La Gazzetta dello Sport

Svolta Giochi Ora su Tokyo tira aria di ottimismo

- di Pier Bergonzi

Tra le nebbie che offuscano l’attesa delle Olimpiadi di Tokyo è spuntato ieri un raggio di sole che spegne il fuoco degli apocalitti­ci e rilancia le azioni dei fiduciosi. Yoshihide Suga, il primo ministro giapponese, ha annunciato il massimo impegno da parte del governo per «portare sotto controllo l’emergenza il più rapidament­e possibile» e ha confermato la volontà di mantenere gli impegni per l’organizzaz­ione di Olimpiadi e Paralimpia­di di Tokyo di luglio, che dovranno essere «il simbolo della vittoria sul virus e un’opportunit­à per mostrare al mondo la piena ripresa del Giappone dalla pandemia». Suga ha così risposto agli esitanti sondaggi interni e alle titubanze del ministro delle riforme Taro Kono, che qualche giorno fa aveva dichiarato: «Siamo lontani da ogni certezza, serve un piano B». Il premier giapponese ha confermato quello che Giovanni Malagò affermava, senza mezzi termini, in un collegamen­to zoom con l’associazio­ne «Per il progresso del Paese» di Alfredo Ambrosetti. In quell’occasione il presidente del Coni aveva detto: «Le Olimpiadi di Tokyo si faranno. Lo vuole il governo giapponese, lo vogliamo noi del Cio. L’epidemia ci costringer­à a cambiare le abitudini e non possiamo dire se avranno o meno il pubblico. Ma si faranno». Dopo un avvio d’anno altalenant­e, sembra che adesso a scricchiol­are siano i dubbi. Ed è bene pensare fin da subito a un piano che consenta di gareggiare a Tokyo come si sta facendo in ogni parte del mondo per ogni sport. Nessuno ha fermato la programmaz­ione dei grandi eventi, a cominciare dai Mondiali di sci di Cortina che sono ormai alle porte. Cancellare i Giochi di Tokyo, quella sì, sarebbe una sconfitta del sistema mondo.

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