Il Liverpool non segna più E Anfield cade dopo 68 partite
Il Burnley fa il colpaccio con un rigore di Barnes: Reds a secco per la quarta volta di fila, hanno 21 punti meno di un anno fa
l Burnley scrive la storia: vince a Liverpool e i Reds incassano il primo k.o. all’Anfield in campionato dopo un filotto di 68 gare senza sconfitte. L’ultima batosta risaliva al 2017, avversario il Crystal Palace. Da 46 anni i Clarets non vincevano su questo campo: anche questo un evento eccezionale. L’1-0 matura su rigore, dopo l’intervento scomposto di Alisson su Barnes: lo stesso attaccante si assume la responsabilità di presentarsi sul dischetto e la botta fulmina il portiere brasiliano. Al Liverpool restano i numeri, ma non i punti: il 72% di possesso palla, i 27
Itiri complessivi - traversa compresa di Origi nel primo tempo su errore di Mee - e i 12 angoli non hanno prodotto lo straccio di un gol contro la squadra che finora aveva segnato meno di tutti in campionato, appena 9 reti. Il portiere Pope - straordinario su Alexander-Arnold nella ripresa e perfetto nelle conclusioni da lontano dei Reds -, il centrale Tarkowski e Barnes sono i migliori del gruppo di Sean Dyche, ma l’intero Burnley merita un applauso per lo spirito di sacrificio, il coraggio e la concentrazione feroce. La squadra più inglese della Premier, ortodossa nel suo 4-4-2 con due armadi al centro dell’attacco, ha dato scacco ai campioni d’Inghilterra, dimostrando che talvolta la quantità può imporsi sulla qualità.
Crisi Reds
I Reds chiudono il girone d’andata a 34 punti, -6 rispetto al Manchester United e soprattutto -21 rispetto al giro di boa dello scorso campionato. Un crollo verticale per una formazione che non vince da cinque gare: raccolti 3 punti su 15. Non solo: il Liverpool in Premier nel 2021 non ha ancora vinto e non segna da 440’. Un crollo che si può spiegare in prima battuta con la valanga d’infortuni che ha colpito prima la difesa – un nome su tutti: Van Dijk – e poi il centrocampo, con Henderson ieri out per l’ennesimo malanno, ma non è l’unica ragione per spiegare la crisi. Si è bloccato qualcosa nei meccanismi di gioco. Il Liverpool è diventato più prevedibile. Ha perso qualcosa nella verticalizzazione e negli allunghi che travolgevano gli avversari. Il Burnley ha schierato un doppio muro che nei momenti più caldi è diventato un unico blocco con i due attaccanti bravi a fare a sportellate con gli avversari. Una diga di cemento, che ha resistito all’urto dei Reds, sempre più prevedibile, sempre più scolastico. Il Burnley ha replicato affondando i colpi nel corridoio centrale. La corsa quasi sempre a testa bassa dei due attaccanti è stata brutta sul piano stilistico, ma maledettamente efficace su quello dell’utilità. I Clarets hanno rincorso tutti i palloni, anche quelli che apparivano impossibili. E proprio questa rabbia feroce (PRIMO TEMPO)R0-0
MARCATORI: Barnes su rigore al 38’ s.t.
LIVERPOOL (4-3-3)
Alisson 6; Alexander-Arnold 6,5, Matip 6, Fabinho 6, Robertson 5,5; Shaqiri 5,5 (dal 39’ s.t. Minamino s.v.), Thiago 6, Wijnaldum 6,5; OxladeChamberlain 5 (dal 12’ s.t. Firmino 5,5), Origi 5,5 (dal 12’ s.t. Salah 6), Mané 6.
PANCHINA Kelleher, N.Williams, Phillips, Tsimikas, Milner, Jones. ALLENATORE: Klopp 5,5. AMMONITI Fabinho, Matip per gioco scorretto.
BURNLEY (4-4-2)
Pope 8; Lowton 7, Tarkowski 7, Mee 6, Taylor 6 (dal 4’ s.t. Pieters 6); McNeil 6, Westwood 7, Brownhill 6, Brady 6 (dal 20’ s.t. Gudmundsson 6); Wood 6, Barnes 6,5.
PANCHINA Peacock-Farrell, Stephens, Bardsley, Cork, Rodriguez, Long, Vydra.
ALLENATORE: Dyche 7. AMMONITO Barnes per gioco scorretto.
ARBITRO: Dean 6.
NOTE Tiri in porta 6-4. Tiri fuori 21-2. Angoli 12-0. In fuorigioco 1-6. Recuperi: 2’ p.t.; 4’ s.t. ha portato alla conquista del rigore. Barnes ha superato Fabinho, ha allungato il passo verso Alisson e il portiere brasiliano è franato addosso all’attaccante. Rigore forse evitabile, ma fuori discussione.
Klopp
Le parole di Klopp, che ha discusso con Dyche durante la partita, sono eloquenti: «Questa sconfitta è come un pugno in faccia. Sono io il maggior responsabile. Alisson mi ha detto di non aver toccato Barnes, ma non ho rivisto l’azione. Momento difficile da spiegare, ma non ci sono colpevoli».
PREMIER
Manchester Utd 40; Manchester City*, Leicester 38; Liverpool 34; Tottenham* 33; Everton**, West Ham 32; Chelsea, Southampton* 32; Arsenal 27; Aston Villa*** 26; Leeds*, Crystal Palace 23; Wolverhampton 22; Newcastle*, Burnley* 19; Brighton 17; Fulham* 12, West Bromwich 11; Sheffield Utd 5. *gare in meno