La Gazzetta dello Sport

«Capolavoro Imola La F.1 è uno spettacolo ma ci vuole la Ferrari»

Il nuovo presidente dello storico circuito romagnolo «In calendario nel 2021 anche per gli elogi dei piloti»

- di Mario Salvini

Non ci facciamo illusioni, ma fino all’ultimo sogniamo i tifosi: saremmo pronti

Più che in passato c’è un gruppo di giovani piloti che ci farà divertire per molti anni

Minardi

N°1 Imola

Dal 1° gennaio è entrato operativam­ente in carica. Gian Carlo Minardi, fondatore dell’omonima scuderia poi ceduta e attualment­e denominata AlphaTauri, è il nuovo presidente del Circuito di Imola. Tracciato storico, rientrato in corsa – e piuttosto a sorpresa - nel programma 2020, tra i salvatori della patria della Formula 1. Nel senso che ha permesso l’allestimen­to di un calendario d’emergenza. Finendo peraltro per riscuotere parecchi elogi. «Località e pista sono bellissime — disse dopo averci vinto Lewis Hamilton — non capisco perché non si possano fare più gare in posti così pieni di storia». Inizialmen­te non in programma nel 2021, Imola è stata reinserita in una stagione che si annuncia tribolata come quella già sconquassa­ta dalla pandemia nel 2020.

3Tra tutto il male a cui questo maledetto Covid ci costringe va quindi sottratta la soddisfazi­one di riavere un GP a Imola... «Diciamo piuttosto — precisa lo stesso Minardi — che in sei mesi facciamo due GP. E saremo il primo evento in Europa. Il che non è poco, ed è frutto del lavoro fatto nel 2020, purtroppo causato da questo virus senza il quale sarebbero passati altri anni oltre i 14 trascorsi dall’ultimo GP del 2006. Il problema è che non ne siamo ancora fuori, e dunque abbiamo un’altra opportunit­à che cerchiamo di sfruttare al massimo. Vediamo quindi il particolar­e positivo in mezzo a tanti aspetti che purtroppo restano negativi».

3Come si è arrivati a questo

bis?

«Non c’è dubbio che ci siano ancora problemi a stilare il calendario. E così ci siamo inseriti grazie al fatto che tutti siamo andati nella stessa direzione: istituzion­i politiche e sportive. Quindi la Regione Emilia-Romagna

(il GP sarà ancora denominato così, ndr), il Comune di Imola che è proprietar­io dell’impianto, l’Aci, il cui presidente Angelo Sticchi Damiani si è molto speso. Senz’altro hanno aiutato i riscontri positivi di novembre da parte di tutti, piloti, squadre, stampa. E credo che per il nostro comprensor­io sia un gran bello spot pubblicita­rio: questa terra tra motor valley, food e turismo può offrire tanto».

3Le prospettiv­e per avere il pubblico non sono granché... «Il 18 di aprile è dietro l’angolo. Dalle attuali indicazion­i del Governo fino alla fine di aprile gli spettatori non saranno ammessi, auguriamoc­i che nei prossimo 90 giorni possa esserci uno stravolgim­ento tale da farci almeno sognare di poter portare un po’ di pubblico. Ma siccome a novembre l’accesso è stato bloccato solo il martedì precedente l’evento, Formula Imola è riuscita a sviluppare il knowhow per accogliere i tifosi in sicurezza. Non ci facciamo illusioni, ma in un momento in cui mi dicono che ci sono difficoltà per tutto il calendario, noi ci siamo».

3Che impression­e le hanno fatto tutti quei compliment­i dopo Imola 2020?

«Innanzi tutto i compliment­i vanno fatti a chi c’era e ci ha lavorato. Poi da romagnolo che considera Imola la sua seconda casa mi ha fatto molto piacere. Ma non avevo dubbi che sarebbe stata pronta: negli ultimi 10 anni il circuito ha realizzato tutte le migliorie necessarie».

3 E l’ottima AlphaTauri del 2020 che cosa le ha fatto venire in mente?

«Eh, dal 2006 quando da Minardi è diventata Toro Rosso e AlphaTauri è cresciuta tantissimo. Ho la soddisfazi­one di esserne il fondatore, di aver creato un impianto che dura ancora e che tecnicamen­te non è secondo a nessuno. I risultati, anche al di là della vittoria di Monza, mi fanno piacere. Il settimo posto con tutti quei punti (107, ndr) significa tanto, e sono fiducioso che nel 2021 con Gasly possa ancora migliorare».

3Da Monza in poi ha fatto più punti della Ferrari...

«Son paragoni che porta via il vento, purtroppo. E purtroppo è stato un anno negativo per la Ferrari. Speriamo che recuperi in fretta perché tutta l’Italia e tutti noi abbiamo bisogno di una Ferrari più competitiv­a...».

3Le piace questa F.1?

«Sì, perché è estremamen­te competitiv­a, non c’è mai stata così poca differenza tra i top team e quelli di seconda fascia. Negli ultimi 7-8 GP in Q2 il divario è stato di 1”7-1”8, Se andiamo indietro nella storia con 1”8 dalla pole si partiva anche in 2ª o 3ª fila. E se guardi le cose da “malato”, seguendo i tempi, la strategia, questa è una bella F.1. Poi vincono sempre Hamilton e la Mercedes, ma questo fa parte della storia della F.1: i cicli ci sono sempre stati. La Mercedes è stata più brava a interpreta­re l’ibrido e resterà molto molto difficile batterla».

3Per necessità e per convinzion­e la Scuderia Minardi è sempre stata attenta ai giovani, Questa è una F.1 molto giovane, le piacerà...

«Vero. Anche se ci sono 4 Campioni del Mondo come Hamilton, Vettel, Raikkonen e Alonso che ci teniamo stretti. I tanti giovani sono frutto degli investimen­ti, secondo me molto giusti delle academy. È una strada che dà soddisfazi­oni. C’è un gruppo di ragazzi che ci farà divertire per molti anni».

3Tornando al circuito di Imola: a quando la nomina del direttore?

«Speriamo entro la fine del mese. Essendo una società con partecipaz­ione pubblica abbiamo aperto un bando. Abbiamo molte candidatur­e. Una apposita commission­e darà le sue indicazion­i al consiglio (di cui fa parte anche Aldo Costa, ndr) che a breve farà la sua scelta».

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A sinistra una fase del GP Emilia-Romagna 2020; sopra Gian Carlo Minardi, 73, n°1 del Circuito Enzo e Dino Ferrari di Imola
AP/LIVERANI Il boss A sinistra una fase del GP Emilia-Romagna 2020; sopra Gian Carlo Minardi, 73, n°1 del Circuito Enzo e Dino Ferrari di Imola

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