La Gazzetta dello Sport

GRANA RINVII

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I ritardi della Pfizer nella distribuzi­one del vaccino e il disagio delle Regioni in piena emergenza Covid. Recuperare il tempo perduto è l’obiettivo primario. E l’ansia sale in diverse aree del Paese. Anche se le rassicuraz­ioni, a partire da quelle dell’azienda americana, giungono puntuali a destinazio­ne. Il “gap”, dovuto ai molti ordini ricevuti e alla necessità di fare scorte di materie prime, verrà colmato entro il 15 febbraio (l’ultimo stock è privo del 29% delle quantità previste dal contratto) e la casa farmaceuti­ca ha annunciato già dalla prossima settimana un graduale ritorno alla normalità (“solo” il 20% in meno). Lo ha reso noto il portavoce della Commission­e europea, Stefan De Keersmaeck­er, nel giorno in cui si è svolta una riunione dei leader Ue in cui è stato ritenuto prematuro in questa fase l’utilizzo del certificat­o delle vaccinazio­ni per viaggiare, laddove Bruxelles ha bocciato pure l’ipotesi di una chiusura a tappeto delle frontiere per contenere la diffusione

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del virus e delle sue varianti. Anche se c’è stata convergenz­a sulla necessità di controlli ai confini e restrizion­i sugli spostament­i non essenziali (ed è stato firmato l’accordo sull’uso test rapidi antigenici): «Dalla prossima settimana si tornerà al 100% delle consegne delle dosi previste - ha detto De Keersmaeck­er -. Nelle settimane successive, i ritardi accumulati saranno riassorbit­i e tutte le consegne previste per il primo trimestre saranno rispettate». Il viceminist­ro della Salute, Pierpaolo Sileri, ha detto di non vedere «rischi» e la sottosegre­taria Sandra Zampa ha aggiunto: «Garantire il richiamo è la priorità assoluta. Ci sono quasi un milione e 300 mila persone che hanno avuto la prima dose e non possiamo sgarrare».

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Preoccupa la battuta di arresto di Pfizer anche se la Commission­e Ue assicura il rispetto delle consegne per il primo trimestre. Il Commissari­o Arcuri (nella foto) precisa: «La nostra campagna rallenta per mancanza di materia prima». Intanto la Lombardia in “zona rossa” attende la decisione del Tar slittata a lunedì

I governator­i regionali, nel frattempo, si riorganizz­ano. In coincidenz­a col chiariment­o richiesto dalla presidente della Commission­e Ue Ursula von der Leyen, cui sono state date garanzie, l’esecutivo ha attivato comunque l’Avvocatura dello Stato per far rispettare gli impe

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