La Gazzetta dello Sport

Vicenza, un gol per Pablito Ma il Chievo sa rimediare

Gori sblocca il derby e dedica la rete a Paolo Rossi Nella ripresa Margiotta entra e firma il meritato pari

- di Andrea Ceroni

Sembra un copione: si gioca al Menti, finisce pari. Nove partite in casa per il Vicenza, sette pareggi. L’1-1 col Chievo porta le firme di Gori e Margiotta ed è stato un bel derby (non si giocava da 13 anni) che ha permesso a Di Carlo di agganciare il Brescia e di portarsi a +5 sul playout e ad Aglietti di infilare l’ottavo risultato utile di fila e puntellare il settimo posto, in attesa di recuperare un’altra gara per scalare ulteriori posizioni.

Le mosse

In avvio mezza difesa cambiata per il Vicenza e nuovo assetto in avanti: problemi muscolari all’ultimo per il talentino emergente Da Riva e il trequartis­ta Giacomelli hanno convinto Di Carlo ad abbandonar­e il rombo per affidarsi a un tridente composto dall’ex Meggiorini, Gori e Jallow. Ha rimescolat­o le carte anche Aglietti: il Chievo non ha iniziato col collaudato 4-4-2 ma con due mediani e la linea Ciciretti-Giaccherin­i-Garritano dietro De Luca. E un po’ di turnover, un cambio per reparto: dentro Leverbe in difesa, Palmiero a centrocamp­o e Giaccherin­i in avanti. Ritmi alti e giocatori molto ligi ai dettami tattici delle due vecchie volpi in panchina, per tutto il primo tempo l’iniziativa è restata nelle mani del Chievo (tanto giro palla ma poca profondità), col Vicenza pronto a chiudere ogni spazio ma senza disdegnare qualche incursione in avanti (una staffilata dal limite di Jallow con Semper attento e una girata debole di Gori da centro area). E giusto all’ultimo giro di lancette l’invenzione balistica di Beruatto dal vertice destro dell’area, una gran botta che complice la deviazione col fianco di Gori è diventata imparabile.

Il bel gesto

Rete in comproprie­tà, ma negli almanacchi ci finisce Gori che dedica il gol a Paolo Rossi, il campione di casa a Vicenza che in biancoross­o portava il 9. «Indosso la maglia col suo numero», ha ricordato con orgoglio l’attaccante in prestito dalla Fiorentina. La ripresa è stata sostanzial­mente un assalto all’arma bianca del Chievo, che ha fatto valere il maggior tasso tecnico e anche, via via che passavano i minuti, una miglior condizione atletica. Due volte la squadra di Aglietti ha imprecato contro la sorte: una rete solo esterna di Giaccherin­i in tuffo di testa e una mischia furibonda risolta in qualche modo dalla difesa di casa. Al terzo tentativo il meritatiss­imo pareggio: sul corner di Garritano l’inzuccata vincente di Margiotta, entrato da 10’. E con l’inerzia a suo favore il Chievo ha provato a far sua la contesa, ma il siluro di Ciciretti si è spento sul fondo. Per il Vicenza note positive dal debutto del centrocamp­ista Agazzi, ordine e sprazzi di fantasia di cui la manovra ha bisogno, e dal rientro di Vandeputte, fuori da oltre un mese per pubalgia. C’è bisogno anche di lui per il definitivo decollo della squadra, continua nei risultati ma troppo spesso timida quando c’è da portare a casa la vittoria.

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LAPRESSE I bomber a segno A sinistra Gabriele Gori, 21 anni: il Vicenza è andato in vantaggio con il suo gol (2 in questa stagione). A destra il pareggio del Chievo firmato da Francesco Margiotta (di spalle), 27 anni, quarta rete in B
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