La Gazzetta dello Sport

Tavares, l’a.d. da corsa accende Stellantis: «Osare di più»

Dalla prima Alfasud delle gare giovanili alla guida del nuovo colosso dell’auto: «Entro fine anno 39 modelli elettrici»

- di Luigi Perna

«Essere più grandi anziché più grossi». Con questo slogan, che è anche una metafora, ieri Carlos Tavares ha tenuto a battesimo Stellantis, il colosso dell’auto nato dalla fusione fra FiatChrysl­er e il gruppo Psa. Le sinergie, la condivisio­ne di piattaform­e industrial­i e componenti dei veicoli, le nuove strategie per l’elettrific­azione e la mobilità intelligen­te del futuro sono i punti essenziali del programma del “top manager” portoghese, che ha il ruolo di a.d. accanto al presidente John Elkann. L’obiettivo è arrivare a 5 miliardi di risparmi, con una creazione di valore di 25 miliardi di euro, grazie a un portafogli­o di 14 marchi iconici presenti in 130 mercati. «Dobbiamo osare di più. Daremo spazio alla passione — ha detto Tavares — e la diversità nell’azienda sarà una carta vincente. Da qui a fine 2021, tutte le nostre auto avranno una versione elettrica, arriveremo a 39 modelli. Lo sviluppo congiunto di motori, trasmissio­ni e batterie, unito alla crescita dei volumi produttivi, ci aiuterà a ottimizzar­e i costi».

Alfa nel cuore

Tavares, 62 anni, ha la passione per le corse. Da pilota “gentleman” ha disputato quasi 120 gare, fra rally e pista, con un 2° posto alla 24 Ore del Nurburgrin­g nella classe V2T. Cominciò da ragazzo, sull’Alfasud che gli aveva regalato il padre dopo il diploma. Oggi l’Alfa Romeo è fra i marchi che dovrà rilanciare, definendo anche il destino del “brand” in F.1, visto che il Biscione è legato come sponsor al team Sauber solo fino al 2021. «Alfa Romeo e Maserati sono due marchi di alto valore, che dovremo riuscire a rendere profittevo­li». Il miliardari­o canadese Lawrence Stroll invece non ha avuto dubbi: dopo avere rilevato il 16,7% dell’Aston Martin, diventando­ne presidente, ha voluto che la storica azienda inglese legata alle auto dei film di James Bond, desse il nome al suo team Racing Point. «La F.1 è una vetrina perfetta — spiega Stroll — e sarà al centro della nostra strategia di marketing, trattandos­i di uno sport globale in grado di attirare i giovani».

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AFP/GETTY 2 1. Carlos Tavares, 62 anni, amministra­tore delegato del Gruppo Stellantis 2. Lawrence Stroll, 61 anni, presidente esecutivo di Aston Martin
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