Svolta Giochi Ora su Tokyo tira aria di ottimismo
Tra le nebbie che offuscano l’attesa delle Olimpiadi di Tokyo è spuntato ieri un raggio di sole che spegne il fuoco degli apocalittici e rilancia le azioni dei fiduciosi. Yoshihide Suga, il primo ministro giapponese, ha annunciato il massimo impegno da parte del governo per «portare sotto controllo l’emergenza il più rapidamente possibile» e ha confermato la volontà di mantenere gli impegni per l’organizzazione di Olimpiadi e Paralimpiadi di Tokyo di luglio, che dovranno essere «il simbolo della vittoria sul virus e un’opportunità per mostrare al mondo la piena ripresa del Giappone dalla pandemia». Suga ha così risposto agli esitanti sondaggi interni e alle titubanze del ministro delle riforme Taro Kono, che qualche giorno fa aveva dichiarato: «Siamo lontani da ogni certezza, serve un piano B». Il premier giapponese ha confermato quello che Giovanni Malagò affermava, senza mezzi termini, in un collegamento zoom con l’associazione «Per il progresso del Paese» di Alfredo Ambrosetti. In quell’occasione il presidente del Coni aveva detto: «Le Olimpiadi di Tokyo si faranno. Lo vuole il governo giapponese, lo vogliamo noi del Cio. L’epidemia ci costringerà a cambiare le abitudini e non possiamo dire se avranno o meno il pubblico. Ma si faranno». Dopo un avvio d’anno altalenante, sembra che adesso a scricchiolare siano i dubbi. Ed è bene pensare fin da subito a un piano che consenta di gareggiare a Tokyo come si sta facendo in ogni parte del mondo per ogni sport. Nessuno ha fermato la programmazione dei grandi eventi, a cominciare dai Mondiali di sci di Cortina che sono ormai alle porte. Cancellare i Giochi di Tokyo, quella sì, sarebbe una sconfitta del sistema mondo.