La Gazzetta dello Sport

Il rischio di sanzioni del Cio: decreto o contratto E il Governo non decide

La bozza dei tecnici: una Coni Spa per garantire l’autonomia Ma una parte del Pd dice di no

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Con gli Europei di Danzica (Pol), da oggi a domenica torna lo short track internazio­nale. L’Italia, senza Arianna Fontana, che punta ai Mondiali, conta su Martina Valcepina in gara con Cyntia Mascitto, Arianna Sighel, Andrea Cassinelli, Yuri Confortola e Pietro Sighel (per le staffette Gloria Ioriatti, Elena Viviani, Marco Giordano e Luca Spechenhau­ser) A Heerenveen (Ola), nelle stesse date, la prima tappa della Coppa del Mondo in pista lunga. ulla soluzione «salva autonomia» per il Coni c’è ancora un bel po’ di confusione. Mentre Giovanni Malagò continua a denunciare il rischio che senza decreto si arrivi a sanzioni da parte del Cio nella «data sacra» del 27 gennaio, la riunione dell’esecutivo che avrà all’ordine del giorno anche il caso Italia, la maggioranz­a di governo sembra ancora affrontare la questione in ordine sparso. Da una parte ci sono i tecnici – di Palazzo Chigi, Mef e Ministero dello Sport – che lavorano su un decreto legge che andrebbe nella direzione della creazione di una Coni Spa per garantire l’autonomia. Dall’altra, manca ancora un orientamen­to definitivo del Governo.

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Vincolo sportivo Oggi le Regioni vedono i ministri Boccia e Spadafora Strada in salita

SPresa di posizione

Mentre anche il percorso dei cinque decreti che devono essere definitiva­mente approvati entro il 28 febbraio si fa faticoso (oggi vertice con i ministri Boccia e Spadafora, le Regioni chiederann­o fra l’altro un rinvio della norma sull’abolizione del vincolo sportivo e i registri regionali delle associazio­ni sportive). Ma torniamo alla governance. Ieri, a sorpresa, due esponenti del Pd – la responsabi­le sport Manuela Claysset e Stefano Vaccari della segreteria, uno degli uomini vicini a Nicola Zingaretti – hanno sposato la soluzione del contratto di servizio Coni-Sport e Salute, già respinta da Malagò. In un intervento

TENNIS su Immagina, web radio del Pd, hanno auspicato la soluzione di «trasferire le risorse umane necessarie al Coni per esercitare l’autonomia richiesta dal Cio». Perché «di un nuovo decreto (di cui circolano misteriose bozze) che duplichere­bbe le funzioni di S&S in un’altra Spa, del Coni, crediamo non si senta onestament­e il bisogno». Una presa di posizione che ha spiazzato parecchi anche perché non è un mistero che si stia lavorando sul testo del decreto anche negli uffici del ministro Gualtieri, e perché Goffredo Bettini, figura chiave dei rapporti Pd-Premier, aveva rassicurat­o sul sì di Conte al decreto. Tanto che Andrea Rossi, uno dei parlamenta­ri «sportivi» del Pd, precisa che «non si tratta del parere del Pd che con un suo esponente autorevole come Bettini aveva indicato un’altra strada. Strada che condivido: capisco lo sforzo dei colleghi, ma ritengo invece necessario un

BIATHLON decreto legge che affronti in modo puntuale le questioni della governance del sistema sportivo con un confronto parlamenta­re».

La nostra immagine

E i 5 Stelle? Per Simone Valente «il problema va risolto subito». L’ex sottosegre­tario aggiunge che «se c’è anche una minima, remota possibilit­à che lo stato attuale delle cose possa danneggiar­e i nostri atleti e l’immagine del nostro Paese alle Olimpiadi, dobbiamo fare in modo di eliminarla, valutando ogni soluzione normativa ed extranorma­tiva». Per Valente la «soluzione extraparla­mentare sarebbe la più veloce per superare il 27 gennaio allontanan­do ogni rischio di sanzioni da parte del Cio, per poi affrontare il tema ancora meglio e con più calma». Dunque o un decreto ministeria­le o il contratto di servizio. Infine un’ipotesi tutta da verificare: un contatto ConteBach prima del 27 gennaio con un impegno preciso, superato il colle della «quasi crisi» di governo, a risolvere il problema autonomia.

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- 5 giorni La riunione dell’Esecutivo del Cio sul caso Italia è mercoledì 27

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