Mercato da scudetto E dalla Champions arrivano 50 milioni
Sogno e realtà Il 4° posto resta l’obiettivo. Ma ora il club alza l’asticella
Più soldi Il primo posto porterebbe nelle casse altri 7-8 milioni
Il sogno scudetto? Un affare da qualche milione di euro. Per il momento. Perché poi c’è tutto quello che potrebbe arrivare dopo, dalla rivalutazione della rosa alla maggior valorizzazione di un marchio forte e storico, ma ultimamente un po’ appannato (ultima partecipazione alla Champions nel 2013-2014). Il Milan punta sempre e ufficialmente al quarto posto: dopo il successo di Cagliari, Pioli è stato ancora cauto, ha ripetuto che ci sono tante squadre che potrebbero vincere lo scudetto. In fin dei conti, non si è ancora chiuso il girone di andata. Ma il Milan, da un anno a questa parte, più o meno, è andato avanti come un treno, con rari scivoloni e una certezza: il canovaccio imposto da Elliott, giovani orgogliosi e qualche inserto di qualità ed esperienza, era quello giusto da seguire. Pioli sta ricamando sulla trama predisposta dribblando difficoltà varie. E si sa, in certi copioni si improvvisa, nel senso che si può cambiare e recitare a soggetto. Dipende soprattutto dalla bravura degli interpreti.
Sorprese e numeri
Il Milan ha sorpreso tutti, la quantità di scetticismo resta ancora piuttosto elevata, ma intanto il club si attrezza per passare al livello successivo. La filosofia è la stessa annunciata un anno fa, un mix di giovani ed esperti, ma è chiaro che negli ultimi tempi i programmi e i piani di risalita sono cambiati. C’è stata un’accelerata, dovuta alla fiducia nei risultati che la squadra stava ottenendo. Gli indicatori a questo punto sono molti: l’ingaggio di Mandzukic, un altro nome pesante, il tentativo, che sta riuscendo anche se ancora si devono chiudere alcune trattative, di rinforzare la rosa in tutti i settori. Il Covid ha colpito la squadra in tanti momenti chiave, ma il Milan vuole proseguire la sua corsa per tornare al top anche in Europa. Entrare nella prossima Champions League da primi e non da quarti fa una certa differenza. Guardando alla quota posizione del market pool, c’è già qualche indizio della potenza economica dell’accesso in Champions League con relative possibilità. La quota del market pool per l’Italia è di circa 50 milioni, 25 in relazione alla posizione ottenuta in campionato e 25 riguardo ai risultati ottenuti in seguito. Chi arriva dall’Italia con lo scudetto sulla maglia ottiene subito una decina di milioni, contro i 7,5 di chi entra per secondo, i 5 del terzo e i 2,5 del quarto classificato. Ballano insomma 7-8 milioni, che non fanno tutta la differenza del mondo, ma sono un inizio per quello che il Milan attuale vorrebbe disegnare come una nuova lunga storia. Perché i soldi europei sono alla base di quell’autofinanziamento, parziale ovviamente, che Elliott ha pensato per il club. I 32 qualificati alla Champions League nella fase a gironi riceveranno circa 15 milioni di euro, suddivisi in acconto di 14,5 milioni e saldo successivo. Poi ci sono i bonus: 2,7 milioni per un successo e 900mila euro per un pareggio. E le variabili sono tante, relative alle squadre che partecipano, al ranking, a ciò che succederebbe strada facendo. Ciò che è chiaro è che il Milan ha ingranato la marcia: magari non come Ibra che racconta di aver tirato la sua Porsche fino a 300 all’ora, ma la velocità sta aumentando, restando nei limiti di una programmazione sostenibile. Accelerare significa restare in scia dei grandi club, risalire più in fretta mantenendo il desiderio di basi solide, recuperare consensi all’estero, veder lievitare il valore della rosa e rendersi più desiderabili per gli sponsor. Tutte cose delle quali un club contemporaneo non può fare a meno.