Follie per Alaba
COLPO GALATTICO L’EX BAYERN AL REAL UNDICI MILIONI DI INGAGGIO Il difensore austriaco, libero a giugno, si sarebbe accordato coi madrileni per 4 anni. Più difficile il rinnovo di Sergio Ramos
di Filippo Maria Ricci
Sarebbe il primo grande colpo del mercato estivo 2021, e a Madrid sono sicuri: David Alaba, 28 anni, nella prossima stagione giocherà al Bernabeu (o a Valdebebas se si continuerà senza pubblico). L’austriaco lascerà il Bayern Monaco dopo 13 anni e se ne andrà da svincolato. Particolare che ha permesso all’impoverita Casa Blanca di farsi avanti offrendo all’agente del giocatore, il potente Pini Zahavi, un’offerta vicina alle sue richieste, che invece a Monaco hanno ritenuto esagerate tanto da ritirarsi ufficialmente dalla trattativa nell’autunno scorso. Per Marca, che ieri ha annunciato la chiusura dell’affare spingendosi a dire che l’austriaco ha anche già passato le visite mediche col Madrid, Alaba prenderà 11 milioni di euro netti a stagione, per 4 anni. Sul piatto anche una lauta commissione per Zahavi e Alaba senior. Il padre e consigliere di David, che ieri alla Bild ha negato la chiusura dell’affare dicendo che ci sono diverse squadre interessate al figlio. E sul giornale tedesco hanno detto che lo stipendio potrebbe essere più alto. L’affare può anche non essere ancora chiuso, ma la realtà sembra essere quella disegnata da Marca, con Alaba che vestirà di blanco.
Alaba in, Sergio out?
E guadagnerà poco meno di quanto prende ora Ramos, e non citiamo il nome a caso: il «gran capitan» del Madrid è anche lui e la trattativa al momento è dolorosa. Dal Bernabeu alla bandiera del club hanno offerto molto poco, e per un anno. Proposta che i Ramos, Sergio e suo fratello René che ne cura gli interessi, hanno ritenuto inascoltabile. E il fatto che il Madrid sia disposto a offrire ad Alaba un salario molto simile a quello di Ramos non lascia spazio a considerazioni romantiche: salvo variazioni al momento non ipotizzate sarà l’austriaco il nuovo partner di Varane in mezzo alla difesa Real.
Dissapori bavaresi
Nell’autunno del 2019 il Bayern ha rinnovato i contratti di Neuer e Lewandowski, chiudendoli sui 20 milioni lordi. Alaba, che aveva da poco cambiato procuratore, ha chiesto quanto i compagni, per 5 anni. Con aggiunta di una lauta commissione per il suo agente. Il presidente onorario del Bayern Hoeness ha definito «Un avido piranha» Zahavi e la situazione tra le parti si è irrimediabilmente tesa. Alaba ha rifiutato i rilanci del Bayern, e il club a novembre per bocca del dg Rummenigge ha annunciato di aver ritirato la propria offerta. Fine di un rapporto lungo e proficuo. Al Bayern hanno le idee chiare in temi economici, e ancor più in tempi di pandemia: non hanno alcuna voglia di rischiare il crack finanziario per soddisfare le richieste dei giocatori.
Top finanziario
Anche il Real è in grande difficoltà, con i salari dei giocatori ridotti del 10% sia in primavera che in autunno. Però alla Casa Blanca sanno che dopo un anno senza acquisti e con diverse cessioni qualcosa devono fare sul mercato e hanno puntato forte sul salario di uno svincolato e di grande qualità, dandogli ciò che chiedeva: lo stipendio di Alaba si piazza vicino all’attuale top madridista, con Hazard a 12 milioni di euro netti, Ramos e Kroos poco sotto, seguiti da Modric, Benzema e Marcelo.
E a proposito di svincolati e di stipendi galattici, ieri è arrivata l’attesa squalifica di Messi per il primo rosso visto in blaugrana, dopo 753 presenze, nella finale di Supercoppa di Spagna persa con l’Athletic: due giornate. Danno lieve, l’argentino si perderà la partita di Copa del Rey di domani contro il Cornellà, squadra di terza serie, che non avrebbe comunque giocato per turnover, e l’incontro di Liga di domenica contro l’Elche. Il Barcellona ha comunque annunciato il ricorso, mentre Messi avrà tempo di pensare con maggior intensità al proprio futuro visto che il 30 giugno si chiude il suo attuale contratto col Barça, da 50 milioni netti a stagione. Alaba ha avuto ciò che voleva, la crisi economica metterà a dura prova i desideri di Messi.