Inter super se crescerà ancora La Juve ritrovi i vecchi valori
Inter-Juventus 2-0, non c’è stata partita. I campioni in carica si sono dissolti come la nebbia al sole, lo ha sottolineato lo stesso Pirlo: «Non siamo scesi in campo». Gli uomini di Conte hanno vinto con merito, elemento fondamentale per acquisire la mentalità vincente, non sempre evidente tra i nerazzurri. Tutti gli allenatori devono avere un intento nobile, il loro calcio porta un messaggio etico: vincere con merito significa migliorare la collaborazione, la sinergia e l’autostima. Vuol dire essere un collettivo in cui tutti gli undici partecipano alla fase difensiva e offensiva, uniti da un filo invisibile che è il gioco. Contro la Juventus gli interisti non hanno mostrato disattenzioni difensive: Hakimi ha attaccato alto su Frabotta e Skriniar è scalato a fare il terzino destro. Non sempre il meccanismo si è azionato dalla parte opposta con Bastoni e Young. I tre centrocampisti hanno collaborato con costanza alla fase difensiva, così come gli attaccanti Lukaku e Lautaro. Antonio ha dato la vita al calcio e cerca sempre di migliorarsi, è già un grande allenatore. Tuttavia ora avrà bisogno di lavorare per migliorare la compattezza. Ai suoi dovrà chiedere di essere ancor più squadra, con l’obiettivo di facilitare il possesso palla, i raddoppi e il pressing, che riesce soltanto in parità di uomini. Gli avversari nel possesso difensivo sono in tre? Sarà necessario pressarli con altrettanti giocatori, perché in inferiorità rischieranno di correre a vuoto. Soltanto così non si lascerà l’iniziativa ai rivali, crescerà l’ottimismo in Conte ha svolto un gran lavoro, può migliorare il possesso palla Pirlo faccia leva sulla modestia e sull’entusiasmo
chi andrà a pressare e contemporaneamente aumenterà il pessimismo per chi subirà il pressing, con tutte le possibili ripercussioni negative.
In fase offensiva le ripartenze dell’Inter sono ottime, mentre il possesso e le giocate alla mano sono ancora da migliorare. L’Inter ha un grande allenatore e grandi giocatori che potranno ulteriormente progredire se seguiranno il loro tecnico. Saranno indispensabili un esemplare spirito di gruppo, una forte volontà e uno stile di gioco basato sul pensiero collettivo: sarebbe un mix che aumenterebbe la qualità di tutti, talento compreso. Il patrimonio più prezioso è dato dallo spessore delle persone: grandi progetti richiedono grandi squadre e grandi idee.
Andrea Pirlo è l’allenatore di un team che ha vinto 9 campionati consecutivi. Perciò non c’è da stupirsi se qualcuno sta tirando il fiato o se i nuovi acquisti non si sono ancora inseriti. La motivazione è come la forza: può essere elevatissima, normale o scarsa. Se è elevatissima, si può paragonare alla benzina per le auto, senza la quale neppure una Ferrari può partire.
Andrea dovrà far ritrovare spirito di squadra, modestia ed entusiasmo. Se ci riuscirà ritroverà i valori umani e tecnici che oggi sembrano perduti. Occorrerà pazienza da parte del club e dei tifosi. Hermann Hesse diceva: «L’intelligenza è bene, la pazienza è meglio». Buon lavoro e buon calcio a tutti. P.S. Vi segnalo i migliori in campo. Per l’Inter: Barella e Hakimi. Per la Juventus: Kulusevski. E bentornato a Chiellini.