SCUDETTO ALLA DIAVOLA
MANDZUKIC TOMORI JUNIOR FIRPO
Il croato: «Ibra è ancora un animale, io sarò come lui» Si chiude per il difensore del Chelsea, assalto finale a quello del Barcellona
Il Milan è inarrestabile. Ormai ha in pugno il difensore Fikayo Tomori e oggi lancia l’attacco ufficiale a Junior Firpo. La campagna di rafforzamento milanista prosegue senza soste. Dopo gli ingaggi di Soualiho Meité e Mario Mandžukić, ecco l’assalto ai due giovani difensori di Chelsea e Barcellona, destinati a rendere ancor più corposa la rosa di Stefano Pioli. La strategia è cambiata strada facendo, vittoria dopo vittoria, infortunio dopo infortunio. Per puntare allo scudetto, e competere sia in Europa League che Coppa Italia, occorrono rinforzi che diano il cambio ai protagonisti di questa felice e lunga rincorsa(iniziata con i preliminari in Europa). Così la società di via Aldo Rossi è la protagonista assoluta di questo mercato invernale. E dire che i rossoneri non hanno nulla da riparare, ma evidentemente vanno al raddoppio: nel senso letterale del termine. L’intenzione è quella di garantire ricambi di qualità in tutti i reparti. Ciò vale ovviamente per Mario Mandžukić che arriva come vice Ibra, ma può tornare utile in tutti i ruoli d’attacco. Lo stesso può esser detto per Meité, pronto a dare il cambio sia a Tonali che a Kessie, visto che Bennacer e Krunic sono ai box. Allo stesso modo Tomori è destinato a prendere il posto di Duarte, finito in Turchia. Così come il passaggio di Conti al Parma rende indispensabile un altro ricambio sulla fascia. E qui arriviamo all’innamoramento per Junior Firpo, visto che sin da quest’estate manca un sostituto di Theo Hernandez, anche lui incappato nella disavventura del Covid.
La filosofia
Questo attivismo, però, non è in contraddizione con la politica impostata in estate. Basti notare che tutti questi arrivi sono contrassegnati da costi limitati, se non proprio azzerati per i cartellini. Ancora una volta l’amministratore delegato Ivan Gazidis, con il suo staff, si è mosso con accortezza finanziaria. Nel contempo è stata posta grande attenzione anche nella scelta dei rinforzi: all’esperto attaccante croato, infatti, seguono gli ingaggi di giocatori di giovane età. Insomma, nessuno vuole alterare gli equilibri di uno spogliatoio con un’alchimia ormai di successo. Anche su questo punto il guru Zlatan Ibrahimovic ha detto la sua: «Più gente c’è, più Pioli potrà ruotare i giocatori e farli riposare». Non a caso lo svedese ha accolto a braccia aperte il suo gemello croato. E non solo lui.
Filo diretto
Intanto prosegue senza intoppi il dialogo con il Chelsea per il difensore Fikayo Tomori, 23 anni, già protagonista con la maglia della nazionale inglese. Tra i due club la distanza è ormai minima: prestito per 6 mesi di un milione. La differenza è sul diritto di riscatto, considerato che i Blues chiedono 30 e i rossoneri sono fermi a 20 milioni. Ieri la squadra di Lampard era impegnata nella trasferta di Leicester e ciò ha consigliato di riprendere i lavori oggi. Il giocatore è da tempo d’accordo con Maldini e Massara ed è impaziente di prendere l’aereo per Milano. Probabile che riesca a farlo oggi, ma non è da escludere che il suo sbarco slitti a domani. Tutto lascia credere che possa raggiungere i nuovi compagni a Milanello entro questa settimana. Intanto ieri c’è stata una significativa accelerata sul fronte Barcellona per Junior
Subito a Milano Il difensore del Chelsea ha già detto sì ai rossoneri
L’agente tratta Per l’esterno del Barça c’è il papà di Brahim Diaz
Firpo, 24 anni, a lungo nel mirino anche di Inter e Napoli. Nei contatti con la dirigenza blaugrana è emersa la richiesta ufficiale per il mancino di origine dominicana: 1 milione di euro per il prestito di 6 mesi con l’aggiunta di un diritto di riscatto da 20 milioni. La dirigenza milanista conta di avere uno sconto su quest’ultima voce, ma sostanzialmente il dialogo appare ben avviato su questo versante. Ieri è emersa anche la disponibilità del giocatore, quanto meno in diretta. È il motivo per cui oggi è in programma un contatto con i suoi rappresentanti. In particolare con Sufi Abdelkader, il papà di Brahim Diaz. Non è un mistero, infatti, che l’esterno cresciuto nel Betis Siviglia sia molto amico proprio del centrocampista rossonero, arrivato a sua volta in prestito in estate dal Real Madrid. Chi li conosce bene giura che proprio Brahim sia lo sponsor principale, agli occhi di Junior, di questa soluzione. Del resto anche lui è arrivato come rincalzo, ma si è conquistato un meritato spazio tra i titolari. In questa fase delicata a Barcellona occorre superare anche molti ostacoli burocratici, ma proprio ieri sono arrivate rassicurazioni in tal senso dalla sede del Camp Nou. Quindi anche il vice-Theo scalda i motori per il girone di ritorno. Durante il quale il Milan avrà un suo doppio e tante chance.