata alla rivale che ritiene più forte, con buona pace del Milan. Il filotto tricolore dei bianconeri giustifica l’allerta, non è una bizzarra sensazione. Un successo sui campioni in carica avrebbe, oltre a un’importante ripercussi­one sulla classifica, un valore simbolico che potrebbe aiutare Conte e i suoi a prendere ancor di più coscienza delle loro qualità. Non che la defender Juve si possa concedere pause. Per restare in scia delle prime, ha l’obbligo del risultato a Milano. Poi ci vuole un contegno: una Signora non può arrendersi a metà percorso. Tanto che, per rango e per dovere, appena ha potuto, a San Siro ha recitato da superstar e ha firmato la prima caduta del Milan. Ha dimostrato che è grande e vaccinata, ora però le serve il richiamo, la conferma che il 31 sulla battistrad­a non è stato soltanto un sussulto d’orgoglio, ma soprattutt­o sostanza. La corsa in parallelo, che vede Pirlo inseguitor­e a meno 7 da Pioli e a meno 4 da Conte, è intrigante. Okay, però gli scontri diretti definiscon­o molto bene lo spessore delle concorrent­i. Nello scorso torneo l’Inter, che chiuse a meno 1 dalla Juve scudettata, è stata battuta tutte e due le volte dai bianconeri: nulla o quasi accade per caso. Ora il divario appare meno netto: è il bello dello stress test di domani, destinato a danneggiar­e o l’una o l’altra, se non tutte e due. Così si augura uno spettatore per niente neutrale, il Milan, che giocherà sapendo dell’esito di San Siro. Ibra e compagni lunedì si esibiranno in trasferta contro un Cagliari che nel 2021 ha colleziona­to 4 sconfitte su 4 gare. Ormai il fattore sorpresa è svanito, la capolista viene presa sul serio non tanto per il suggestivo titolo d’inverno, ma in vista di maggio. Come è logico pensare visto come si muovono i rossoneri sul mercato: prendono Meité dal Torino, buona mossa. Ma se ingaggeran­no Mandzukic, nessuno ci crederà quando diranno che l’obiettivo è soltanto la zona Champions. Non sarà più il SuperMario del Bayern o della Juve, ma il croato resta una riserva d’oro. Il messaggio dei rossoneri è inequivoca­bile: si lotterà sino in fondo.

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In carriera Andrea Pirlo, 41 anni, è alla prima stagione sulla panchina della Juventus
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 ??  ?? L’esperto Antonio Conte, 51 anni, al 2o anno alla guida dell’Inter, ha vinto tre scudetti con la Juve
L’esperto Antonio Conte, 51 anni, al 2o anno alla guida dell’Inter, ha vinto tre scudetti con la Juve

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