IL NUOVO TORO NICOLA: «SARÒ UN MARTELLO» CAIRO: «GENERA ENERGIA»
è una nuova era che al Toro sta per cominciare, e i suoi segni non si riconoscono solo nel volto di un nuovo allenatore. Si possono ritrovare nel linguaggio, nella scelta delle parole e dei concetti, in quell’energia che sembra avvolgere la sala stampa dell’Olimpico Grande Torino quando Davide Nicola riceve il benvenuto dal mondo granata e mentre sviluppa il racconto di ciò che, rapidamente, dovrà diventare il suo nuovo Toro. E allora si riparte proprio da qui, da quella «sua carica incredibile, quella sua capacità di generare energia, dalla sua qualità di avere empatia con tutti», riprendendo le parole del presidente granata, Urbano Cairo. Mister Nicola ha già la voce rauca, «chiedo scusa, ma in questi primi tre allenamenti ho dovuta già cominciare ad usarla...», alle volte tradita da un pizzico di emozione per lui che è torinese di Vigone e torinista da sempre. Perché «a tratti l’emozione devo controllarla, questa per me è una sfida speciale a cui tengo particolarmente - debutta Nicola -: la storia di questo club è blasonata e importante e deve rappresentare un esempio nelle azioni, nelle emozioni e nella volontà di andare sempre oltre il limite. Darò tutto me stesso, e sono sicuro che ne usciremo».
C’Presentato il nuovo tecnico che spiega: «È una sfida speciale a cui tengo in modo particolare»
esempio, la promozione con il Livorno, la salvezza miracolosa ottenuta con il Crotone, e quello che ha costruito altrettanto con il Genoa. In più sono stato convinto dal fatto di voler dare un’opportunità a una persona che conosco bene e verso la quale nutro una grande stima, da un punto di vista umano e professionale. E che potrà dare una mano al Toro. Adesso l’importante è pensare positivo e alle cose buone che si possono fare». Il rapporto tra Cairo e Nicola nasce da lontano: da quel suo primo Toro, versione 20052006 capace di centrare al primo colpo la promozione in Serie A, nel quale Nicola era uno dei giocatori-simbolo. «Siamo rimasti sempre in contatto in questi anni, con Davide c’è sempre stato un bel rapporto prosegue Cairo -. Nella squadra del 2005 lui era un capitano senza fascia, uno dei calciatori più rappresentativi, con la qualità che riusciva a fare tanto gruppo».
Pensare positivo
Prima di proseguire, il presidente Cairo saluta Marco Giampaolo: «Chiaramente questa non è una bella giornata, perché quando presenti un nuovo allenatore vuol dire che ne hai esonerato uno. È il sinonimo di un fallimento, di qualcosa che non ha funzionato perché tutti hanno messo del loro per non farlo funzionare. Mi dispiace per Giampaolo, cui ero legato e che mi avrebbe fatto piacere se avesse iniziato un nuovo ciclo con noi. Non è stato così, gli faccio l’in bocca al lupo per il futuro. Presentare Davide Nicola rende positiva questa giornata», continua Cairo. Il presidente poi fa un analisi del periodo: «Il 2020 è un anno in cui abbiamo fatto malissimo, ed essendo io il presidente me ne assumo la responsabilità. Non fa piacere, ma ora siamo qui per migliorare. Nel fare le analisi dobbiamo però essere razionali, perché in questi 15 anni non è stato tutto negativo: basti pensare che dal 2011 al 2020 ab